Sul neretto: è così per il lavoro, la famiglia e lo sport. Non riesco con gli amici, e sì che è un bellissimo tempo quello trascorso anche solo al telefono; in quest'ambito mi trascuro e trascuro loro contando sempre sul fatto che se mi hanno un pochino capita e mi vogliono un pochino di bene, capiscono le mie toccate e fughe o le mie assenze (però mi sento in colpa se manco un appuntamento anche solo telefonico o se non riesco ad essere presente in momenti particolari della vita dell'altro).
Forse sono solo poco intelligente, non riesco a spiegarmelo diversamente, ma al lavoro devo sempre dimostrare di avere una marcia in più (nessuno me lo chiede), in famiglia anche se sono distrutta e stanchissima mi produco in cenette elaborate oppure mi sbatto per trovare qualcosa di pronto ma particolare (nessuno me lo chiede, gli andrebbe bene anche il brodino), nello sport non ne parliamo. Non sono un'atleta professionista (sono anche vecchietta

), sono stata una discreta atleta, quello si, in gioventù, ma ora mi trovo a competere (interiormente, nessuno mi caga probabilmente) con gente molto più giovane di me e non tollero di essere "sotto" qualcuno per resistenza, potenza, coordinazione etc. Sfido, sempre fra me e me

, pure i maschi pensa te, e mi sento bene, benissimo, quando capita di surclassarli. Ma non mi interessa il feedback, è proprio un vuoto mio che si riempie, non so come spiegarlo. Comunque mi diverto ad impegnarmi
Centro! Non appena sono sola in casa, pure con un milione di cose da fare, mi piazzo al pc o sul divano col tablet e cazzeggio alla grandissima
Penso spesso a me e ad altre donne come macchine da guerra. Cosa intendi con "questione di cultura"?