Sono un tradito ...

Skorpio

Utente di lunga data
Ovvio.
Ma per esperienza non è mai così semplice capire come quell'attrazione diventa un tradimento.
Perché io do per scontato che vi sia stata una forte attrazione per un'altra persona.
Ma questo è solo l'inizio. Il punto di partenza, l'elemento più scontato.
Ma è anche quello che si mette per ultimo da digerire.. però.

E spesso resta l'ingombrante avanzo della tsvola

Hai notato?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Si'. Sono più libero. Libero dalle illusioni e dalle speranze inutili e dalla macchinosita' della ricerca delle colpe. Ho davanti a me la realtà delle cose e non il teatrino che tradito e traditore mettono in piedi per non soffrire e cercare il miglior compromesso possibile col minimo sforzo.
Sono cresciuto. Cambiato. So cosa voglio. So cosa ho e quello che non posso più avere.
Si sta meglio?
Dentro si'. Ci si sente finalmente scaricati da un peso.
Ma io sono fatto così. Anche quando andavo in piscina non sopportavo di nuotare a galla. Stavo da dio solo quando mi immergevo. È una bella sensazione.
E.. di quei crediti che senti di vantare?

Come si fa a sentirsi liberi quando ci si sente sempre in credito.. ?
 

Mat78

Utente di lunga data
Dipende.
Ogni persona ha la sua storia.
Se devi costruire un edificio però devi sempre partire dalle fondamenta, non dalla cima.
Quest'ordine è necessario.
Vero ogni storia e a se o forse sono anche tutte uguali o molto simili?🤔
Vero, bisogna partire dalle fondamenta, ma il terreno ed il tipo di gettata l'ha scelto il traditore. Se ti fidi a costruire una casa con questi predisposti bene.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E non è tradire negarsi?
in un matrimonio il sesso non dovrebbe essere una parte fondamentale?
Se io mi negassi, per anni, dando solo rari contentini, non sarebbe una forma di tradimento del progetto comune?
E non regge il discorso dello stupro.
Se non hai voglia una volta ci sta, siamo umani, non macchine...ma due?...tre?...Quattro?. ..
E il rifiuto anche solo di parlarne?...di affrontare il "problema "?...
in quel caso che si fa?...deve essere l'altro a decidere di andar via?
Hai ragione...Non è pari la frustrazione di non farlo con la violenza di doverlo fare per forza..
È peggio.
perché non è solo frustrazione.
È anche umiliazione.
È rabbia.
È sentirsi morire dentro ogni giorno un Po di più ...
Minando ogni certezza, ogni amore per se stessi.
È dipendere totalmente dalla scelta dell'altro nella propria vita, senza avere voce in capitolo se non quelle di andarsene , con tutte le conseguenze del caso.
O tradire, e pagare anche li le conseguenze ...
quindi...come la giri la giri...
Che poi..se per un uomo o una donna, debba essere considerato come una violenza concedersi al proprio compagno...beh..
Do una informazione a tutti: esistono SEPARAZIONE e DIVORZIO.
Se non si sta più bene insieme per qualunque motivo ci si può lasciare.
Quello che illegale è pretendere da una persona prestazioni sessuali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Oh si è frustrante il rifiuto , quando è sistematico , lo considero anch'io una sorta di tradimento del patto d' amore ma lo è anche il sentirsi pressati da richieste che per un motivo o l' altro non ci si sente di soddisfare , si avvia un circolo vizioso dal quale e difficile uscire se non con il dialogo Quando anche quella strada non è percorribile non rimane che prendere la decisione giusta per se. Il mio amor proprio, la mia autostima dipende solo da me se sbatto contro il muro dell' indifferenza mi giro per non farmi male : una coppia è composta da due individui e sarebbe bene non perdere mai di vista i propri confini.
Tutto il resto è incaponimento.
Ma poi chi lo decide qual è la frequenza giusta?
È ovvio che ognuno ha la propria. L’ideale è quando coincidono.
Ma se entriamo in questo campo sappiamo che è minato?
Tre volte all’anno, al mese, alla settimana, al giorno?
E chi stabilisce cosa è accettabile chi lo vuole fare o chi non lo vuole fare?
Se non c’è armonia si chiude, ma non si può pretendere.
Sono le basi eh.
Ma vale per ogni cosa.
Ogni quanto bisogna vedere i genitori di uno o dell’altro?
Una volta al giorno, alla settimana, al mese, all’anno?
Ogni quanto bisogna uscire in due? È da soli?
Qui esplodiamo tutti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La realtà l'unica cosa certa ed oggettiva è che l'ha tradito. Una volta o due o 100 non contano. Un giorno fa o un anno fa o 10 anni fa non conta. Pompino con ingoio o no (si avete anche analizzato questo) se alla missionaria o a pecorina non conta. Si continua a chiedere a random di parlare con la moglie, ma siete seri? Che diavolo volete che vi racconti una traditrice/traditore? Quello che deve fare random è solo capire se stare con lei vivendo nella menzogna di un matrimonio falso o andare avanti per conto suo.
Mi dispiace. Una volta o cento conta eccome.
 

