Cerca di non scrivere ovvietà per favore.
Credo che, a parità di impegno e cervello, abbiano tutti lo stesso diritto allo studio.
La protezione delle categorie più fragili dovrebbe esplicitarsi negli esoneri ai pagamenti e nella precedenza a scegliere una sede, per ovvi motivi di una maggior difficoltà magari nello spostarsi.
Poi spiegami la precedenza anagrafica…
Chi è più vecchio, non ha possibilità di riprovare.
Ogni criterio può essere contestato.
Ma hanno una ragione.
A scuola, ad esempio, per cose meno importanti, si è costretti a stabilire criteri, ad esempio per l’accettazione di alunni fuori bacino. Il bacino di utenza non esiste più in modo rigido. Le famiglie possono scegliere la scuola che preferiscono. Ma è la scuola che non può accogliere tutti, per i limiti di spazi fisici, aule e laboratori, e di organico.
Per cui è necessario dire di no a qualcuno.
Quindi ogni anno vengono riesaminati i criteri.
Nella scuola è frequente che le famiglie usino la motivazione dei nonni vicini alla scuola prescelta, mentre loro avrebbero difficoltà a rispettare gli orari. A volte imbrogliano.
Ma i criteri sono necessari.
SE, come avete detto voi, si può essere costretti a cambiare sede, mi pare evidente che chi ha una disabilità o ha famiglia avrebbe molti più problemi.