Qualsiasi paese che si rispetti e che non sia la repubblica dello stato di bananas ha una idea di come gestire i flussi migratori, la hanno le autocrazie, come la succitata Cina, per la quale se metti piede illegalmente, ti cancellano il naso con una fucilata, la hanno le democrazie, che pur tra mille problemi e difetti, cercano di farla rispettare.
Sei mai andata in quella sentina di autoritarismo ed abiezione che si chiama Australia?
Tra poco mio figlio partirà per gli USA, per andarci servono passaporto e permesso di soggiorno accettato.
L'idea che si possa circolare liberamente, per me è una cazzata immane e surreale, lo stato delle cose è ben diverso. Fare a meno degli stati nazionali e al loro controllo del territorio produrrebbe due effetti.
Il primo sarebbe un immane casino, il secondo che dentro tale casino prenderebbero piede per davvero gli autoritarismi, con risultati feroci e sanguinosi.
Chè l'immigrazione sia sempre esistita è vero, che non controllata provochi effetti devastanti anche.
Quando mi riferisco a derive ideologiche, mi riferisco, giusto per fare un esempio, a quella esaltata della Rakete, che sperona la GDF, disconoscendo di fatto l'autorità di uno stato (il nostro) nel gestire le politiche democraticamente decise. O a quel delinquente nato di Casarini, che non ha mai fatto un cazzo in vita sua se non intrufolarsi in ogni contesto dove fosse possibile menare le mani e dare addosso allo Stato ed ai suoi rappresentanti.
In un altro 3d, forse di due anni fa, ho descritto dettagliatamente cosa sia l'immigrazione nella realtà dove vivo, dissi, giusto per fare memoria, che l'immigrazione funziona dove ci sia un substrato sociale sano, in grado di accettare ed integrare non già quelli di primo arrivo, bensì le seconde e terze generazioni. (Quello che è successo nelle banlieu non insegna nulla a nessuno?).
A proposito di speculatori, faccio sommessamente notare come la libera circolazione di merci, capitali e persone sia la bandiera dell' iper capitalismo spinto.
Lo stesso iper capitalismo che sta producendo per pochi ricchezze che non saranno in grado di spendere nemmeno in 100 vite, e per molti un appiattimento verso il basso fatto di difficoltà quotidiane a campare la vita, e un dissesto diffuso e forse irrecuperabile per il pianeta.
Ma possiamo stare tranquilli, chi una volta si occupava di equità sociale e redistribuzione delle risorse, di immaginare un modello di società maggiormente equo, adesso ha trovato nel politicamente corretto il modo di occuparsi di qualcosa di veramente importante.
Tra poco al posto di -tutti- scriveremo tutt*
Che ci importa se avremo una sanità in grado di curare solo chi può permetterselo o scuole che perpetueranno la scala sociale esistente.