Nessuno ti può definire, o meglio, possono pure definirti in tutti i modi la fantasia suggerisca..ma tu sei tu.
E neanche le tue definizioni di te possono raccoglierti fino in fondo.
Non pensi?
Se fossi al posto tuo, come prima cosa mi calmerei e uscirei dalla disquisizione gay, non gay e compagnia a cavallo.
Se anche ti piacesse la penetrazione anale, mica vorrebbe dire che sei o non sei gay....se non che sei uno di quei maschi (deo gratia

) che si godono il piacere del punto L.
Quanto all'attivo o al passivo non è una questione di pratiche, quanto una questione di posizione interiore rispetto alla pratica.
Attivo o passivo è semplicemente un modo DIVERSO (e non maggiore o minore in termini di forza e/o virilità femminilità) dell'abbandono.
Sono semplicemente modi diversi del godere.
Conoscere la propria posizione, mica serve a darsi una etichetta, è solo una consapevolezza in più per godere insieme all'altr*.
Essere gay significa provare attrazione per persone del proprio stesso genere. Semplicemente.
Niente di più, niente di meno.
La questione mi sembra che ruoti più intorno al fatto che in questo momento sei confuso e agitato.
E che gestire una storia parallela, in cui in più scopri pure preferenze che non conoscevi, è complesso e anche doloroso.
Come ti dicevo...io lascerei per un momento da parte questioni definitorie, e tutto quel che ne segue, e inizierei a cercare di sciogliere prima di tutto il come stai tu.
Segare una cosa, perchè ti fa paura, se posso permettermi, non è particolarmente arguto.
Adesso la questione è sul tavolo, un passo per volta serve scioglierla
Guarda che l'universo non si è incrinato, è ancora tutto come era prima di tutto