Separazione autore opere

Nicky

Utente di lunga data
Ma cosa dici?!
Sono state ignorate da adulti di merda!
Mia madre mi avrebbe protetta.
Anime tormentate e una donna che prova attrazione per un uomo che ha violentato la figlia, ce ne corre.
Non è che le colpe e le responsabilità sono tutte uguali.
Io consiglio a tutti il romanzo di un ragazzo che racconta, con l’aiuto di una scrittrice, la sua storia di parricida.*
Leggilo e vedi come uno può essere vittima delle circostanze.
Ma la Munro non era una borgatara costretta a restare con un uomo ripugnante per incapacità di badare a sé stessa.

*
Certo che erano comportamenti ripugnanti, ma il contesto culturale era diverso, credici o no.
E non è questione di essere borgatari o nobili, soprattutto se parliamo di sudditanza femminile.
Dopo di che, se non vuoi leggere certi autori, liberissima, come ti ho detto se dovessimo applicare criteri morali spazzeremmo via il 90 per cento del patrimonio artistico e letterario.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo che erano comportamenti ripugnanti, ma il contesto culturale era diverso, credici o no.
E non è questione di essere borgatari o nobili, soprattutto se parliamo di sudditanza femminile.
Dopo di che, se non vuoi leggere certi autori, liberissima, come ti ho detto se dovessimo applicare criteri morali spazzeremmo via il 90 per cento del patrimonio artistico e letterario.
Io ero in quel contesto storico!
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
Io ero in quel contesto storico!
Allora perché un comportamento come quello di Pasolini non era stigmatizzato, mentre ora sarebbe (giustamente) in galera? Perché Montanelli negli anni settanta è andato in tv a dire di avere sposato una tredicenne e è rimasto direttore di giornali e tre anni fa è scoppiata un'enorme polemica?
Dobbiamo ringraziare che la sensibilità verso queste cose sia maturata e non ci sia più nessun livello di tolleranza o minimizzazione di questi comportamenti.
In ogni caso, il punto da cui siamo partiti non è la pedofilia, che disgusta anche me, ovviamente.
Tu hai chiesto se leggiamo autori con comportamenti orrendi e rimango della mia idea. C'è già abbastanza gente che svuota le biblioteche per motivi legati alla morale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora perché un comportamento come quello di Pasolini non era stigmatizzato, mentre ora sarebbe (giustamente) in galera? Perché Montanelli negli anni settanta è andato in tv a dire di avere sposato una tredicenne e è rimasto direttore di giornali e tre anni fa è scoppiata un'enorme polemica?
Dobbiamo ringraziare che la sensibilità verso queste cose sia maturata e non ci sia più nessun livello di tolleranza o minimizzazione di questi comportamenti.
In ogni caso, il punto da cui siamo partiti non è la pedofilia, che disgusta anche me, ovviamente.
Tu hai chiesto se leggiamo autori con comportamenti orrendi e rimango della mia idea. C'è già abbastanza gente che svuota le biblioteche per motivi legati alla morale.
Vuoi che ti risponda (tra l’altro ho già accennato) o è una domanda retorica e ti fa piacere pensare che il passato, recentissimo, era retrivo e connivente perché era così e le persone non avevano responsabilità?
 

Nicky

Utente di lunga data
Vuoi che ti risponda (tra l’altro ho già accennato) o è una domanda retorica e ti fa piacere pensare che il passato, recentissimo, era retrivo e connivente perché era così e le persone non avevano responsabilità?
Ho letto, comprendo che fosse anche una questione di classe.
Ma per qualunque fatto non esiste una sola causa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho letto, comprendo che fosse anche una questione di classe.
Ma per qualunque fatto non esiste una sola causa.
Certo che no.
Ma per la Munro, già nota scrittrice, non una poveretta ignorante di un paesino che non riesce a spiccicare una frase soggetto, predicato, complemento (come la mamma di Fortuna) nella lingua nazionale e che vive in casa fatiscente in mezzo a criminali, senza idea di poter avere niente di diverso, era possibile lasciare un uomo perverso. Tra l’altro quell’uomo raccontava della vita sessuale della madre alla figliastra, cosa che da sola sarebbe un abuso.
Per quanto riguarda il percorso di denuncia formale può essere più o meno difficile.
Sappiamo bene tutti * che fino agli anni ottanta era difficile scegliere di denunciare perché era dura affrontare un processo.
Ma anche senza processo c’erano madri e madri.
Si può non chiedere un processo, ma non continuare a stare con un uomo disgustoso.

