Sanremo

danny

Utente di lunga data
Sì, vetrina è il termine corretto.
Un ambito da 10 milioni di fruitori è come la vetrina di un negozio in centro.
Ci metti tutto quello che sai di poter vendere in questo momento, ciò che è di moda.
Lo rivedi in una foto dopo 20 anni e ti dà l'idea delle mode che son passate.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ne sono convinto, mostra parzialmente quelli che interessano.
A parte il contenuto delle canzoni, sul quale si potrebbe discutere, su quelle di un tempo come su quelle, ahimè, di oggi, siamo proprio sicuri che quanto viene offerto sia lo specchio del paese e non piuttosto quale si pensa che sia? O ancora peggio, quale si pensa debba essere?
Ammetto di aver seguito poco, anzi pochissimo, non so se quel poco sia bastato, tuttavia mi chiedo a quante persone in fondo sia realmente importato della limonata di fedez, o dei monologhi delle varie Ferragni, Enogu, Francini.
Pensiamo davvero che la gente sia talmente sprovveduta da avere una idea pilotabile in proposito, anzi scusa di una idea interessabile in proposito?
Pensiamo davvero che uno che prende a calci i mazzi di rose sia in qualche modo interessante o latore di un messaggio? Di uno qualsiasi, che non sia di banale idiozia e maleducazione?
Ho visto poca Italia e pochi italiani su quel palco. Ho visto molta voglia di stupire, di provocare, di ribadire l'ovvietà. In fondo una sfilata di privilegiati che nel cimitero delle ideologie si sono assunti la briga di diventare i nuovi predicatore del nulla (rigorosamente all inclusive però).
Penso che sia stato seguito più che per interesse, per il potere stordente, anestetizzante e soporifero che suscita.
Forse il mio tentativo di essere sintetica mi rende poco comprensibile.
Ho parlato di documento storico. Ogni documento storico va contestualizzato e decodificato individuando l’autore e i fini espliciti e impliciti. Vale per una piramide, per a Colonna traiana e per Sanremo o crediamo che le scene di battaglia con i nemici in catene siano cronache oggettive dei fatti?
Certamente è più difficile cercare di interpretare documenti contemporanei, perché siamo immersi e condizionati dal contesto, ma io non riesco a non farlo. Più documenti ho a disposizione, più riesco a capire qualcosa, anche confrontandomi con le interpretazioni di semplici giornalisti di costume e storici e filosofi. Ovviamente non direttamente, ma attraverso articoli e saggi. Serve a me.
Tu hai dato un giudizio che ti fa schierare, io cerco di allontanarmi e vedere la complessità. Anche perché non mi interessa stare dalla parte giusta. In storia non c’è la parte giusta.
 

spleen

utente ?
Forse il mio tentativo di essere sintetica mi rende poco comprensibile.
Ho parlato di documento storico. Ogni documento storico va contestualizzato e decodificato individuando l’autore e i fini espliciti e impliciti. Vale per una piramide, per a Colonna traiana e per Sanremo o crediamo che le scene di battaglia con i nemici in catene siano cronache oggettive dei fatti?
Certamente è più difficile cercare di interpretare documenti contemporanei, perché siamo immersi e condizionati dal contesto, ma io non riesco a non farlo. Più documenti ho a disposizione, più riesco a capire qualcosa, anche confrontandomi con le interpretazioni di semplici giornalisti di costume e storici e filosofi. Ovviamente non direttamente, ma attraverso articoli e saggi. Serve a me.
Tu hai dato un giudizio che ti fa schierare, io cerco di allontanarmi e vedere la complessità. Anche perché non mi interessa stare dalla parte giusta. In storia non c’è la parte giusta.
Allora, lo ho già detto più volte, e lo ribadisco: Non esistono analisi senza giudizio implicito o esplicito. La pretesa neutralità non esiste, nemmeno la mia, che però non ho nessun scopo o interesse a mascherare o giustificare dal momento che qualsiasi messaggio palese o nascosto venga lanciato dai medium mi riguarda. Riguarda me, la mia famiglia, i miei figli e il tempo che vivo. Quando sarò morto amen, ma fino a quel momento no.

