Sesso ... e Senso di colpa

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Domenica notte le confessioni.
Domenica notte la paura per il timore che quello potesse commettere una pazzia.
Domenica notte la corsa in auto e io che non capivo niente. LEI è stata super coraggiosa
Domenica notte il ritrovamento di un BIMBO, NON DEL RAGAZZO CHE CONOSCEVO O PENSAVO DI CONOSCERE IO.
Poi l'ospedale, poi casa nostra.
Lui adesso è qui da noi. LEI non vuole che lo lasciamo da solo o lo rispediamo a casa.
LUI STA MALE più di tutti.

Capite la situazione? Lui si sente pure in colpa, è spaventato....sembra un cucciolo di gatto smarrito per strada e impaurito. Ha gli occhi nel vuoto e un profondo senso di colpa. Non so quanto reggerò tutta sta situazione io, ma dove lo mando? Non ha nessuno e a casa starebbe da solo e LEI non vuole mandarlo via. Mi ha detto "NON LO POSSIAMO ABBANDONARE. SIAMO RESPONSABILI DI QUELLO CHE è SUCCESSO!", il che è vero.

In tutto questo casino stiamo attenti a non far capire niente ai bambini. Una gran fatica.
Rallenta...rallenta davvero. Piano.

Lui vi ha chiamato.
Non è successo niente. Non è morto. Sta soffrendo. Molto. Ma non è morto. Mi spiego? Soffre. E voi, perdona la durezza, non potete sostituirvi a lui nel suo dolore. Tenetevelo bene in testa. Sarebbe un inganno per tutti.

Quel che è successo è un passo per uscire dalla situazione.

Adesso, con calma, intanto ti fai entrare in testa che ora non è sempre. Ora è ora.

Questa situazione è così temporaneamente e vi siete attivati per trovare una soluzione, giusto?

Chiaritevi bene come fare. Che strade potete percorrere.
A chi potervi rivolgere.

Proprio carta e penna. E programmare.
Fatti aiutare anche dalla psicologa a cui ti sei rivolto.

Quando le situazioni sono molto complesse, serve semplificarle. Non ridurle. Ma scomporle in piccole situazioni.

Quindi, chi vi serve per poter mettere ordine?

Immagino serva un riferimento medico e psicologico per lui. Per permettergli di aver cura di se stesso.
E per sollevare voi.
Che non siete semplicemente in grado di prendervi carico della sua situazione, è troppo incasinata e siete entrambi troppo coinvolti.
Serve che lui si rivolga a qualcuno che lo aiuti. Dal punto di vista medico, psichiatrico e psicologico.
Questo è l'obiettivo.

(lascia perdere la responsabilità. Adesso non siete lucidi. Non potete valutare. Ti dico solo che, per paradosso, lui è responsabile verso di voi, perchè vi ha cercato e richiesto. E sua responsabilità adesso è non sprecare quel che voi state facendo per lui. Un esempio, per dire che la medaglia ha sempre il suo rovescio e servono tutte e due le facce per la medaglia intera).

Serve un riferimento psicologico anche per voi.
Ma hai detto che l'avete trovato. E quindi questa è fatta, iniziata e serve solo percorrerla.

Mi spiego cosa intendo per semplificare?
Prendere un problema complesso, e scomporlo in tanti piccoli sottoproblemi che trovano soluzione in un fare concreto.

Respira M.

Non si scala una montagna in un salto. :)
 

stany

Utente di lunga data
Questo mi dispiacerebbe...

Non credo siano prospettive incongruenti x la verità.
Beh....anche ipa sta tentando di essere più concreta nelle sue indicazioni; per essere surreale la vicenda lo è! Ma ho imparato che la realtà supera la fantasia,se non altro perché il nostro pensiero non crea ma riproduce (Non certo quello di Leonardo da Vinci,ma era unico).
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Si. E' una parola che connoto abbastanza con negatività. Mi rimanda a concetti quali anormalità, malattia. Quindi ad un qualcosa che, ove possibile, va curato. Non mi riecheggia granché bene, questa parola.
È deviante anche chi legge 15 libri all'anno.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si ma tutto 'sto lavoro si fa in due, non con il trovatello in casa


ecco, appunto. Esattamente.

ma guarda chi si rilegge!! Ciao :):)

certo che devono fare in due...

ma quando i nodi sono stretti, o li si scioglie o li si strappa....

io sono per il provare a sciogliere, facendosi aiutare...se poi non funziona...ma prima, salvo emergenze gravi, io sono dell'idea di tentare lo sciogliere...

fra l'altro, in situazioni tanto complesse, dove i nodi sono tutti doppi, fare da soli e sul moto dell'emozione non è furbissimo...secondo me.

