sos

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
F

Fa..

Guest
Non registrato ha detto:
Uno che si firma "Non registrato" e chiede agli altri chi sei ? Beh ... non so te, ... ma ti lascio immaginare.

A me è piaciuto molto questo loro scambio di messaggi, ... peccato che mi perdo gli altri .... quelli che si faranno in privato.
 
O

Old max2003

Guest
x ale2
( e anche per "non registrato")

Salve,
io sono l'utente max2003 e non ho fatto altro che rispondere a delle domande di "Ale2" o "alessandra".
L'ultimo messaggio era per ale2 che ha già scritto abbondantemente su questo angolo di discussione.
Mi scuso se ho offeso la sensibilità di qualcuno .

Un abbraccio fortissimo a tutti
Che la vita vi sorrida sempre !!!

Max
 
O

Old légère

Guest
Riflessioni varie

Cara Alessandra,

Immagino quanto tu possa stare male, e non credo che nessuno possa darti soluzioni.

Ognuno ti ha dato un suo punto di vista. Ed io ti do il mio.

Non credo che portare avanti la storia con l'altro e, parallelemente, vivere felicemente con tuo marito, sia una cosa possibile.

Tu stai male per due motivi:

1) Non credi di aver mai amato tuo marito. Per cui, se tu non avessi avuto questa storia che ti ha fatto prendere coscienza del tuo non-rapporto con tuo marito anticipatamente, in ogni caso, prima o poi, ti saresti accorta che non eri pienamente felice. O forse te ne eri già accorta prima di incontrare l'altro.
Quindi, indipendentemente dall'amante, staresti male nel tuo matrimonio, e dovresti davvero pensare se vuoi invecchiare con lui, o se (sempre indipendentemente dall'amante) riusciresti ad andare avanti da sola, almeno fino a che non troveresti un'altra persona da amare (perchè la scelta potrebbe pure andare oltre il marito e l'amante attuali...).

2) Dall'altra parte, l'amore folle e appassionato. Anche questo ti fa stare male perchè non puoi viverlo appieno. Pensa allora a cosa faresti se tu fossi sola, e se lui riuscisse a lasciare la moglie? Però rifletti anche a su cosa faresti se tu fossi sola e lui, invece, decidesse di restare per sempre con la sua attuale famiglia?

E, infine, come ti senti adesso a tenere i piedi su due staffe?

Lo stare male c'è, lo so, e non passerà velocemente. Però l'idea di non escludere né l'amante né il marito a me non piace (e ribadisco a me). Se fossi io, non riuscirei, starei ancora più male. E mi sentirei in colpa e falsa nei confronti di entrambi. Non riuscirei a vedere fiducia, rispetto, condivisione, anzitutto in me. Insomma, non sarei felice. Non starei bene.

Prova ad allontanarti da tutto. E prova a riflettere.
Non so dirti nientt'altro di veramente utile.

Con afffetto
Légère
 
F

Fedifrago

Guest
condivido

quasi tutto di quel che ha scritto légère.

Solo se hai chiarezza in te puoi vivere quello che dice max.

E tu ale, mi pare possa aver di tutto meno che della chiarezza dentro di te.

E' chiaro solo che NON ami tuo marito e per onestà verso di lui e verso te stessa dovresti seriamente valutare di affrontare innanzitutto questo aspetto.

Non è di scelta fra lui e l'altro che si tratta, ma di come vorrai vivere i tuoi prossimi anni, se soffocando quella donna passionale che hai scoperto di poter essere (attenzione a non dare solo un risvolto sessuale a quanto ho scritto, dagli il senso di vivere appieno i sentimenti) o di sentirti completa.

E lo puoi essere indipendentemente da qualunque uomo, anche solo per te stessa.
 
