Premesso che trovo molto meno doloroso (ma non certo più facile) se si vuol lasciare una persona, dirle "Non ti amo più!" piuttosto che confessare un tradimento che porta inevitabilmente con sè tutta una serie di controindicazioni quali il rancore, la rabbia, il rovinare spesso anche il ricordo di bei momenti etc etc, e che non capisco quali arrovellamenti dovrebbe avere chi riceve il non ti amo più (cosa dovrebbe essere ulteriormente aggiunto? quale altre "spiegazioni"? ...Non c'è mai un motivo perchè un amore debba finireee...), nel caso specifico, a mio avviso, non è facile dare una spiegazione univoca.
Solo tu cara dubbiosa sai che persona è, se è un vile che non ha il coraggio di lasciarti e vuole scaricare su dite il peso della decisione, se sia fondamentalmente onesto ed ecco che allora confessa lo scivolone perchè è davvero te che vuole e che si è reso conto di amare volendo togliere ogni possibile nube sul rapporto futuro, se era un segnale di qualcosa che non andava più nel vostro rapporto e ha voluto richiamare la tua attenzione su qualcosa che sentiva mancargli o altro.
Spetta a te contestualizzare la situazione, ma soprattutto più che la domanda o le risposte che hai già ricevuto o ancora riceverai, a te stessa devi chiedere se queste risposte possono in fondo modificare la posizione di chiusura che hai assunto nei suoi riguardi, se il vedere possibili spiegazioni può indurti a vederlo sotto una luce diversa, meno perfetta, più fallibile ma allos tesso tempo più sincero, e vedere te stessa come più consapevole di dover mettere qualcosa in più in quel rapporto (se non altro la volontà di assumerti il rischio della sua fallacità).
Se la risposta alla fine è sempre quella, ovvero che nulla ti farà cambiare atteggiamento e che per te la cosa è finita lì, a che serve cercare quella risposta?