Senso di colpa

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Fantastica

Utente di lunga data
Quanto al senso di colpa, è una brutta bestia, di cui mi sono liberata appieno solo grazie a GA. Ne avevo di mostruosi per quelli che ritenevo inconsciamente "danni" (ed erano invece comportamenti assolutamente normali) che avrei/ho inflitto a mia madre da adolescente. Me li sono trascinati dietro per anni: una delle loro manifestazioni è sempre stata l'ansia da perfezione, totalmente interiorizzata.
Nella mia esperienza, il senso di colpa è stato figlio e genitore dell'inammissibilità dei miei limiti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non non viviamo in un mondo zen. Anzi, viviamo in un mondo in cui ciò che sta in primo piano, ed è reso pubblico, è per lo più degradante e immiserente.
Lathe biosas!
Ovvero come liquidare una visione dell'amore buttandola nel canale di scolo.
 

ologramma

Utente di lunga data
Su questa cosa ho riflettuto a lungo.
L'amore non solo non deve essere nascosto ma esige che sia pubblico, ufficiale e proclamato e riconosciuto.
Per me perché vuole essere creduto e chiede testimoni.
Tutto ciò in cui si crede e ci si vuole impegnare richiede la proclamazione che implica assunzione di responsabilità.
E da qui nasce il matrimonio, nelle sue varie forme storicamente e culturalmente definite, non è solo richiesta di tutela, è più desiderio di dare tutele, è prendersi cura.
Bellissime parole :up:
Ma bisogna anche dire che delle volte si deraglia dal percorso e sta a noi rientrare e proseguire sul binario giusto
 

Nobody

Utente di lunga data
Non non viviamo in un mondo zen. Anzi, viviamo in un mondo in cui ciò che sta in primo piano, ed è reso pubblico, è per lo più degradante e immiserente.
Lathe biosas!
Oppure è vero il contrario... il mondo è Zen, ma siamo noi che non lo sappiamo vivere.
 

Martoriato

Utente di lunga data
Il senso di colpa ha dominato buona parte della mia vita fino a 40 anni. Poi mi sono sdraiato sul lettino dello psicologo e ho messo a posto molte cose. Indubbiamente l'ambiente dove vivo ha fatto la differenza,ho vissuto il razzismo sulla mia pelle e ancora lo vivo,con la differenza che adesso perdono.
 

Sbriciolata

Escluso
Il senso di colpa ha dominato buona parte della mia vita fino a 40 anni. Poi mi sono sdraiato sul lettino dello psicologo e ho messo a posto molte cose. Indubbiamente l'ambiente dove vivo ha fatto la differenza,ho vissuto il razzismo sulla mia pelle e ancora lo vivo,con la differenza che adesso perdono.
razzismo?
mi dispiace tantissimo, è una barbarie.
Hai tutta la mia solidarietà.
 

Martoriato

Utente di lunga data
mi dispiace tantissimo, è una barbarie.
./QUOTE]


Lo e' per davvero. Ed e' un tipo di razzismo ben diverso,ben peggiore del " io sono bianco tu sei nero quindi non mi piaci",e' un razzismo tra bianchi fatto di invide,cattiverie,violenze verbali non dette e quanto altro. Poco importa se la mia vita si svolge nello stesso posto da ormai 30 anni,io non sono un indigeno e non lo saro' mai. E' anche questo tipo di razzismo che ha tenuto ben vivo in me il senso di colpa per tanti anni.
 

sienne

lucida-confusa
mi dispiace tantissimo, è una barbarie.
./QUOTE]


Lo e' per davvero. Ed e' un tipo di razzismo ben diverso,ben peggiore del " io sono bianco tu sei nero quindi non mi piaci",e' un razzismo tra bianchi fatto di invide,cattiverie,violenze verbali non dette e quanto altro. Poco importa se la mia vita si svolge nello stesso posto da ormai 30 anni,io non sono un indigeno e non lo saro' mai. E' anche questo tipo di razzismo che ha tenuto ben vivo in me il senso di colpa per tanti anni.

Ciao

mi dispiace ogni volta che leggo certe esperienze.
Mi fa fare viaggi nel passato. Oggi, non lo noto quasi più.

Apprezzo che ne parli così apertamente!


sienne
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il senso di colpa ha dominato buona parte della mia vita fino a 40 anni. Poi mi sono sdraiato sul lettino dello psicologo e ho messo a posto molte cose. Indubbiamente l'ambiente dove vivo ha fatto la differenza,ho vissuto il razzismo sulla mia pelle e ancora lo vivo,con la differenza che adesso perdono.
Il perdono è parte del meccanismo della colpa. Non esistono uno senza l'altro.

E sono entrambi modi per posizionarsi non rispetto a se stessi ma rispetto a quella che si crede essere la posizione degli altri.

Poi magari ho inteso male quello che intendi per perdono...
 

Martoriato

Utente di lunga data
Il perdono è parte del meccanismo della colpa. Non esistono uno senza l'altro.