Secondo: fate bene attenzione alla rilevanza di quello che analizzate. Se è pur vero che tutto fa storia, anche l’umile esperienza dell’ ultimo uomo della terra, cercate di non confondere la colonna traiana con il festival di Sanremo. Ci sono gradi anche nella rilevanza delle cose.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Allora, lo ho già detto più volte, e lo ribadisco: Non esistono analisi senza giudizio implicito o esplicito. La pretesa neutralità non esiste, nemmeno la mia, che però non ho nessun scopo o interesse a mascherare o giustificare dal momento che qualsiasi messaggio palese o nascosto venga lanciato dai medium mi riguarda. Riguarda me, la mia famiglia, i miei figli e il tempo che vivo. Quando sarò morto amen, ma fino a quel momento no.

Secondo: fate bene attenzione alla rilevanza di quello che analizzate. Se è pur vero che tutto fa storia, anche l’umile esperienza dell’ ultimo uomo della terra, cercate di non confondere la colonna traiana con il festival di Sanremo. Ci sono gradi anche nella rilevanza delle cose.
Sono diventato un esercito?
Ho detto come guardo io le cose.
Non sono imbecille perché guardo Sanremo e non sono un genio perché leggo certi libri. Cerco solo un mio modo per contestualizzare quello che accade, utilizzando più documenti del nostro tempo.
 

spleen

utente ?
Sono diventato un esercito?
Ho detto come guardo io le cose.
Non sono imbecille perché guardo Sanremo e non sono un genio perché leggo certi libri. Cerco solo un mio modo per contestualizzare quello che accade, utilizzando più documenti del nostro tempo.
Ti ho forse detto che sei un imbecille perchè guardi Sanremo?
Se ritieni di comprendere maggiormente la mentalità della casalinga di Voghera attraverso le pippe dei ferragnez o le unghie della rosa chermical, o come diavolo si chiama, accomodati pure.
Non ritengo nè di essere un imbecille, nè uno pseudo intellettuale che se la tira, io, se non lo penso.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Ti ho forse detto che sei un imbecille perchè guardi Sanremo?
Se ritieni di comprendere maggiormente la mentalità della casalinga di Voghera attraverso le pippe dei ferragnez o le unghie della rosa chermical, o come diavolo si chiama, accomodati pure.
Non ritengo nè di essere un imbecille, nè uno pseudo intellettuale che se la tira, io, se non lo penso.
Ma i documenti del passato sono moltissimi, benché in maggior parte perduti.
Quelli del presente attuali sono infiniti. Basterebbe pensare alle immagini che tutti scattiamo e condividiamo!
Anche gli storici scelgono tra i tanti alcuni documenti che ritengono significativi o che si ritengono in grado di studiare e comprendere.
Beh sì un programma che ha tanto seguito lo trovo interessante. Offre molto materiale e molti livelli di lettura.
Non sono nemmeno in grado di comprenderne la metà.
Sei tu che stai dicendo questo in grassetto e così stai delegittimando i milioni che guardandolo concorrono a dargli un significato.
Io faccio quello che posso. Quello che posso io.
Ho solo spiegato me.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Sì, vetrina è il termine corretto.
Un ambito da 10 milioni di fruitori è come la vetrina di un negozio in centro.
Ci metti tutto quello che sai di poter vendere in questo momento, ciò che è di moda.
Lo rivedi in una foto dopo 20 anni e ti dà l'idea delle mode che son passate.
mi facevano notare dalla regia che però rispetto agli anni '90 si sono persi un buon 5 milioni di telespettatori. in quest'edizione, a parte per i Depeche Mode, i 15 milioni li hanno visti col binocolo
 

danny

Utente di lunga data
mi facevano notare dalla regia che però rispetto agli anni '90 si sono persi un buon 5 milioni di telespettatori. in quest'edizione, a parte per i Depeche Mode, i 15 milioni li hanno visti col binocolo
Sì, ma è tutta la tv che ha perso, mi sa.
Come abbiamo perso noi dell'editoria.
E, giustamente, anche il mondo della musica.
 

