Guarda Lilith, io sono una persona che da molta importanza alle sfumature, anche più che ai fatti in sè nudi e crudi. Sono cresciuto così: non esiste una minestra, ma milioni di minestre, dipende da come la fai. In sintesi, a mio avviso, i dettagli delle sfumature di ciò che compiamo nel quotidiano sono quello che siamo, oltre che quello che possiamo fare in mille circostanze (nel bene e nel male). Non so se mi sono capito...
Io amo mia moglie, capisco di "ragionare" in modo anomalo. Ma non è un'equazione matematica. E' qualcosa che mi viene da dentro, che so essere sbagliato e infatti ho detto che non sono alla ricerca di nulla, e certi sguardi li evito. Sono in terapia anche per questo, perchè non voglio essere così.
A mia moglie è successo lo stesso, e non la condanno per il fatto in sè, ma mi fa ancora imbestialire il come e soprattutto con chi. Si è fatta prendere in giro come un'allocca, a 30 anni, l'avrei presa meglio se fosse andata col principe di Monaco! Ma non con un fallito del genere... E' questo che mi ha fatto mettere in discussione il nostro rapporto, non tanto per l'errore nudo e crudo. Siamo umani, ergo fallaci, nonostante tutte le buone intenzioni, nessuno è perfetto, io per primo. Ma c'è modo e modo, persona e persona a cui pensare in un certo modo. Non so se sono stato chiaro.
La mia colpa non è emersa da sola qui. Non me l'ha tirata fuori nessuno. L'ho esposta io per mia scelta. Più tardi. Forse perché ci tenevo, prima, ad avere qualche parola di conforto, na avevo bisogno.
Prima l'ho avuta la storia, ma dopo almeno un anno che in casa non c'era più nulla, nonostante i miei sforzi volti a farle capire che non stavo via da casa perché non ci stavo bene, ma per lavoro, per noi 2, lei vuole aprirsi uno studio un domani e con che soldi lo apriamo?
Io voglio stare con Paola, sono innamorato di Paola, sono sempre stato affettuoso, gentile, incoraggiante nei suoi momenti difficili. Anche quando ero sfinito. Insomma io ce la misi tutta, fino a lì arrivavo, ma il problema era che lei non ci arrivava e questo l'ha ammesso. Ora, non illo tempore.
Quando non avevo più nulla da vestire, o me la portavo in pulitura o me ne compravo, senza dirle nulla, se la casa non era pulita stavo zitto e tranquillo, e magari prendevo l'aspirapolvere e/o uno straccio. Non voglio dire che facevo tutto io, ma succedeva che in casa qualcosa facevo. Credo di essere tra i meno maschilisti tra tutti quelli che conosco, non le ho mai vietato nulla, l'ho sempre incoraggiata a 360°. E continuo a farlo anche oggi.
Ancora. Non fu la sua unica storia. Quella l'ho beccata, ma ho i miei buoni motivi per dire che ne ha avute altre, dopo la mia. Mai confessate. La prendevo come le vecchie signore di un tempo e il mio senso di colpa me lo faceva accettare. Aspettavo che tornase da me. Ma a tutto c'è un limite. Ora sembra abbia capito. Cosa ti devo dire? Io le idee chiare le ho sempre avute. Ma non sono una macchina programmata.