Trovatello è proprio brutto...secondo me. Non mi piace.

Direi che fra l'altro, non è per niente adeguata come definizione.

Poi, di mio, come ho scritto a M. , farsi carico di certe situazioni significa avere le competenze per farlo.
Da fuori si può solo spingere ad andare da qualcuno di competente.

Nient'altro.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Beh....anche ipa sta tentando di essere più concreta nelle sue indicazioni; per essere surreale la vicenda lo è! Ma ho imparato che la realtà supera la fantasia,se non altro perché il nostro pensiero non crea ma riproduce (Non certo quello di Leonardo da Vinci,ma era unico).
Proprio perché presuppongo che di vicenda reale si tratti, dico aria.
Comprensione, conforto, solidarietà, tutto giusto e sincero

Ma poi aria.

Ci sono i dottori
 

stany

Utente di lunga data
Boh....se si lascia acchiappare porto il cane al guinzaglio,in mezzo alla gente ,al parco; in modo che non perda l'abitudine....A dopo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Beh....anche ipa sta tentando di essere più concreta nelle sue indicazioni; per essere surreale la vicenda lo è! Ma ho imparato che la realtà supera la fantasia,se non altro perché il nostro pensiero non crea ma riproduce (Non certo quello di Leonardo da Vinci,ma era unico).
Io sono scientemente il meno concreta possibile, non sono qui per dare indicazioni sono qui per fare filosofia. :)

In questo caso, mi sto spingendo sul limite...ma in ogni caso penso che M. questo nostro posto lo debba usare per "atterrare", per metter cose anche per poterle rileggere, per trovare accoglienza.

Ma è fuori di qui che c'è il fare.

Con la concretezza e con persone concrete.

La virtualità ha un sacco di aspetti positivi....confonderla con la realtà, non è un buon affare.

Il massimo della mia concretezza è consigliare di andare da persone concrete per farsi accompagnare.

Quel che onestamente posso dare qui, è un tentativo, spesso fallimentare, di vicinanza.
Come è stato dato a me.

Ma quando ero io nella merda, è stato fuori di qui che ho risolto.
Con persone reali. Con fatti concreti.

E programmazione di una strategia.

E quando mi sono resa conto che non ero lucida abbastanza, ho cercato chi potesse aiutarmi. Perchè io ero veramente troppo sofferente per riuscirci da sola.

Qui era il posto in cui venivo per certi versi a riposare. Il posto in cui prendevo fiato prima di reimmergermi nella realtà. E fare.

Non so se mi spiego...:)
 

ivanl

Utente di lunga data
ma guarda chi si rilegge!! Ciao :):)

certo che devono fare in due...

ma quando i nodi sono stretti, o li si scioglie o li si strappa....

io sono per il provare a sciogliere, facendosi aiutare...se poi non funziona...ma prima, salvo emergenze gravi, io sono dell'idea di tentare lo sciogliere...

fra l'altro, in situazioni tanto complesse, dove i nodi sono tutti doppi, fare da soli e sul moto dell'emozione non è furbissimo...secondo me.

Trovatello è proprio brutto...secondo me. Non mi piace.

Direi che fra l'altro, non è per niente adeguata come definizione.

Poi, di mio, come ho scritto a M. , farsi carico di certe situazioni significa avere le competenze per farlo.
Da fuori si può solo spingere ad andare da qualcuno di competente.

