No, no il paragone non è calzante.

Mio fratello otterrà il mio perdono se e quando mi farà riparare la macchina. Ovviamente con tante scuse per quello che ha fatto 10 anni fa e di cui io mi sono accorto solo ora! Ma una volta che ci siamo chiariti, se mai accadrà, il perdono sarà dettato dall'amore. Un estraneo invece riceverà la lettera di un avvocato ed anche dopo il risarcimento, (facendo finta di non vivere in Italia, naturalmente), i rapporti saranno sempre pessimi. Questo per spiegare meglio il mio pensiero.
Purtroppo quando sono in gioco dei beni non ripetibili la cosa si fa un tantino più complicata. Fermo restando che mettere le mani addosso è insensato ed è sempre condannabile moralmente. Tuttavia a mio avviso, il perdono, deve essere un gesto dettato anche dal raggiungimento di una situazione di pace interiore. Di accettazione e superamento del torto subito. Se io non accetto quello che mi hai fatto non potrò mai perdonarti. E l'accettazione è sempre soggettiva. Io mi sono reso conto quasi subito, anzi per la verità ho sempre saputo, che non mi sarei mai mosso da quella scena, quella scena che tanta ilarità ha suscitato su questo forum. Esistevano due soli modi per provare ad esorcizzarla. Ho scelto di replicare quella situazione a parti invertite. Ed una volta presa la decisione la cosa andava attuata il più presto possibile, compatibilmente con alcune elementari regole di buon senso, (tra l'altro anche queste ridotte al minimo indispensabile). L'antibiotico contro l'infezione va somministrato il più presto possibile, per evitare ulteriori complicazioni, per evitare che nuovi danni si assommino ai danni già subiti e rendano inutile anche una cura che inizialmente poteva essere efficace.
Ma il perdono, anche una volta che il torto subito viene riparato non è una concessione automatica. Ripeto, quello che ha provato atruffarti non lo perdonerai mai, anche se ti risarcisce. Il perdono invece, in un caso grave come questo, dopo la riparazione del torto subito è quasi scontato. Ed è dettato dall'amore reciproco. Non dal volersi bene, che comunque è un sentimento che in molti casi lega le persone.