No :-(
Oggi sta succedendo il CAOS.
Lui mi ha mandato circa una ventina di messaggi e fatto non so quante chiamate. Io l'ho ignorato e, sinceramente, sta diventando assillante.
Poco fa mi ha scritto che non è giusto che non rispondo neanche al telefono e che sono sordo al suo dolore.
Temo che questo possa fare qualche cazzata (come faccio a tenerlo tranquillo? Cosa gli dico? Se gli rispondo, in lui si riaccende la speranza di non so cosa e questo non va per niente). Non so più che fare. Non conosco psicologhe a cui rivolgermi anche se mi sto informando e farlo con mia moglie tra i piedi non è facile.
A questo si aggiunge LEI (mia moglie) che inizia a capire che qualcosa non va. E se questa mi diventa sospettosa, qui CROLLA TUTTO IL PALAZZO :-(
Ipazia, quanto vorrei un posto tutto mio! Un posto solo mio! Vorrei scomparire per un paio di giorni dal pianeta e risvegliarmi e dire "Cavolo, era solo un brutto sogno!".
Le mie paure sono tante:
1. E se lui chiama perché davvero ha bisogno di qualcosa e io lo rifiuto? So che non è bello alzare i muri in questo modo e rifiutare le persone, ma non vedo altra soluzione ragionevole.
2. E se lui, visto che non gli rispondo, commette qualche sciocchezza? Non ha un passato felice e questa cosa già lo tormentava, tanto che mi diceva che grazie a me si sentiva meglio e lo avevo tirato da un "pozzo nero". Parlava sempre di questo pozzo nero e anche nell'ultimo messaggio mi ha scritto che sente che il suo "pozzo nero" lo sta risucchiando. E se avesse bisogno anche lui di un terapeuta? :-(
3. E se lui fa la cazzata di raccontare a mia moglie? :-/ Purtroppo conosce il suo numero

-( e questo per dirvi come non era affatto mia intenzione tradirla con questo tipo. Figuratevi che c'eravamo scambiati pure i numeri!!!)
QUESTA STORIA NON FINIRA' BENE, ME LO SENTO :-(
Intanto quoto ogni singola parola ti ha finora detto twin.
La cosa più importante è che tu fermi il cervello (le previsioni per il futuro, andrà bene, andrà male) e inizi a respirare, con calma.
punti 1 e 2 che mi hai scritto:
adesso pensi a te. Punto.
Lui è adulto.
Ha vissuto senza te fino al momento in cui ti ha incontrato e continuerà a vivere anche da adesso in avanti.
E' capace.
Tu pensa a te. A calmarti. A respirare.
L'universo è incasinato, ma non si è incrinato
Prima di parlare con lui hai bisogno di essere calmo, per non farti "tirar dentro". Quindi prendi tempo.
Ma non pensare minimamente alle punizioni. Al silenzio. Non serve a niente il silenzio.
Anzi, lui va in escalation. E tu ti carichi di ansia e paura. (e anticipi tragedie che magari non avverranno neanche, ma finisci in loop e perdi lucidità).
Rimanda piuttosto come hai ipotizzato.
E quando gli parlerai vai calmo.
E con una linea chiara in testa, la tua linea.
Quello che puoi fare tu è essere fermo, calmo.
Anche fiducioso del fatto che se sei arrivato ad oggi, sei capace di affrontare quel che verrà.
Sei stato capace fino ad ora, no?
Quindi sei ancora capace e lo sarai anche domani e dopodomani.
Poi, come hai detto tu...sarà quel che dio vorrà.
E, come ha detto twin, con lui morditi la lingua, lunghi e profondi respiri.
Non lo puoi controllare con la forza o con l'imposizione...lo puoi portare però alla calma esponendoti a lui nel tuo dolore. Con fermezza. E senza opposizione. Fermo e sicuro in te. E in quello che hai deciso di fare.
Non gli hai fatto nessun torto. Non l'hai manipolato o chissà che altro. Non sei un mostro tu, e non lo è neppure lui.
Siete due esseri umani che in comune hanno dolore.
Usa i ponti...e non le barricate.
Ma coi piedi ben piantati in te.
Lui adesso ti sta mostrando una parte di lui. Che tu fatichi a riconoscere.
Guardalo. Per capire. Ma ricordati di chi è.
Non è un mostro.
Semplicemente non sa come reagire, è ferito e le "bestie" ferite sono così.
Ma non è un mostro. Tientelo bene in mente.
E cerca qualcuno per te. Non posticipare.
Comunque...te lo firmo...l'universo è esattamente dove l'hai lasciato.
E lo troverai sempre dove sta. Intorno a te.
A volte sembra che tutto stia crollando, fa paurissima...ma non è davvero la fine del mondo.
Solo alla morte non c'è soluzione.
Ed è esattamente così. Una soluzione la si trova sempre.