danny

Utente di lunga data
Do una informazione a tutti: esistono SEPARAZIONE e DIVORZIO.
Se non si sta più bene insieme per qualunque motivo ci si può lasciare.
Quello che illegale è pretendere da una persona prestazioni sessuali.
In un matrimonio non si pretende.
Si chiede.
E dalla risposta si decide cosa fare.
Se dall'altra parte si decide di non avere più voglia di far sesso è solo perché è venuta meno l'attrazione e l'interesse per il partner.
Non piace più, non interessa più sessualmente è magari in alcuni casi c'è un altro.
Non tutti possono separarsi, in assenza di redditi adeguati, e magari, sesso a parte, si sta comunque bene insieme.
Si trova un altro o un'altra. È la soluzione più diffusa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Scagli la prima prietra chi non si è mai concesso per empatia, per comprensione delle altrui esigenze, per amore. Chi non lo ha mai deciso scientemente. Quoto il neretto, tra il desiderio a mille e lo stupro c'è un abisso colmato dalle situazioni, dai desideri e dalle volontà umane, non è bianco o nero.
Ripeto allo sfinimento da un po che il metro di giudizio è l'empatia, usciti da questo metro si assumono posizioni ideologiche, manichee. Si trascinano i ragionamenti tra indipendenza assoluta e costrizione a regole che non hanno nessun riflesso positivo nella comprensione delle dinamiche, come se non fossero invece oggetto di contrattazione per un bene comune.
Una persona che chiude fuori da un rapporto il sesso in modo unilaterale non dimostra nessuna empatia e nessun rispetto dell' altro. Ugualmente chi non rispetta le decisioni di un'altra persona di chiudere definitivamente con la genitalità, certo. Ma si dimentica che si sta parlando di genitalità perciò di un esercizio correlato alla sessualità di coppia, non di un optional irrilevante. Si -impone- all'altra persona la fine della coppia e si inaugura l' inizio di una fratellanza senza più empatia. La coppia è finita, il tradimento degli accordi, della contrattazione consumato. Si potrà stare ancora insieme, certo, lo si farà per motivi oggettivi di età, per abitudine, per altro. Ma si vivrà sapendo di aver subìto e di subire la scena del funerale dell' unica cosa che contava come coppia: l'empatia reciproca.
E si faccia sto funerale!
Molto meglio.
 

danny

Utente di lunga data
Ma poi chi lo decide qual è la frequenza giusta?
È ovvio che ognuno ha la propria. L’ideale è quando coincidono.
Ma se entriamo in questo campo sappiamo che è minato?
Tre volte all’anno, al mese, alla settimana, al giorno?
E chi stabilisce cosa è accettabile chi lo vuole fare o chi non lo vuole fare?
Se non c’è armonia si chiude, ma non si può pretendere.
Sono le basi eh.
Ma vale per ogni cosa.
Ogni quanto bisogna vedere i genitori di uno o dell’altro?
Una volta al giorno, alla settimana, al mese, all’anno?
Ogni quanto bisogna uscire in due? È da soli?
Qui esplodiamo tutti.
Il sesso è un indicatore della qualità del rapporto di coppia.
Se viene a mancare o se è fatto con scarso interesse è come un albero spoglio d'estate: non puoi dire che sia in buona salute.
 