Nient'altro.
Non sono stato chiaro, intendevo senza il terzo incomodo a cui badare. Che poi debbano farsi aiutare, e' fuor di dubbio
Ciao a te :kiss:, ho letto spesso, ma fatico ad intervenire su questioni di corna "normali" :eek:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non sono stato chiaro, intendevo senza il terzo incomodo a cui badare. Che poi debbano farsi aiutare, e' fuor di dubbio
Ciao a te :kiss:, ho letto spesso, ma fatico ad intervenire su questioni di corna "normali" :eek:
Avevo capito

Il punto è che lui c'è.

E in questo momento la situazione è quella che descrive M.

Da questa serve partire per sciogliere innanzitutto questa.

Lo so che la metto lineare, quando lineare non è...non mi ricordo granchè e potrei dire una stronzata...è una di quelle situazioni in cui serve andare in serie...(sono mica così i circuiti che funzionano parallelamente e che sono uniti?)

Ovviamente l'obiettivo è che si ritrovino lui e la moglie.
(ritrovino per "capitalizzare" tutto quel che sta accadendo, al netto di quel che faranno poi di loro..quello solo il tempo).

Ma ora come ora mi sembra uno degli obiettivi da ancora raggiungere.
Non è un fatto.
Per ora è una questione di programmazione sul come fare.

Non so se mi spiego :)

Ecco perchè parlavo di nodi stretti...sono nodi stretti...e serve pazienza e lucidità e aiuto concreto.

Tu stai bene? :)
Mi fa piacere rileggerti!!
 
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Brunetta

Utente di lunga data

Roby.roberto

Utente di lunga data
Mi sono espresso male io o forse non l'ho scritto.

LUI non ci ha chiamati quella notte. Lui ha mandato un ultimo messaggio con scritto "Perdonami..." e io lì ho tentato di chiamarlo ma aveva il cel staccato. A quel punto ero disperato e sono crollato. LEI era lì, cercava di capire cosa stesse succedendo e le ho raccontato tutto. Non ce la facevo più. A quel punto LEI mi ha detto di andare e di fare qualcosa.

Lui non ci ha chiamati.

Poi lo abbiamo lasciato in ospedale, siamo tornati a casa e il giorno dopo siamo andati a riprenderlo.
Lui vuol tornare a casa sua, non chiede nulla.

Io devo pensare a me e non posso farmi carico dei suoi problemi. Non lo abbandonerò di certo ma adesso devo pensare a me stesso per cui non so fino a quanto reggo tutta sta situazione.

LEI (che non riconosco più) è "partita di testa", completamente andata. Mi ha capito , mi ha compreso e aiutato ma non si è incazzata. Parla di perdono! Parla con il ragazzo come se fosse sua madre! Non capisco.

Avete ragione tutti.

Io non posso fare il lavoro di una persona competente, rischiamo di confondere il ragazzo. Non pensavo che questo tizio potesse avere un crollo simile. Sembra un bambino abbandonato. Ho preso un appuntamento con un altro medico per lui e in settimana andrà.

Se prima non ci risolleviamo, qui non si va da nessuna parte.

IO CONTINUO A NON CAPIRCI NIENTE.

La situazione è tragi-comica! Io sto malissimo, LEI la prende con filosofia, LUI si sente un pesce fuor d'acqua e i bambini sono a casa dai nonni (almeno questo).
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Mi sono espresso male io o forse non l'ho scritto.

LUI non ci ha chiamati quella notte. Lui ha mandato un ultimo messaggio con scritto "Perdonami..." e io lì ho tentato di chiamarlo ma aveva il cel staccato. A quel punto ero disperato e sono crollato. LEI era lì, cercava di capire cosa stesse succedendo e le ho raccontato tutto. Non ce la facevo più. A quel punto LEI mi ha detto di andare e di fare qualcosa.

Lui non ci ha chiamati.

Poi lo abbiamo lasciato in ospedale, siamo tornati a casa e il giorno dopo siamo andati a riprenderlo.
Lui vuol tornare a casa sua, non chiede nulla.

Io devo pensare a me e non posso farmi carico dei suoi problemi. Non lo abbandonerò di certo ma adesso devo pensare a me stesso per cui non so fino a quanto reggo tutta sta situazione.