A

Alessandra 2

Guest
cara Légère

Cara Légère,
io e l'altro non stiamo più insieme perchè non ce l'ha fatta. Sono stata io a scrivere la parole fine, ma quello che non ce la faceva più era lui. Stranamente e per quanto orrendo possa sembrare, mantenere i piedi in due staffe, oggi, mi dava una parvenza di ....possibilità per la mia vita. Ovvero da una parte il mio rassicurante marito, dall'altra la mia grande passione per lui.
Ora sono costretta a guardarmi allo specchio, come temevo sarebbe accaduto, e pormi tutte quelle domande che ho cercato invano di accantonare.
Ora devo superare questo enorme lutto che sento dentro.
Lui mi manca da morire, anche per quel pochissimo che potevamo stare insieme. Mi viene continuamente da piangere e per riuscire a mangiare devo appiccicarmi davanti alla tv, altrimenti non scende niente perhè la gola si chiude........
Vorrei morire, anche se sentro dentro di me, da qualche parte, l'anelito a vivere. E' vero, lui ha risvegliato in me tanta passione, ma non solo sessuale: l'amore per la vita, anche se ora piango lacrime amare.
Il perchè di tutto questo non lo so e spero un giorno di capirlo.
So solo che finora ho vissuto la mia intera esistenza a metà ed ora devo rimboccarmi le maniche non solo per andare avnti, ma per capire cosa voglio, come e con chi!!!!..... anche se ho una paura di folle di questo percorso che mi aspetta.
Voglio infinitamente bene a mio marito, ma la passione è un'altra cosa.
Sarà sufficiente il suo affetto per rimanere uniti? Ancora non lo so......
Grazie per le tue parole. Grazie per l'affettuosa partecipazione.
Un abbraccio
Laura
 
A

Alessandra 2

Guest
rispondo a Fedifrago

Hai ragione anche tu.
Ora sono sola con mio marito.
Ora ho bisogno di chiarezza.
Io voglio molto bene a mio marito, ma non credo di averlo mai amato veramente.

Elaborerò il "lutto" per la perdita dell'altro e farò chiarezza dentro di me......spero!
In questo momento recuperare amore e serenità, mi sembra un'impresa impossibile.
Un grande abbraccio anche a te!
Ciao da Alesandra
 

Bruja

Utente di lunga data
Mi scuso

Non ho seguito con sufficiente urgenza e cura questa serie di post, che ho trovato molto interessanti, forse più per le risposte che per la richiesta iniziale.
Quello che mi ha colpito, alla fine è che le conclusioni circa la scoperta della nostra amica della sua naturale sensualità, sia che a queste sensazioni si dedica la parte di vita che attiene alla propria sfera più intima e profonda ma non si devono fare commistioni con i doveri, la famiglia e le responsabilità sociali.
Sono d'accordo di massima, quindi, anche se in modo prosaico e poco elegiaco, credo che quello che so possa evincere è che la nostra aica dovrebbe considerare la sua love story come una vacanza dalla realtà standard della sua vita, mel limite di quello che le potrà ancora riservare questa storia. Altre strade non ne vedo dal momento che dall'altra parte non mi pare ci sia disponibilità diversa.
Bruja

p.s. Scusate la piccola postilla, ho una conoscente che ha avuto un problema simile.... matrimonio tiepido, grande incontro sensuale e sessuale, storia durata due anni, piccola crisi e valutazione di restare nell'ambito domestico.
Dopo qualche mese ha scoperto che il suo tiepidissimo marito aveva un'amante e dalle lettere scoperte non era per nulla un pesce lesso come la moglie lo dipingeva............... che dire, chimica diversa, complicità mancata, diversità di incastri e segnali?
Chi può dirlo, io mi sono sempre chiesta che alchimia accada quando un marito o una moglie stanchi e routiniers diventino vessilliferi della sensualità più profonda ed entusiasta, ovviamente con altri partners; anzi mi correggo, perchè con altri partner hanno una disponibilità ad un uso della sensualità più totale che raramente impiegano nell'ambito coniugale. Certo la novità, l'intrigo, la riscoperta di sensazioni ormai dimenticate; tutto concorre.
Però analizzerei questo anche alla luce di una certa costante: quando un/a coniuge scopre il tradimento dell'altro/a, salvo separazione immediata, solitamente inizia un periodo aureo per la loro "ritrovata sessualità..... anche questo è motivo di riflessione.
 

