Raramente capita che gli chieda conferme sulla nostra relazione, essendo io una persona molto molto insicura. oggi l'ho fatto, chiedendogli "mi vuoi sempre e mi vuoi sempre bene?" e lui mi fa "certo, ti voglio bene sempre". rendendomi conto che mi ha risposto ad una sola domanda (mentre son due ben separate) gli richiedo "e ti piaccio come sempre?" e lui mi fa "sempre". di tutta risposta faccio "che ti faccio appena stiamo assieme" e lui "anche io!!" ora, so che quando mi risponde in modo sfuggente è perché si trova con la moglie, (infatti dopo quel "anche io" mi ha detto "ci sentiamo dopo") altrimenti è molto più prolisso. ma se un'amante ti risponde così, è brutto segno oppure queste cose le pensa davvero in genere? può essere che a volte sia il traditore a stancarsi di avere un'amante più bella, più giovane e più dolce della moglie, di cui a volte si lamenta? è la mia prima esperienza nel campo, quindi alcune cose per me sono del tutto sconosciute.
Ciao, benvenuta
Mi sembra più che ovvio che un traditore, che prima di esserlo è una persona, si possa stancare di qualche altra persona.
Come in tutti i rapporti ci si scambiano cose, quando l'interesse diminuisce subentra la stanchezza. Se non c'è modo di rinnovare prevale la stanchezza.
Dipende più che altro da che cosa si sta giocando in quella particolare relazione.
Fra l'altro gli aggettivi a cui fai riferimento sono necessariamente caduchi. Se il tuo amante cerca "carne fresca" ovviamente di carne più fresca della tua ne ha a disposizione fin che ne vuole.
E la tua carne fresca, a seconda dei suoi canoni della freschezza, decadrà più o meno velocemente.
Probabilmente, più che chiedergli se gli piaci, potresti invece fare chiarezza sui patti su cui avete fondato questa relazione extra.
Partendo dai tuoi paletti. Che sono gli unici che contano, se vuoi fare l'amante.
Le domande che gli fai avranno sempre risposta affermativa...di quei sempre che durano a tempo determinato però, fino a che non decadranno le condizioni che regolano il vostro per sempre.
La nuvola rosa...per esperienza la lascerei perdere la nuvola rosa. Per te più che altro.
La storia che racconti, a spanne, è in ogni caso una storia destinata ad esaurirsi in se stessa.
E se sei così insicura su quel che TU vuoi da lui, rischi di prenderti una randellata nei denti. Cercando unicorni intendo.
Sei proprio sicura di voler fare soltanto l'amante?
Sei proprio sicura di aver chiare le tue aspettative?
Personalmente trovo invadente lo scrivergli quando è con la sua famiglia.
E lui è un incosciente, a lasciartelo fare senza metterti dei paletti definiti.
Salvo vogliate creare gran casini, che da come scrivi, non sembrate per niente pronti ad affrontare.
Io diffiderei di chi fa le cose in modo incosciente comunque. Sono inaffidabili. E non hanno mai la padronanza di quel che fanno. E' gente che porta casini, e poi in un modo o nell'altro si incazza con qualcuno a cui da la colpa e piange da qualcun altro da cui farsi consolare...
Mia moglie non mi ha mai chiesto se le voglio bene, mi ha sempre detto lei che me ne vuole.
Pensio sia questo il punto della faccenda. E' perfettamente inutile cercare conferme nelle parole degli altri, è importante quello che fanno. L'onestà si esprime con i gesti, anche con il dire, ma svincolato dal chiedere, si esprime con l'agito alla condivisione dei sentimenti, non nel pretendere o indagare che ci siano.
Siamo troppo ripiegati sulle parole.... lei disse, lei ha detto, lui ha parlato....etc... è solo nostra insicurezza ed è su questo bisogno che dovremmo interrogarci.
Perchè alla protagonista del 3d interessano tanto i sentimenti di lui?
Perchè cerca unicorni, unicorni rosa, e come tutti gli unicorni non fanno parte di questo mondo ma di quello delle favole che piccini ed adulti si raccontano ogni sacro giorno.
Quoto.
Aggiungo che forse la cosa veramente importante, per non avere rimpianti, è sapere cosa si fa. Cosa si sente. Cosa si desidera.
Gli altri, sono veramente relativi...ed in ogni modo i nodi vengono al pettine.
E' la chiarezza con se stessi che fa la differenza in quel momento.
Anche nei termini della valutazione dell'altro. E del dolore/piacere che con l'altro si attiva.