Si sì separazione dei beni sicuramente
Ero pure io in regime di separazione dei beni, e a parte un conto corrente in comune (in cui confluiva il necessario per le spese "spicce") avevamo conti separati.
Chiedigli tuttavia come intenderebbe regolarsi in caso di nascita di futuri figli. Te lo dico perché, come ben sai, spesso è la donna che si deve assentare dal lavoro, e non mi riferisco soltanto al periodo del cd "congedo parentale". I figli richiedono tempo ed energie ben oltre l'astensione obbligatoria, col risultato che spesso chi comprime la propria carriera (e il proprio stipendio) è la donna. Prova prima a indagare questo aspetto: se è uno che "i figli sono affare della madre, e il padre c'è quando torna a casa", oppure è uno di quelli che "i figli sono di entrambi, ed entrambi ci si organizza". Ma fagli un discorso serio, e in base a quello decidete ciò che va meglio per entrambi (in altre parole: guarda anche la tua convenienza

, e sii lungimirante: sapessi quante spese ho visto fare dichiaratamente "per la famiglia", e quando nacque il figlio ovviamente, per lui, chi si doveva "sacrificare" comprimendo il lavoro ero io, poiché non soltanto madre, ma quella tra i due che guadagnava di meno: per carità, sono stata contentissima di occuparmi di mio figlio. Ma quando poi siamo finiti in separazione, guarda caso, i beni della famiglia - per i quali dedicava parecchio tempo che avrebbe potuto passare col figlio, per dirne una, a tacere che se c'erano spese voluttuarie per la famiglia si tirava spesso indietro, poiché i soldi li spendeva per altro, diciamo così - magicamente diventarono solo suoi
Questo non per suggerirti la comunione dei beni, ma per essere comunque lungimirante, nella scelta, e avere le idee chiare su cosa lui intenda per "famiglia".