Verena67

Utente di lunga data
max2003 ha detto:
x alessandra

Ho letto la tua risposta ma voglio dirti una cosa frutto di una esperienza personale.
Sono arrivato anche io ad un paso dalla separazione da mia moglie, il tutto per una serie quasi interminabile di reciproche incomprensioni, litigi, ripicche, il tutto celebratosi in tutti i vari livelli della vita insieme : affettiva , sessuale, e quanto altro.
Mi sono chiesto se in questa crisi poteva entrarci LEi o meno e la risposta di fatto non l'ho trovata.
Ho capito però - per quanto possa sembrarti assurdo, che se dovessi decidere di lasciare la famiglia per la quale in ogni coso ho lottato tanto, perderei tutto e sicuramente la stessa cosa accadrebbe alla protagonista dell'altro incontro.
Rimani con tuo marito e non lasciarlo. Saresti persa senza di lui.
MA NON LASCIARE LUI che ti ha dato tanto e al quale stai dando tanto.
Tu sei una famiglia e hai una famiglia. Altrettanto è e ha lui.
Voi due siete una altra cosa.
Trovate una dimensione comune che non Vi distrugga reciprocamente ma che vi completi e vi faccia stare bene.
Scusate se mi intrometto, un saluto a tutti, ma io non posso dichiararmi d'accordo con questa premessa. Ok, la tua esperienza è stata in questo senso, e la rispetto, ma continuo a non riuscire a far mio questo atteggiamento, che mi sembra (ma non lo vedere come un giudizio del TUO modo di vedere) talvolta - e sottolineo TALVOLTA - poter essere utilizzato come una riverniciatura del vecchio concetto del "piede in due scarpe".
Personalmente (e sto chiudendo la mia storia proprio su questa premessa) ritengo che persone adulte e responsabili, SENZA dimenticare in minima parte le responsabilità che hanno nei confronti di figli e coniugi e famiglie (anche allargate) d'origine, possano e debbano rifarsi una vita se è quello che davvero desiderano nel profondo, e se questo sentimento è acclarato che non è né superficiale né transitorio. Non sono decisioni da prendersi a cuor leggero, ma questa etica della famiglia da non lasciare MAI (quale che sia l'effettiva caratura dei rapporti emotivi tra i coniugi) mi sa di stantio e mi fa pure un po' orrore. Io so che se il mio amante avesse accettato (cosa che finora non ha fatto e che non credo che farà, e per carità lo rispetto...ma non posso ad esso atteggiamento adeguarmi, per i motivi che sto dicendo) di rifarsi una vita con me non avrei ignorato le esigenze di nessuno (miei e suoi figli, rispettivi coniugi, etc.) ma mi sarei consapevolmente ricostruita un futuro con lui (e per loro), e l'avrei trovato più dignitoso per tutti che proseguire per ANNI relazioni clandestine che umiliano i partecipanti alle stesse e anche i loro congiunti.
Perdonatemi, ma io per questo motivo ho messo fine ad una storia intensissima, che l'altra parte non avrebbe mai voluto chiudere proprio perché "in fondo prendiamo il meglio di due mondi".
Un bacio
Verena
 
O

Old UnMorto

Guest
Cara Alessandra, ti chiedi mai come sarà lui fra 10 anni? Dopo che ci convivi per 10 anni ovviamente. Ora è chiaro che con lui la chimica funziona meglio rispetto a tuo marito. Ma la chimica ha spesso una caratteristica fastidiosissima: dopo un po' ci si abitua e allora si finisce nei luoghi comuni della solita minestra. Finché il rapporto è protetto, ossia clandestino, l'intensità adrenalitica è ovviamente a mille. Poi?
Magari sono pessimista, ma credo che su questo dovresti riflettere bene. Dopo 10 anni, il rivivere certe emozioni, potrebbe anche farti lo scherzo di pensare di viverle per la prima volta. E del resto tu non sei più quella di 10 anni fa, quindi forse ora l'adrenalina dell'innamoramento la riesci ad assaporare più intensamente. Inoltre è condita dal brivido del proibito e della clandestinità e da altri condimenti tutti molto intensi e appetitosi.
Ho anche io 40 anni (festeggiati da poco più di un mese e non me li scorderò più vista la situazione) e a mia moglie sta succedendo la tua stessa cosa. Solo che lei afferma che i brividi non li ha tanto sul piano sessuale (almeno così dice, ma magari non vuole ferire il mio orgoglio virile
), quanto su quello della passionalità a tutto tondo, fatta di dialogo, confidenze interminabili e tanto ascolto e reciproca comprensione. Quella che lei lamenta che non ha più da me. E sarà anche vero, ma dal mio punto di vista è la stessa cosa. Perché allora non lavorare insieme sul riaprirsi al dialogo invece di prendere scorciatoie verso quelli che molte volte sono solo miraggi? Ora passo notti intere a parlare con lei, lei si commuove e dice che se solo avessi fatto così prima. Ora ama l'altro. A volte dice che ama tutti e due. L'ho già scritto e lo ripeto. Penso che in questi casi si confonda la passione dell'innamoramento con l'amore. L'amore, dopo dieci anni, diventa faticoso e bisogna lavorare sodo per tenerlo in piedi. Bisogna ogni giorno evitare che si sedimentino punti mai chiariti, sciocche scaglie di orgoglio, piccole ripicche che lasciano il segno. E' un lavoro duro che non viene aiutato più di tanto dalla chimica, la quale è normale che non sia più la stessa di dieci anni prima. Allora, presi dallo sconforto di tanta fatica, forse si comincia a pensare che l'amore è finito. Magari aiutati in questo pensiero da un'esperienza extraconiugale che ticostringe a fare paragoni dai quali per forza il coniuge esce sconfitto. Ma questo paragone è viziato nelle fondamenta.
Questo è il mio pensiero e spero che ti possa essere di qualche aiuto.
Un abbracio forte, Stefano
 
A

alessandra 2

Guest
x stefano

non posso far altro che riproporti i concetti espresi con la mia prima mail, che forse tut non hai letto.
Per inciso:gli esperti dicono che la vera passione dura al massimo un anno! Bhe', sicuramnete molto meglio del mio niente!!!!

