Sui perchè si potrebbero costruire romanzi.
Ma i perchè, in situazioni tipo queste, sono solo elaborazioni razionali, spesso compiacenti.
Tentativi di spiegazione, che più spesso diventano tentativi di giustificazione.
E onestamente mi interessano poco. Oltre che indispormi parecchio.
Mi trovassi un compagno traditore manco li vorrei sentire i perchè.
A caldo poi.
E se iniziasse coi perchè...molto probabilmente mi partirebbe il fanculo per direttissima.
E lo dico da traditrice.
Pretenderei i come e i cosa piuttosto.
Dove pretendere sta per "questo è ciò che desidero, puoi o non puoi? Se non puoi, ci sentiamo quando potrai, se mai potrai".
I come i cosa non sono la narrazione delle pratiche fatte.
Quando scopi e o ti "invaghisci" - come lo dici tu, io direi ti inventi l'invaghimento per giustificarti una azione che non ti sai dichiarare onestamente - l'obiettivo è uno e uno soltanto. Godere.
Quindi tanto per iniziare, se vuoi spiegarti, mi spieghi di cosa eri alla ricerca e come pensavi di ottenerlo.
E mi spieghi cosa ti ha portato a cercarlo fuori da dove lo cercavi fino all'altro ieri.
Tradire significa innanzitutto immaginare. E l'immaginazione non parte praticamente mai da chi si incontra.
Chi si incontra è solo l'innesco concreto di qualcosa che era già lì bello e che pronto. Che lo si sapesse oppure no.
Fra l'altro, se mi vieni a raccontare la storiella che non te l'aspettavi o non credevi o non pensavi...mi spunterebbero i canini.
Significherebbe che mi sono accompagnata con un idiota. E i discorsi si chiuderebbero all'istante.
Dopo l'immaginazione arriva la pianificazione.
Quando ti cerco, quando mi cerchi, come mi cerchi. per cosa mi cerchi.
E poi il come...come ci organizziamo?
Dove è meglio vedersi? in che tempi?
Come mi vesto? come mi preparo all'incontro? cosa desidero per me da te?
Quando mi sono chiesta COME abbia potuto, sempre sia vero il racconto, trattarsi tanto male mi riferivo esattamente a questo.
Non avere neppure la dignità e il rispetto, anche per l'altro tradito, di assumersi la responsabilità della propria ricerca del godimento. (e qui si aprirebbero parecchie parentesi sulla relazione ufficiale!).
E non assumersi la responsabilità del proprio godimento porta esattamente anche nella direzione di sperimentare pratiche di cui non si è convinti. Con quel che comporta dal punto di vista di ssc.
E questo implica anche responsabilità verso chi si tradisce.
Succede qualcosa, e il tradito deve pure accorrere in tuo soccorso perchè ti sei slogata la figa o il cazzo, per dire.
Che se mi tradisci e poi provi pure a dirmi che non ti è piaciuto (o peggio ancora, che non eri convinto/a) hai definitivamente chiuso.
Se mi tradisci, almeno assumiti e pienamente il piacere di averlo fatto.
Almeno mostra l'intelligenza di saper separare un piacere dal dispiacere delle conseguenze.
Porta questo rispetto. A te innanzitutto.
Che se non rispetti te, che cazzo vuoi venire a raccontarmi le cazzate dell'ammore?
EDIT: e soprattutto, se non ti assumi la tua ricerca del piacere, che cazzo vuoi "ricostruire"? (per usare una parola condivisa, anche se a me fa partire il delitto solo a leggerla).
Mi spiego?