E sono entrambi modi per posizionarsi non rispetto a se stessi ma rispetto a quella che si crede essere la posizione degli altri.

Poi magari ho inteso male quello che intendi per perdono...

Perdono inteso che alla fine uno guarda avanti e lascia che sia,con la consapevolezza che tutti gli esseri umani sono imperfetti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Perdono inteso che alla fine uno guarda avanti e lascia che sia,con la consapevolezza che tutti gli esseri umani sono imperfetti.
Ecco..allora è quello che avevo capito.

Ed è questo che secondo me è il perdono come rovescio della medaglia della colpa. E del senso di colpa.

E non mi piace. A me.

Credo diventi un modo per giustificare e giustificarsi. Dalle cose più piccole a quelle più grandi.

L'imperfezione è imperfezione. Non la vedo come un qualcosa che spiega comportamenti.

E non mi è mai sembrata un valido motivo per lasciare indietro cose. Mie o di altri.

La consapevolezza io penso riguardi il conoscere le proprie imperfezioni e accettarle conoscendole, ma per assumersene responsabilità e tendere al miglioramento. Non per assolverle. Nell'imperfezione.

Mi sembra come dire, ho gli occhi azzurri, che ci posso fare. O mi sento in colpa o passo oltre.

Mi sa di rassegnazione. E buonismo anche. Quel "lasciare che sia".

Certe cose, non si può lasciare che siano. E non perchè non si può per assunto.
Semplicemente perchè il loro semplice essere accadute non lo permette, che hanno cambiato baricentri e creato conseguenze.

Assumersene la responsabilità è farsene carico senza aggiustamenti o abbellimenti. Prenderle per come sono, libere da ogni valutazione che possa ammortizzare o amplificare. E farle proprie. Renderle risorsa. E opportunità.

Quel lasciare che sia, mi sembra più vicino al non guardare che all'imparare.

Tipo una mano di dio...ego te absolvo. E mi parla di potere. Che per assolvere qualcuno, è necessario mettercisi sopra. E per essere assolti, serve mettersi sotto.

Io penso che nessuno possa assolvere nessuno.

Andare oltre, secondo me, significa proprio aver fatto proprio. Il bene e il male.
La colpa e il perdono non hanno significato in questo processo.
 

Martoriato

Utente di lunga data
Ciao

mi dispiace ogni volta che leggo certe esperienze.
Mi fa fare viaggi nel passato. Oggi, non lo noto quasi più.

Apprezzo che ne parli così apertamente!


sienne
Mai dimenticare e mai smetterne di parlarne. Non ho mai dimenticato,ho forse perdonato ma non ho mai dimenticato. A volte da uno che ha subito il razzismo sono diventato io razzista e aggressivo con questa gente,e la cosa piu' triste era che funzionava,era che loro si piegavano davanti alla mia aggressivita' e presunta superiorita' che credevano di vedere in me. Ma si puo' vivere cosi' ? Non credo proprio.

Certe cose mi sono state dette quando avevo 5 anni e me le sono portate dentro per tutta la vita. Non dimenticarle e' stato un bene perche' crescendo ho potuto capirle,elaborarle. C'e' chi invece preferisce non guardare nel torbido e fa finta di vivere bene,ma alla fine i conti tornano sempre.
L'aver incontrato la mia compagna,l'amore della mia vita,in questo luogo,deve essere stata per forza una manovra divina per ricompensarmi..:rolleyes:.
 

Ecate

Utente di lunga data
Mai dimenticare e mai smetterne di parlarne. Non ho mai dimenticato,ho forse perdonato ma non ho mai dimenticato. A volte da uno che ha subito il razzismo sono diventato io razzista e aggressivo con questa gente,e la cosa piu' triste era che funzionava,era che loro si piegavano davanti alla mia aggressivita' e presunta superiorita' che credevano di vedere in me. Ma si puo' vivere cosi' ? Non credo proprio.

Certe cose mi sono state dette quando avevo 5 anni e me le sono portate dentro per tutta la vita. Non dimenticarle e' stato un bene perche' crescendo ho potuto capirle,elaborarle. C'e' chi invece preferisce non guardare nel torbido e fa finta di vivere bene,ma alla fine i conti tornano sempre.
L'aver incontrato la mia compagna,l'amore della mia vita,in questo luogo,deve essere stata per forza una manovra divina per ricompensarmi..:rolleyes:.
Quanto è amaramente vero!
Il razzismo ha mille facce
Tutte fanno male
C'è il razzismo che non riconosce umanità nell'altro perché lo percepisce inferiore
o perché lo percepisce più debole
o perché immotivatamente lo percepisce superiore. I sensi di colpa e di rabbia mi annichiliscono quando sento di non aver protetto adeguatamente i miei figli.
A volte osservo persone che mi sembrano immuni al razzismo
mi pare non ne colgano le sottigliezze
penso di avere molto da imparare da loro.
 
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