spleen

utente ?
Ma i documenti del passato sono moltissimi, benché in maggior parte perduti.
Quelli del presente attuali sono infiniti. Basterebbe pensare alle immagini che tutti scattiamo e condividiamo!
Anche gli storici scelgono tra i tanti alcuni documenti che ritengono significativi o che si ritengono in grado di studiare e comprendere.
Beh sì un programma che ha tanto seguito lo trovo interessante. Offre molto materiale e molti livelli di lettura.
Non sono nemmeno in grado di comprenderne la metà.
Sei tu che stai dicendo questo in grassetto e così stai delegittimando i milioni che guardandolo concorrono a dargli un significato.
Io faccio quello che posso. Quello che posso io.
Ho solo spiegato me.
E daje co sta delegittimazione. Guarda un po’ quello che ti pare, scusa, io non delegittimo proprio niente.

Sanremo è un prodotto, un contenitore, massmediatico, confezionato dall’ industria del trattenimento per essere fruito dalla massa. Un prodotto pensato da pochi perciò.

Posso dire che lo hanno farcito di cazzate o devo per forza sottostare alla regola che siccome lo vedono molti è significativo?

Posso dire che le pippe della privilegiata Enogu, che si lamenta del razzismo in Italia sono una troiata, visto che un pugno di imbecilli non dovrebbe far testo o devo per forza arrivare a dire che siamo nell’ Alabama degli anni 30? (Intanto mi chiedo come sia arrivata lei in un paese razzista a quel livello).

Posso dire che la predichetta della Ferragni sull’impegno di chi ce la fa è un insulto a chi giornalmente si asfalta per sopravvivere o devo per forza applaudire al suo impero delle cremine online?

Posso dire che la limonata di suo marito e le scontate strofe “contro” mi hanno rotto il cazzo perché ormai le sento da decenni o devo inchinarmi alle perle di saggezza di chi si appella alla libera marjhuana?

Devo continuare?

Ritieni che questo –prodotto- sia significativo della mentalità italiana? Lo ho già detto, io no.

Questo è un prodotto pensato, confezionato e trasmesso da una elite di (secondo me) personaggi che lanciano dei messaggi su cosa per loro debba essere un contenitore dell’ intrattenimento. Ma non confondiamo per piacere le intenzioni con gli effetti, le casualità con la realtà.

Ti sembra che l’immagine dei giovani cantanti in gara corrisponda a quella dei giovani che li guardano? Che le problematiche esposte dalle canzoni siano quelle delle persone in Italia? Che le unghie di rosa chermical siano significative di una situazione diffusa nel paese? Che il suo appello al triangolo amoroso 40 anni dopo renato zero sia rivoluzionario?

Al di là delle idee ormai corte sulla volontà di stupire, di colpire, di farsi notare, c’ è qualcosa che mi rappresenta? Che rappresenta la massa che sta fuori dall’Ariston? Cle la fa sognare? Che la convince? Che la culla durante la giornata, al di là deklle strofe di qualche canzone?

Sono scettico.

Sabato con un numeroso gruppo di amici, tra cui molti giovani (figli) ci siamo trovati a casa di mio cognato per mangiare crostoli e frittelle, per giocare a carte, per parlare. Nessuno si è lamentato che la tv era spenta. Parlando di Sanremo al massimo si sono fatti quattro risate. Quando sono rincasato ho acceso la tv e su Sanremo mi sono assopito, mi sono svegliato a cosa fatte.

Saremo noi fuori dal mondo, che ti devo dire. Ma tu guardalo pure, siamo in un paese libero e io non ho mica niente da ridire. Se arriverai a delle conclusioni originali ti ascolterò con attenzione.
Non dimentichiamoci che in fondo, per parafrasare qualcuno: Sono solo canzonette.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
E daje co sta delegittimazione. Guarda un po’ quello che ti pare, scusa, io non delegittimo proprio niente.

Sanremo è un prodotto, un contenitore, massmediatico, confezionato dall’ industria del trattenimento per essere fruito dalla massa. Un prodotto pensato da pochi perciò.

