Foglia
utente viva e vegeta
Apro questa discussione che vorrei non fosse troppo seria 
Mi è stata ispirata dal topic sulla trivella e da quello sulla legittima difesa. In particolare, mi permetto di esportare spleen
, il cui pensiero (salva ogni eccezione e smentita) mi pare sia comune un po' a tutti noi:
Qui si fa molto parlare del fatto che - da traditi - ci dobbiamo assumere ogni responsabilità. Senza farci nessuno sconto, perché se determinate situazioni si sono venute a creare in nostro danno, noi lo abbiamo consentito.
Quando - da privati - indossiamo le vesti di cittadini.... la questione si ribalta. Ovverosia mi pare che la politica sia vista come una sorta di deus ex machina che ci manovra come burattini. Come qualcosa di estraneo. Come se non fosse nostra espressione, come fosse qualcosa di "totalmente altro", e soprattutto come se non ne avessimo alcuna responsabilità.
E' come se - pieni di responsabilità e consapevoli di dovercene fare carico in ogni ambito della nostra vita - giunti davanti alla politica ce ne lavassimo mani e piedi.
Se ne parla come fosse sempre qualcosa di terzo. Dove noi non ci siamo.
Ditemi qualche perché. Perché io non ci arrivo. Non troppo seri, please
Mi è stata ispirata dal topic sulla trivella e da quello sulla legittima difesa. In particolare, mi permetto di esportare spleen
Sai secondo me com'è la cosa? Da noi si invocano sempre gli estremi, da una parte e dall'altra, manca la completa fiducia nei cittadini, che a lasciare che prendano qualche iniziativa, anche per il bene comune, vengono considerati alla stregua di un guppo di bambini deficenti.
Non che casi manchino, del resto, ma è l'atteggiamento generale della politica che è così.
Qui si fa molto parlare del fatto che - da traditi - ci dobbiamo assumere ogni responsabilità. Senza farci nessuno sconto, perché se determinate situazioni si sono venute a creare in nostro danno, noi lo abbiamo consentito.
Quando - da privati - indossiamo le vesti di cittadini.... la questione si ribalta. Ovverosia mi pare che la politica sia vista come una sorta di deus ex machina che ci manovra come burattini. Come qualcosa di estraneo. Come se non fosse nostra espressione, come fosse qualcosa di "totalmente altro", e soprattutto come se non ne avessimo alcuna responsabilità.
E' come se - pieni di responsabilità e consapevoli di dovercene fare carico in ogni ambito della nostra vita - giunti davanti alla politica ce ne lavassimo mani e piedi.
Se ne parla come fosse sempre qualcosa di terzo. Dove noi non ci siamo.
Ditemi qualche perché. Perché io non ci arrivo. Non troppo seri, please