*https://it.wikipedia.org/wiki/Processo_per_stupro
 

danny

Utente di lunga data
Se la scrittrice è morta 11 anni fa, perché la storia è emersa solo adesso?
Sempre il New York Times, testimonial di quella fetta degli USA che vive di sensi di colpa per tutto il passato.
Eppure la denuncia è del 2005.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se la scrittrice è morta 11 anni fa, perché la storia è emersa solo adesso?
Perché la figlia ha rilasc una intervista. La condanna giudiziaria è di molti anni prima.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Appunto.
Sono passati 20 anni fa quella denuncia.
Perché non se ne parlò all'epoca?
Nel frattempo la madre è pure morta.
Non lo so.
Magari ne ha rilasciato altre, ma non hanno avuto eco.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Ormai è diffuso il principio che è ininfluente il comportamento morale o meno di un autore e il valore delle sue opere.
L’esempio classico è quello di Caravaggio di cui è narrato il carattere iracondo che lo ha condotto a un omicidio, che lo ha fatto fuggire.
L’esempio e perfetto. Del resto a Caravaggio è intitolato l’aeroporto di Orio al Serio.
Eppure è di questi giorni la rivelazione (credo rivelazione mondiale, ma fatto noto) che il marito di Alice Munro ha stuprato la bambina di lei quando aveva nove anni. La scrittrice lo sapeva, ma “lo amava troppo“ e ben oltre la notizia, dopo la ammissione di lui e il patteggiamento, non solo è rimasta con lui fino alla morte, ma ha anche detto che la bambina era stata corresponsabile.
Ammetto la mia ignoranza e di non aver mai letto la Munro, che ha trattato il tema in un racconto, ma sapere che è stata una donna così “perversa” da “amare” e fare sesso con un uomo che aveva fatto sesso con la sua stessa figlia (ma pure una estranea eh) mi ripugna.
E la stessa ripugnanza l’ho provata per Pasolini. Pur considerando interessanti certi punti di vista.
Voi siete meno moralisti di me?
Ho studiato piuttosto bene Caravaggio, col professor Zuccari, tra l'altro. Quindi diciamo che so quello che dico... lui È le sue opere, la sua vita va di pari passo. Ecco perché è presente spesso il colore forte, il suo volto praticamente è in ogni suo quadro. Le sue Madonne sono le prostitute che frequentava. Era completamente all'opposto della perfezione cercata dai suoi contemporanei e da quelli che lo hanno preceduto, soprattutto Raffaello.
Detto questo, il mio punto di vista dovrebbe esserti chiaro.
 

Nicky

Utente di lunga data
Se la scrittrice è morta 11 anni fa, perché la storia è emersa solo adesso?
Sempre il New York Times, testimonial di quella fetta degli USA che vive di sensi di colpa per tutto il passato.
Eppure la denuncia è del 2005.
Per quello che ho letto, la storia era conosciuta, anche se in un ambito più ristretto, a seguito della denuncia, avvenuta molti anni dopo i fatti, come spesso accade. Ma io capisco l'esigenza di una donna, figlia di un monumento nazionale, di vedere anche la sua storia nella biografia della storia di sua madre, di non vedersi ancora una volta rinnegata. Deve essere terribile vedere tua madre chiudere gli occhi, scegliere comunque lui invece di te.
Non sono, però, d'accordo che questa vicenda getti una luce funesta sulle sue opere, perché, oltretutto, spesso sono racconti che parlano di fallimenti personali e familiari.
 

