Chiarisco.
Lei mi ha tradito. Io l'ho scoperta.
Me ne sono andato da casa e
lei continuava con l'amante.
Ci siamo separati e vissuto autonomamente per sei mesi circa.
Dopo due settimane dalla mia uscita ho avuto la prima di alcune relazioni con altre donne.
Mia moglie mi ha rimproverato che l'avevo sostituita rapidamente.
Poi, mentre eravamo a pranzo per Pasqua insieme a casa con nostra figlia, mi ha detto che aveva finito la storia con l'amante e voleva che tornassi a casa.
Io ho detto che il matrimonio era finito (apparteneva al passato). Potevo ritornare a casa per il bene della figlia, ma l'avrei trattata come una nuova fidanzata, senza garanzie.
Avevo firmato il compromesso per un piccolo appartamento, non lontano da casa, e appena liberato e ristrutturato, avrei stabilito lì la mia residenza. E così è stato.
Quando dopo altri sei mesi di sesso "a go go" da parte sua
è tornata malinconica le ho chiesto se era tornato in campo l'amante. Non ha detto niente, come quando le avevo rivelato che avevo scoperto la sua relazione extra. In quei giorni ha partecipato ad un concorso di poesie con una raccolta sua di scritti. Me li ha fatti leggere.
Una poesia era dedicata a lui, come grande amore che l'aveva segnata. Era pure bella ed ha vinto un premio.
Ho capito da solo che rischiavo di ricominciare daccapo.
Me ne sono andato definitivamente.
Strana comunicazione, dirai, ma era andata così da sempre.
Pensavamo di capirci al volo. Alla lunga, non ha funzionato.
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PS: La mia storia la leggi - a pezzi - all'interno del post "Gli occhi del tradimento", il link è
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