Posso dire che lo hanno farcito di cazzate o devo per forza sottostare alla regola che siccome lo vedono molti è significativo?

Posso dire che le pippe della privilegiata Enogu, che si lamenta del razzismo in Italia sono una troiata, visto che un pugno di imbecilli non dovrebbe far testo o devo per forza arrivare a dire che siamo nell’ Alabama degli anni 30? (Intanto mi chiedo come sia arrivata lei in un paese razzista a quel livello).

Posso dire che la predichetta della Ferragni sull’impegno di chi ce la fa è un insulto a chi giornalmente si asfalta per sopravvivere o devo per forza applaudire al suo impero delle cremine online?

Posso dire che la limonata di suo marito e le scontate strofe “contro” mi hanno rotto il cazzo perché ormai le sento da decenni o devo inchinarmi alle perle di saggezza di chi si appella alla libera marjhuana?

Devo continuare?

Ritieni che questo –prodotto- sia significativo della mentalità italiana? Lo ho già detto, io no.

Questo è un prodotto pensato, confezionato e trasmesso da una elite di (secondo me) personaggi che lanciano dei messaggi su cosa per loro debba essere un contenitore dell’ intrattenimento. Ma non confondiamo per piacere le intenzioni con gli effetti, le casualità con la realtà.

Ti sembra che l’immagine dei giovani cantanti in gara corrisponda a quella dei giovani che li guardano? Che le problematiche esposte dalle canzoni siano quelle delle persone in Italia? Che le unghie di rosa chermical siano significative di una situazione diffusa nel paese? Che il suo appello al triangolo amoroso 40 anni dopo renato zero sia rivoluzionario?

Al di là delle idee ormai corte sulla volontà di stupire, di colpire, di farsi notare, c’ è qualcosa che mi rappresenta? Che rappresenta la massa che sta fuori dall’Ariston? Cle la fa sognare? Che la convince? Che la culla durante la giornata, al di là deklle strofe di qualche canzone?

Sono scettico.

Sabato con un numeroso gruppo di amici, tra cui molti giovani (figli) ci siamo trovati a casa di mio cognato per mangiare crostoli e frittelle, per giocare a carte, per parlare. Nessuno si è lamentato che la tv era spenta. Parlando di Sanremo al massimo si sono fatti quattro risate. Quando sono rincasato ho acceso la tv e su Sanremo mi sono assopito, mi sono svegliato a cosa fatte.

Saremo noi fuori dal mondo, che ti devo dire. Ma tu guardalo pure, siamo in un paese libero e io non ho mica niente da ridire. Se arriverai a delle conclusioni originali ti ascolterò con attenzione.
Non dimentichiamoci che in fondo, per parafrasare qualcuno: Sono solo canzonette.
Devo essere proprio incapace di scrivere.
Tutto quello che hai scritto conferma che è un documento storico.
Oppure pensi che per ogni evento storico vi fosse unanimità di interpretazione e che ogni documento si possa interpretarlo una volta per tutte?
Semmai mi si può contestare di essere eccessivamente ambiziosa nel mio tentativo di storicizzare il presente, ma non di assorbire più della “casalinga di Voghera“ in modo acritico, quando ho proprio scritto il contrario.
 

spleen

utente ?
Devo essere proprio incapace di scrivere.
Tutto quello che hai scritto conferma che è un documento storico.
Oppure pensi che per ogni evento storico vi fosse unanimità di interpretazione e che ogni documento si possa interpretarlo una volta per tutte?
Semmai mi si può contestare di essere eccessivamente ambiziosa nel mio tentativo di storicizzare il presente, ma non di assorbire più della “casalinga di Voghera“ in modo acritico, quando ho proprio scritto il contrario.
Da almeno 150 anni in storiografia -tutto- è strumento dell'analisi storica, da quello che si mangia, a quello che si ascolta a quello che si guarda, credi che non ne sia consapevole?
E' dall' inizio del mio ragionamento che punto sulla scarsa rilevanza del fatto in se.
Ti ho fatto ripetutamente notare (non in questo 3d, in altri) che come diceva Eco ci stanno annegando nell' irrilevanza come strumento di consevazione del potere.
Sanremo è una di queste manifestazioni, nè la più importante, nè la più significativa, per me.
Questa mia posizione non significa ignorare o delegittimare, è collocare, come fai tu, su un piano di importanza che per me sfiora l'irrilevanza, se permetti. Dal momento che la quasi sottaciuta decisione comunitaria di non produrre più auto a motore termico, per esempio, o lo spionaggio cinese con i palloni sonda, a mio avviso è molto più rilevante ed impattante sul nostro futuro della canzone di Mengoni, che pur bella, non mi cambierà la vita.
O sono io che non mi spiego?
 

