E certo l'Europa arriva toma toma cacchia cacchia e decide che una cosa che esiste da millenni è incompatibile.
Cosa vuoi che ti dica su chi compra. Trovo che le riccastre Americane ed Europee che fanno la fila negli Hedonism Resort Jamaicani per dare una ripassata al Big Bamboo di turno non facciano niente di male, Più Big Bamboo per tutte.
Ok se leggi tutte le considerazioni capirai che anche la schiavitù c'era da millenni e c'è tutt'oggi...ma pare che si dica...diamine siamo europei noi, non bestie...che fanno schiavi gli esseri umani...
A. considerando che la prostituzione e la prostituzione forzata sono fenomeni di genere aventi una dimensione globale, che coinvolgono circa 40-42 milioni di persone al mondo, che la grande maggioranza delle persone che si prostituiscono è costituita da donne e ragazze minorenni, che quasi tutti i clienti sono uomini e che la prostituzione è pertanto al contempo causa e conseguenza di una disparità di genere che aggrava ulteriormente;
B. considerando che la prostituzione e la prostituzione forzata sono forme di schiavitù incompatibili con la dignità umana e i diritti umani fondamentali;
C. considerando che la tratta di persone, in particolare di donne e bambini, a fini di sfruttamento sessuale o di altra natura, è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani; che la tratta di esseri umani sta aumentando a livello globale, a seguito alla crescita della criminalità organizzata e dei suoi profitti;
D. considerando che il lavoro è una delle principali risorse per l'autorealizzazione dell'uomo, attraverso cui gli individui contribuiscono al benessere collettivo;
E. considerando che la prostituzione e la prostituzione forzata sono intrinsecamente collegate alla disparità di genere nella società e influiscono sullo status delle donne e degli uomini nella società nonché sulla percezione dei loro rapporti reciproci e della sessualità;
F. considerando che la salute sessuale e riproduttiva è promossa attraverso sani approcci alla sessualità condotti nel rispetto reciproco;
G. considerando che la direttiva 2011/36/UE del 5 aprile 2011 concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani stabilisce disposizioni dettagliate per le vittime;
H. considerando che qualsiasi politica in materia di prostituzione influisce sul conseguimento della parità di genere, incide sulla comprensione delle questioni di genere e trasmette messaggi e norme alla società, compresi i giovani;
I. considerando che la prostituzione funziona come un'attività commerciale e crea un mercato in cui diversi attori entrano in relazione tra loro e in cui protettori e procacciatori effettuano i loro calcoli e agiscono in modo da consolidare o accrescere il loro mercato e massimizzare i profitti, e che gli acquirenti di servizi sessuali svolgono un ruolo chiave costituendo la domanda in tale mercato;
J. considerando che, secondo l'OMS, la salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza;
K. considerando che la prostituzione riduce tutti gli atti più intimi al loro valore monetario e svilisce l'essere umano fino al livello di merce o oggetto a disposizione del cliente;
L. considerando che la grande maggioranza delle persone che si prostituiscono proviene da categorie vulnerabili;
M. considerando che lo sfruttamento della prostituzione è strettamente legato alla criminalità organizzata;
N. considerando che la criminalità organizzata, la tratta di esseri umani, i crimini estremamente violenti e la corruzione prosperano all'ombra della prostituzione e che qualsiasi quadro di legalizzazione va a beneficio in primis dei protettori, che riescono a trasformarsi in "uomini d'affari";
O. considerando che i mercati della prostituzione alimentano la tratta di donne e minori [24];
P. considerando che la tratta è utilizzata come mezzo per portare donne e ragazze minorenni nel mercato della prostituzione;
Q. considerando che i dati dell'UE mostrano l'inefficacia dell'attuale politica di lotta alla tratta di esseri umani nonché la presenza di problemi nell'identificazione e nel perseguimento dei trafficanti, e che è quindi necessario intensificare le indagini sui casi di tratta a fini sessuali e rafforzare il perseguimento e la condanna dei trafficanti di esseri umani;
R. considerando che sempre più giovani, tra i quali figura in modo allarmante un elevato numero di bambini, sono costretti a prostituirsi;
S. considerando che le minacce rivolte a chi pratica la prostituzione possono essere dirette e fisiche oppure indirette, ad esempio attraverso pressioni sulla famiglia nel paese di origine, e che queste ultime possono essere di carattere psicologico e insidiose;
T. considerando che la principale responsabilità di contrastare la tratta di esseri umani spetta agli Stati membri e che ad aprile 2013 solo sei Stati membri avevano notificato il pieno recepimento della direttiva dell'UE contro la tratta di esseri umani, il cui termine per l'attuazione scadeva il 6 aprile 2013;
U. considerando che la Commissione, nella sua strategia per la parità tra donne e uomini 2010-2015, dichiara che "le disparità tra donne e uomini violano i diritti fondamentali";
V. considerando che vi è un'enorme differenza nel modo in cui gli Stati membri trattano la prostituzione ed esistono due approcci principali: un approccio vede la prostituzione come una violazione dei diritti delle donne, una forma di schiavitù sessuale, che si traduce in una disparità di genere a discapito delle donne e la mantiene; l'altro approccio ritiene che la prostituzione stessa sostenga la parità di genere promuovendo il diritto della donna a decidere cosa fare del suo corpo; in entrambi i casi, i singoli Stati membri hanno le competenze per decidere quale approccio adottare nei confronti della prostituzione;
W. considerando che esiste una differenza tra prostituzione "forzata" e "volontaria",
X. considerando che il problema della prostituzione deve essere affrontato in una visione a lungo termine e in una prospettiva di parità di genere;