patroclo

Utente di lunga data
Anche le persone colte hanno problemi legati alla sfera affettiva, i disturbi/dipendenze/malattie mentali sono spesso legati alla genialità dell'espressione artistica. La sfera artistica poi è indubbiamente un'espressione di sè alla massima potenza e non penso si possa limitare su alcuni aspetti.
La cancel culture si basa sull'ignoranza e la decontestualizzazione del momento storico. Forse un'opera "d'ingegno" andrebbe valutata solo postuma, anzi...molto postuma, e solo per quello che è.
La conoscenza della vita di un autore ci aiuta ad interpretarne l'opera, ma non è sempre indispensabile.
E' un argomento controverso, sono favorevole a condannare le persone per gli eventuali reati, l'artista, parlando in termini storici e di lungo termine, direi di no.
500 anni fà era "più normale" ammazzare qualcuno in una rissa, bastava avere qualche soldo e tutto diventava "normale"
meno di sessanta anni fa era ancora illegale essere omosessuali in inghilterra, quel geniaccio di Turing ha fatto una brutta fine
Non sapremmo mai se, 2500 anni fà, Fidia si scopava i ragazzini ...ma all'epoca era normale e chissenefrega
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche le persone colte hanno problemi legati alla sfera affettiva, i disturbi/dipendenze/malattie mentali sono spesso legati alla genialità dell'espressione artistica. La sfera artistica poi è indubbiamente un'espressione di sè alla massima potenza e non penso si possa limitare su alcuni aspetti.
La cancel culture si basa sull'ignoranza e la decontestualizzazione del momento storico. Forse un'opera "d'ingegno" andrebbe valutata solo postuma, anzi...molto postuma, e solo per quello che è.
La conoscenza della vita di un autore ci aiuta ad interpretarne l'opera, ma non è sempre indispensabile.
E' un argomento controverso, sono favorevole a condannare le persone per gli eventuali reati, l'artista, parlando in termini storici e di lungo termine, direi di no.
500 anni fà era "più normale" ammazzare qualcuno in una rissa, bastava avere qualche soldo e tutto diventava "normale"
meno di sessanta anni fa era ancora illegale essere omosessuali in inghilterra, quel geniaccio di Turing ha fatto una brutta fine
Non sapremmo mai se, 2500 anni fà, Fidia si scopava i ragazzini ...ma all'epoca era normale e chissenefrega
Non ho parlato di cancel culture che porta a condannare Cristoforo Colombo per una impresa che aveva la finalità di arrivare in terre lontane e depredarle.
Parlo della sensazione personale di ripulsa nei confronti di opere che rappresentano proprio quel tipo di perversione.
Poi so benissimo che incrocerò al supermercato persone che vanno all’estero per avere rapporti con bambini.
Non lo so.
 

spleen

utente ?
Non ho parlato di cancel culture che porta a condannare Cristoforo Colombo per una impresa che aveva la finalità di arrivare in terre lontane e depredarle.
Parlo della sensazione personale di ripulsa nei confronti di opere che rappresentano proprio quel tipo di perversione.
Poi so benissimo che incrocerò al supermercato persone che vanno all’estero per avere rapporti con bambini.
Non lo so.
Ti piacciono le poesie della Merini?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non ho parlato di cancel culture che porta a condannare Cristoforo Colombo per una impresa che aveva la finalità di arrivare in terre lontane e depredarle.
Parlo della sensazione personale di ripulsa nei confronti di opere che rappresentano proprio quel tipo di perversione.
Poi so benissimo che incrocerò al supermercato persone che vanno all’estero per avere rapporti con bambini.
Non lo so.
Vuoi dire che se saltasse fuori che Darione è un serial killer, Profondo Rosso e Suspiria perderebbero le 5 stelle su 5?
 

patroclo

Utente di lunga data
Non ho parlato di cancel culture che porta a condannare Cristoforo Colombo per una impresa che aveva la finalità di arrivare in terre lontane e depredarle.
Parlo della sensazione personale di ripulsa nei confronti di opere che rappresentano proprio quel tipo di perversione.
Poi so benissimo che incrocerò al supermercato persone che vanno all’estero per avere rapporti con bambini.
Non lo so.
Ma le opere parlano di quello? avevo capito di no
Allora parliamo di Nabokov, non so la storia dell'autore e perché l'ha scritto, ma è un autore/libro finito sulla graticola...io "Lolita" è uno dei pochi libri che ho iniziato e non ho finito, non mi appassionava

Esplicitamente non ne hai parlato, ma il confine è labile
 
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