danny

Utente di lunga data
Da almeno 150 anni in storiografia -tutto- è strumento dell'analisi storica, da quello che si mangia, a quello che si ascolta a quello che si guarda, credi che non ne sia consapevole?
E' dall' inizio del mio ragionamento che punto sulla scarsa rilevanza del fatto in se.
Ti ho fatto ripetutamente notare (non in questo 3d, in altri) che come diceva Eco ci stanno annegando nell' irrilevanza come strumento di consevazione del potere.
Sanremo è una di queste manifestazioni, nè la più importante, nè la più significativa, per me.
Questa mia posizione non significa ignorare o delegittimare, è collocare, come fai tu, su un piano di importanza che per me sfiora l'irrilevanza, se permetti. Dal momento che la quasi sottaciuta decisione comunitaria di non produrre più auto a motore termico, per esempio, o lo spionaggio cinese con i palloni sonda, a mio avviso è molto più rilevante ed impattante sul nostro futuro della canzone di Mengoni, che pur bella, non mi cambierà la vita.
O sono io che non mi spiego?
Sanremo è un prodotto perbenista e borghese, sempre più legato al marketing piuttosto che alle scelte dei direttori artistici.
Pertanto deve vendere spazi pubblicitari, produrre bilanci adeguati alle aspettative.
Se a sponsorizzare l'evento ci si mettono aziende che fanno valutazioni su quale deve essere l'impronta adeguata per le loro finalità commerciali, è inevitabile che certi argomenti non vengano trattati.
L'aver messo l'Ucraina a un'orario infame mostra che le pressioni economiche e politiche esercitate hanno vinto anche sulla richiesta economicamente ben supportata di uno spazio più adeguato al committente.
È lo stesso motivo per cui il Cairo è in realtà nato più come venditore di spazi pubblicitari che come editore e lo si comprende da come gestisce il Corriere.
Ma lo si sapeva.
Qui quello che conta è fare soldi, non discutere di argomenti seri.
Per quelli basterebbe la politica, che, però, a sua volta ha lo stesso approccio, ormai.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Da almeno 150 anni in storiografia -tutto- è strumento dell'analisi storica, da quello che si mangia, a quello che si ascolta a quello che si guarda, credi che non ne sia consapevole?
E' dall' inizio del mio ragionamento che punto sulla scarsa rilevanza del fatto in se.
Ti ho fatto ripetutamente notare (non in questo 3d, in altri) che come diceva Eco ci stanno annegando nell' irrilevanza come strumento di consevazione del potere.
Sanremo è una di queste manifestazioni, nè la più importante, nè la più significativa, per me.
Questa mia posizione non significa ignorare o delegittimare, è collocare, come fai tu, su un piano di importanza che per me sfiora l'irrilevanza, se permetti. Dal momento che la quasi sottaciuta decisione comunitaria di non produrre più auto a motore termico, per esempio, o lo spionaggio cinese con i palloni sonda, a mio avviso è molto più rilevante ed impattante sul nostro futuro della canzone di Mengoni, che pur bella, non mi cambierà la vita.
O sono io che non mi spiego?
Ti spieghi benissimo.
Solo che l’oggetto di considerazione storica lo scegli lo storico e gli studi storici contemporanei, ormai da tempo, studiano le guerre così come le lettere, i diari, le foto di famiglia o i documenti scolastici, ogni elemento dà la possibilità di vedere cose interessanti. La graduatoria non è in ordine di rilevanza assoluta, che non c’è nemmeno, ma per la possibilità di avere un quadro più completo del periodo.
A me interessa Sanremo nella sua evoluzione e i commenti di Sanremo nella loro evoluzione. A te no.
Solo che io ho scritto questo e tu mi rispondi “Se ritieni di comprendere maggiormente la mentalità della casalinga di Voghera attraverso le pippe dei ferragnez o le unghie della rosa chermical, o come diavolo si chiama, accomodati pure.”
Stai dicendo che io sono scema e mi interessano i Ferragnez, mentre tu ti preoccupi di cose davvero importanti come “la quasi sottaciuta decisione comunitaria di non produrre più auto a motore termico, per esempio, o lo spionaggio cinese con i palloni sonda” mi stai dando della superficiale che nulla sa del resto, non se ne occupa e per questo non se ne preoccupa, come te, dando il peso che meritano e soprattutto lo stesso giudizio tuo.
Sei offensivo e nemmeno te ne accorgi. Almeno spero.
E non è la prima volta ultimamente che dai per scontato che io non sappia niente delle cose di cui parli tu.
Come Marjanna poco fa che mi ha detto del comportamento delle scimmie.
 

