solo una riflessione.
Anche in questo 3d, che ho letto velocemente emerge come prima istanza la guerra fra generi.
Sono più cattivi i maschi, sono più cattive le femmine.
E via discorrendo.
Nella mia parte emotiva quando legge che comunque non si riesce proprio ad uscire dalla dinamica secolare che caratterizza i rapporti maschio e femmina in una competizione da cui entrambi i generi escono completamente perdenti a tutti i livelli, mi vien veramente tristezza. E pena.
La violenza è una dinamica.
Anche quando il potere è completamente sbilanciato come nel caso di uno stupro.
Ed è una dinamica per il semplice motivo che coinvolge almeno
due protagonisti.
Anche la vittima è una protagonista (per la puttana!) anche mentre subisce immobilizzata un cazzo che la sfonda.
E la dis-comunicazione riguardo la dinamica toglie dignità, in particolare alle vittime.
Ma anche ai carnefici.
La guerra di cui dicevo nutre la dinamica sociale, da una parte e dall'altra.
E della pietà a me non fotte un cazzo (sì, sì, qui parla solo la parte emotiva). Non è questione di pietà.
E' questione che fino a quando la vittima e il carnefice non sono due individui in relazione, seppur con potere sbilanciato a volte in modo assoluto fino alla negazione dell'altro (ma se lo nego, è lì), ma sono soltanto i ruoli di cui si investono (più o meno consensualmente) ogni discorso è sterile.
Finisce sempre e soltanto a cercare chi ha ragione.
Una delle mie reazioni dopo essere stata violentata è stata andare a parlare con gli stupratori.
Volevo sapere. Volevo capire. Quei mostri schifosi. E volevo farli a pezzi. Minuscoli, ma non abbastanza perchè non soffrissero.
E...sorpresa...mi sono trovata davanti delle persone. Come me.
Con un vissuto e una storia che li aveva condotti esattamente lì.
E adesso evitiamo perfavore di scambiare (come è storia di questo forum) il COMPRENDERE con il giustificare.
Uno uomo che si impone su una donna senza il suo consenso è una merda. E sta male. A molteplici livelli. IDem a generi inversi, ovviamente.
MA non è solo una merda. E' ben di più.
E questo è l'inghippo. Che è ben di più.
E' uno dei posti dove nasce la distorsione, il conflitto (di chi guarda cercando un riassunto) fra la parte e il tutto degli individui.
Che tiene legati vittima e carnefice a doppio filo. Catena. Anzi.
che non si può riassumere una persona in una definizione, morale fra l'altro.
Comodo dividere il mondo in buoni e cattivi. Alla fine.
Ma non porta a nulla.
Se non a ripetere un dialogo che violentemente parla di violenza.
E dico violentemente perchè quando le discussioni vertono sul cercare la ragione, la consensualità cade.
E dove cade la consensualità, si genera violenza.
Beh...non ha ragione nessuno.
E di sicuro non è una questione di genere.
MA di funzionamento di cognizione, emozione spiritualità in dialogo interno e consapevole a loro volta in comunicazione e inseriti in una realtà.
Mah...magari mi sono capita da sola.
In ogni caso....io sono una donna che sa essere molto violenta. E che al contempo ha subito violenza.
A volte andandola scientemente a cercare e provocare.
Non è mai mancata la risposta. E non ho mai mancato di rispondere.
Che cattiva