Nadamas
Caro Nadamas non ci siamo intesi, o mi sono spiegata male, o hai letto qualcosa che non era ciò che intendevo.
Comunque passiamo a risponderti.
Primo non ce l'ho con le prostitute, alcune sono perspicaci ed intelligenti più di molte altre donne, specie se il loro mestiere è frutto di scelta, reprensibile, ma ponderata.
Ho evitato di parlare delle donne che esercitano sulle strade per motivi che mi pare inutile spiegare.
Per quel che mi riguarda renderei quell'attività legale, non tanto perchè ipocritamente lo Stato sostiene che non deve fare il lenone della prostituzione ma perchè c'è un giro di capitali che sistemerebbe tranquillamente parecchie finanziarie! La situazione sanitarai sarebbe ovviamente migliore etc. etc.
Inoltre si potrebbe intervenire sullo sfruttamento di quelle più sfortunate in modo pesante!
Detto questo passiamo ad altro!
Chi ha mai detto che non siano capaci di amicizia solidarietà e sentimenti?
Resto perplessa sul fatto che la puttana non italica abbia tutte queste qualità e le italiche no? Forse quello che dimentichiamo è che dietro a loro c'è una storia di disagio e miseria che le porta a considerare il cliente d'oro perchè è lui che permette loro di stare bene, ma vogliamo farne una colpa a chi è nata in Italia ed ha un modo diverso di esercitare, o semplicemente non esercita più in modo così "visibile"?
Il discorso poi delle donne extracomunitarie, tutte indistintamente, sfruttate e che sono al freddo, al gelo, nel pericolo, rischiano salute ed a volte vita, ha a che fare con le normative vigenti, le leggi che sappiamo quali siano e l'impotenza da parte degli organi preposti a risolvere la questione socio-economico-sanitaria e civile di queste persone.
Non si parlava di queste situazioni, nè delle condizioni in cui operano, queste poverette, ma del fatto che molte donne non schiavizzate hanno fatto una scelta, e quella scelta è sempre fatta, specie se sei piacente, per motivi di visuale economica.
Conosco delle bellissime donne che esercitano mestieri e professioni normalissime, che si inseriscono e quasi si naturalizzano nel contesto sociale, se esistono medici, avvocati, ingegneri etc...... capisco che non sia facile inserirsi in un Paese straniero, ma sò di ospedali che cercano infermiere come il pane..........quelle laureate in medicina perchè non iniziano magari da quel gradino. Non è all'altrezza, lo capisco, ma il lavoro è sempre dignitoso.......... comunque sempre più qualificante che sollevare spirito e qualcosa d'altro a qualche signore danaroso, annoiato e voglioso di "coccole".
Sai io sarò anche all'antica, avrò anche delle brutte idee bigotte ma quel mondo lo conosco dall'altra parte, non da quella del cliente.
Ho avuto un'amica anni fa che era una prostituta di rango, poi divenne la mantenuta di un conte appartenente alla migliore nobiltà milanese. Lui fu ripudiato dalla famiglia perchè voleva sposarla. Se ne andarono e siccome non prese nulla, alla fine non avevano di che vivere anche se lui non aveva problemi a fare un po' di tutto.
Lei forse mal interpretando la soluzione ottimale, inizio ad esercitare la professione, pochi clienti selezionati che permettevano ad entrambi di vivere decorosamente e con quella piccola larghezza che evita gli abbruttimenti della miseria. Un giorno lui, che aveva un'auto sportiva, ancora dai tempi aurei, slittò su una lastra di ghiaccio e fece un frontale con un platano, ci restò sul colpo. Lei chiuse la casa, smise di fare quello che faceva, e sò per certo che lavora presso uno studio come centralinista. Una volta le chiesi "Elena, ora che farai......" lei rispose solo "continuerò a vivere ma dopo di lui non ci saranno uomini che possano prendere il suo posto".... Eravamo alla cena di addio che diede per gli amici suoi e di lui e che era un accomiatarsi anche da quel luogo e da quella vita.
Aggiungo che quando conobbe quel conte (non ne dico il nome solo per riguardo alla famiglia che lui comunque diceva di comprendere) era l'amante di uno dei più grandi mobilieri di Cantù, quindi se fossero stati i soldi ad interessarla sapeva bene dove fosse la sua convenienza.
Non mi parlare di qualità extraitaliche, non ho nulla di personale contro nessuno, ma i sentimenti e la capacità di amare non credo ce la debbano insegnare gli altri. Specie se tanta cura è dovuta proprio al fatto che viene profumatamente retribuita.
Forse le donne italiane sono fuori dalla mentalità di questo mestiere, o forse lo vedono talmente svillaneggiato che non lo considerano più neppure un mestiere, forse servirebbe una normativa ed una regolamentazione, ma se tutte le persone che emigrano scegliessero "la professione più vecchia del mondo" avremmo una società sbilanciata e lo sai benissimo.
Quindi non perseguo nessuno, capisco che queste "signorine" possano avere un'utilità sociale e che andrebbero anche tutelate............... ma non confondiamo il loro ruolo, non sono delle missionarie comboniane e, detto fra noi, dato che tu frequenti quelle zone e sai che non dico scempiaggini, sono i loro stessi connazionali che ammettoto e confermano che per loro il rapporto sessuale è qualcosa avulso dalla questione morale, sarà come dici tu perchè abbiamo un'aeducazione cattolica e conservatrice, sarà per quello che preferisci, ma se è vero che accade in tutto il mondo è anche vero che chi le frequenta mi ha detto che non serve andare con le prostitute........... quando c'è una grande disponibilità in qualunque strato sociale.
Comprendo che sia perchè manca loro non solo il lusso ma a volte il necessario, ma anche in Italia dopo la guerra, gli alleati vennero con l'abbondanza e mia madre mi diceva che in ogni paese e città c'erano le "signorine" che per danaro o privilegi si accompognavano a loro, ma erano un certo numero non tutte le italiane, anzi!!! Quelle che si misero a lavorare sono esattamente come quelle che vengono qui e si tirano su le maniche.
Capisco il tuo discorso, capisco che siano persone di compagnia, belle e gentili, capisco tutto Nada, che svolgano perfino una "funzione sociale" per chi ne ha bisogno.............. ma capisco anche tutto il resto!
Tu capisci me
Bruja