spleen

utente ?
Ti spieghi benissimo.
Solo che l’oggetto di considerazione storica lo scegli lo storico e gli studi storici contemporanei, ormai da tempo, studiano le guerre così come le lettere, i diari, le foto di famiglia o i documenti scolastici, ogni elemento dà la possibilità di vedere cose interessanti. La graduatoria non è in ordine di rilevanza assoluta, che non c’è nemmeno, ma per la possibilità di avere un quadro più completo del periodo.
A me interessa Sanremo nella sua evoluzione e i commenti di Sanremo nella loro evoluzione. A te no.
Solo che io ho scritto questo e tu mi rispondi “Se ritieni di comprendere maggiormente la mentalità della casalinga di Voghera attraverso le pippe dei ferragnez o le unghie della rosa chermical, o come diavolo si chiama, accomodati pure.”
Stai dicendo che io sono scema e mi interessano i Ferragnez, mentre tu ti preoccupi di cose davvero importanti come “la quasi sottaciuta decisione comunitaria di non produrre più auto a motore termico, per esempio, o lo spionaggio cinese con i palloni sonda” mi stai dando della superficiale che nulla sa del resto, non se ne occupa e per questo non se ne preoccupa, come te, dando il peso che meritano e soprattutto lo stesso giudizio tuo.
Sei offensivo e nemmeno te ne accorgi. Almeno spero.
E non è la prima volta ultimamente che dai per scontato che io non sappia niente delle cose di cui parli tu.
Come Marjanna poco fa che mi ha detto del comportamento delle scimmie.
No, non mi sento un cretino io, perché su Sanremo ci prendo sonno. (Che è lo speculare esatto del tuo ragionamento).

Considero una troiata Sanremo. Sono preoccupato per la soppressione del termico sulle auto, che metterà a piedi tutto un indotto con centinaia di migliaia di posti di lavoro, evidentemente ci avrò le mie solide ragioni.

Se mi ritieni per questo uno strafottente cagacazzi me ne farò una ragione.
 
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spleen

utente ?
spero in un missile di Putin che sbagli strada e rada al suolo quella manica di deficienti, a proposito.
Serve ragionevolmente più tempo. Bisogna produrre milioni di batterie. Nemmeno a far fare il lavoro sporco ai cinesi ci si arriva.
Boh, mi sembra una cosa ideologica.
 

ivanl

Utente di lunga data
Lo è, specie quando nel resto del mondo continuano a produrre e vendere auto normali, senza contare il necessario per produrre tutta quella elettricità e senza contare lo smaltimento di tutte le batterie...cieca follia
 

spleen

utente ?
Lo è, specie quando nel resto del mondo continuano a produrre e vendere auto normali, senza contare il necessario per produrre tutta quella elettricità e senza contare lo smaltimento di tutte le batterie...cieca follia
Alla fine, difronte ai ritardi, saranno costretti a procastinare per anni.
 
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