Skorpio

Utente di lunga data
I crediti... li sposti, se ritieni di averli.
Non li esigi mai da chi non può pagarli.
Già... Li sposti.
Ma ti senti ancora creditore, ed è a questo che intendevo

Un dirigente di banca Piemontese un giorno mi spiegò che i clienti da trattare con maggiore riverenza sono quelli che hanno tanti debiti

Non quelli che hanno 10000 euro di debito, quelli li puoi massacrare

Ma quelli che hanno milioni di debiti

Perché sei agganghito e devi sperare di recuperare il debito, che se non paga vai nella merda con lui

Perversioni che appartengono a mondi finanziari

E non solo
 

Brunetta

Utente di lunga data
In un matrimonio non si pretende.
Si chiede.
E dalla risposta si decide cosa fare.
Se dall'altra parte si decide di non avere più voglia di far sesso è solo perché è venuta meno l'attrazione*e l'interesse per il partner.
Non piace più, non interessa più sessualmente è magari in alcuni casi c'è un altro.
Non tutti possono separarsi, in assenza di redditi adeguati, e magari, sesso a parte, si sta comunque bene insieme.
Si trova un altro o un'altra. È la soluzione più diffusa.
Se si sta bene, non ci si lamenta.
Separarsi si può.
Poi si può decidere che non si vuole.
Si possono anche fare accordi tra coniugi.
NON si può imporre il sesso.


*esistono problemi ormonali.
 

spleen

utente ?
E si faccia sto funerale! Molto meglio.
Molti lo hanno fatto, Divì per esempio. Altri non hanno la possibilità di farlo o la volontà o la forza. E subiscono una imposizione che se non è certo pari o paragonabile a quella della costrizione a farlo è comunque un atto di violenza come diceva Lipscarlett e che non puoi esimenti di vedere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il sesso è un indicatore della qualità del rapporto di coppia.
Se viene a mancare o se è fatto con scarso interesse è come un albero spoglio d'estate: non puoi dire che sia in buona salute.
Non sono segni positivi nemmeno non voler avere rapporti con la famiglia del partner o vederla tutti i giorni...oppure sì? Dipende se è un elemento di discordia.
E vale così per tutto.
Io con un interista o un leghista mai.
E se sposo un interista :eek::eek: e diventa pure leghista?
Mi separo.
Non lo obbligo a dormire con la maglia rossonera e il pugno chiuso.
Ma riusciamo a capirci?

Dove sono l’empatia che di Spleen e la buona salute che dici tu se chi vuole qualcosa lo impone?
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Se si sta bene, non ci si lamenta.
Separarsi si può.
Poi si può decidere che non si vuole.
Si possono anche fare accordi tra coniugi.
NON si può imporre il sesso.


*esistono problemi ormonali.
I problemi ormonali hanno cure mediche, basta decidere di affrontare il problema.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Molti lo hanno fatto, Divì per esempio*. Altri non hanno la possibilità di farlo o la volontà o la forza. E subiscono una imposizione che se non è certo pari o paragonabile a quella della costrizione a farlo è comunque un atto di violenza come diceva Lipscarlett e che non puoi esimenti di vedere.
:eek: * No.
Ma io nego forse la profonda frustrazione e la sensazione di di rifiuto che diventa svalutazione e poi autovalutazione?
Quello che nego è che si possa pretendere o che si debba concedere contro voglia.
 

danny

Utente di lunga data
Già... Li sposti.
Ma ti senti ancora creditore, ed è a questo che intendevo

Un dirigente di banca Piemontese un giorno mi spiegò che i clienti da trattare con maggiore riverenza sono quelli che hanno tanti debiti

Non quelli che hanno 10000 euro di debito, quelli li puoi massacrare

Ma quelli che hanno milioni di debiti

Perché sei agganghito e devi sperare di recuperare il debito, che se non paga vai nella merda con lui

Perversioni che appartengono a mondi finanziari

E non solo
Skorpio se scopi fuori i crediti in casa te li scordi. Ok?
 

Brunetta

Utente di lunga data
È particolare però come a doverlo fare sempre sia il tradito o chi pur essendo ancora attratto dal partner si vede rifiutato.
Dall'altra parte quindi va tutto bene?
Se si separa uno si separano tutti e due.
Se lo vuole il tradito significa che il traditore sta benissimo con il tradito. È su questo il tradito dovrebbe ricavare qualche motivo di gratificazione.
 
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