LEI (che non riconosco più) è "partita di testa", completamente andata. Mi ha capito , mi ha compreso e aiutato ma non si è incazzata. Parla di perdono! Parla con il ragazzo come se fosse sua madre! Non capisco.

Avete ragione tutti.

Io non posso fare il lavoro di una persona competente, rischiamo di confondere il ragazzo. Non pensavo che questo tizio potesse avere un crollo simile. Sembra un bambino abbandonato. Ho preso un appuntamento con un altro medico per lui e in settimana andrà.

Se prima non ci risolleviamo, qui non si va da nessuna parte.

IO CONTINUO A NON CAPIRCI NIENTE.

La situazione è tragi-comica! Io sto malissimo, LEI la prende con filosofia, LUI si sente un pesce fuor d'acqua e i bambini sono a casa dai nonni (almeno questo).
Non prendi con filosofia una cosa simile a meno che non succeda al vicino di casa
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Mi sono espresso male io o forse non l'ho scritto.

LUI non ci ha chiamati quella notte. Lui ha mandato un ultimo messaggio con scritto "Perdonami..." e io lì ho tentato di chiamarlo ma aveva il cel staccato. A quel punto ero disperato e sono crollato. LEI era lì, cercava di capire cosa stesse succedendo e le ho raccontato tutto. Non ce la facevo più. A quel punto LEI mi ha detto di andare e di fare qualcosa.

Lui non ci ha chiamati.

Poi lo abbiamo lasciato in ospedale, siamo tornati a casa e il giorno dopo siamo andati a riprenderlo.
Lui vuol tornare a casa sua, non chiede nulla.

Io devo pensare a me e non posso farmi carico dei suoi problemi. Non lo abbandonerò di certo ma adesso devo pensare a me stesso per cui non so fino a quanto reggo tutta sta situazione.

LEI (che non riconosco più) è "partita di testa", completamente andata. Mi ha capito , mi ha compreso e aiutato ma non si è incazzata. Parla di perdono! Parla con il ragazzo come se fosse sua madre! Non capisco.

Avete ragione tutti.

Io non posso fare il lavoro di una persona competente, rischiamo di confondere il ragazzo. Non pensavo che questo tizio potesse avere un crollo simile. Sembra un bambino abbandonato. Ho preso un appuntamento con un altro medico per lui e in settimana andrà.

Se prima non ci risolleviamo, qui non si va da nessuna parte.

IO CONTINUO A NON CAPIRCI NIENTE.

La situazione è tragi-comica! Io sto malissimo, LEI la prende con filosofia, LUI si sente un pesce fuor d'acqua e i bambini sono a casa dai nonni (almeno questo).
che tua moglie fosse comprensiva lo si era intuito dall'inizio, ma ora è troppo. Sembra più un'amica che VI sta dando sostegno morale.Mah....
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
che tua moglie fosse comprensiva lo si era intuito dall'inizio, ma ora è troppo. Sembra più un'amica che VI sta dando sostegno morale.Mah....
Ma un'amica alla lontana anche......
 

Roby.roberto

Utente di lunga data
Non prendi con filosofia una cosa simile a meno che non succeda al vicino di casa
Non lo so.

Non so cosa pensare. Lei sembra non aver capito quello che mi è successo. Lei mi ha tradito con un uomo. Io l'ho tradita ma con un uomo!

Quest'uomo che oggi sembra un bambino traumatizzato e che oggi si trova in casa mia, con moglie che gli prepara le tisane e cerca di farlo distrarre raccontando anedotti sui nostri figli di cui a lui, in questo momento, non gliene starà fregando un cazzo!

Lei è per il perdono assoluto. Si è fissata con quel libro.

Ipazia tu hai ragione: io qui mi sfogo, ma l'aiuto lo cercherò fuori, un aiuto concreto anche se molti di voi mi hanno fatto riflettere.

Sto giungendo a due conclusioni: non posso vivere con lei e neanche con lui. Potremo avere rapporti civili ma nient'altro. Vivrò solo per i miei figli! Anche se mi dispiace molto, non posso fare da padre a quello che settimane fa era il mio amante. Non potrei, non riuscirei.
 
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