Sposata da 10 anni dopo una relazione lunghissima, sempre fedele e senza tentazioni, convinta di essere una donna tiepidina sessualmente (orgasmo sconosciuto) un bel pò di mesi fa comincio a soffrire di vaginismo. Appurato che non c'è nulla di organico, decido di rivolgermi ad un sessuologo. A quel punto conosco l'altro: sposato, padre di 2 splendidi bimbi (piccoli). Impazziamo tutti e due e per un paio di mesi siamo preda di una passione travolgente, per me assolutamnete sconosciuta. Scopro mio malgrado che non sono affatto tiepida, ma di un passionale incredibile!!!! Purtroppo riusciamo a fare l'more solo un paio di volte, ma per me è l'estasi!
Capisco con dolore indescrivibile che amo mio marito, ma non con la passione che (alla bella età di 40 suonati), ho appena conosciuto.
Poi l'altro inizia a vacillare e negli ultimi 2 mesi non si decide a dirmi facciamola finita, ma fa una marcia indietro da brivido. Dice che sta male, che è esaurito a causa dei suoi troppi impegni (è vero)....io impazzisco di dolore dietro a lui. sto male da cani, mi sembra impossibile aver perso qualcosa di così bello e appena conosciuto.
Ora sono perfettamente scissa in due: la mia parte razionale che mi porterebbe da mio marito
l'altra emotiva che mi porterebbe verso l'altro, anche se ormai speranze di rimanerci insieme sono sempre + sottili. Sta scappando da me. Io credo che abbia paura che la nostra relzione stava acquistando troppa importanza e non posso dargli torto.
Ho iniziato ad andare in analisi per vedere di capirci qualcosa, sono confusa, sono dimagrita 6 kg e dormo poco.
In tutto questo a mio marito ho parlato di crisi di affetto (non certo dell'altro).
Perchè sto scrivendo? Per parlarne con qualcuno, per sapere cosa ne pensate e se a nessuno di voi è mai capitato niente del genere.
 

Bruja

Utente di lunga data
Bravo

Davvero bravo Stefano, hai colto nel segno.
Il vero problema dei tradimenti è sempre a monte e riguarda entrambi con particolare riguardo magari a chi risolve in prima battuta tradendo...........
La routine, l'abitudine, il riconoscere i proprio atteggiamenti, la scontatezza creano ovviamente una mancanza di novità ed un appiattimento che tocca tutti, anzi dopo qualche tempo tocca perfino gli amanti!!! L'errore è nel non considerare il matrimonio un viaggio sempre in essere ma un traguardo si cui sedersi; difficile reinventarsi, rinnovarsi, crescere, rendersi sempre stimolanti per l'altra parte.
Forse in questo è il vero fallimento delle unioni, nel considerarsi sempre due singles che devono godere dei benefici che l'altro/a può fornire senza interrogarsi se dalla nostra parte assolviamo lo stesso compito.
Diversamente non si spiega perchè un marito od una moglie annoiati e svogliati nella coppia, diventino altrove ottimi, stimolanti e divertenti amanti............ non è forse spesso così?
Forse, e lo dico più sociologicamente che psicologicamente, la prima colpa chi tradiscela compie verso sè stesso nell'abdicare al ruolo più alto che avrebbe l'elemento di una coppia, farsi parte attiva nel renderla sempre interessante e piacevole. Se ciò non accade la scelta non dovrebbe essere il tradimento ma un incontro chiarificatore e, se del caso, lo scioglimento della coppia stessa. Non è un giudizio dreastico, è solo un normale buonsenso che applicheremmo a qualunque altro tipo di rapporto umano. Non si parla fra parenti con cui non si va d'accordo, e non si frequentano amici che non ci stanno bene......... ma nella coppia, stranamente, esiste il tradimento che si perpetra nel perdurare del rapporto, spesso più volte e magari senza l'intenzione di rompere tale rapporto preesistente. E se fosse perchè è la forma assai comoda di fuga con biglietto di ritorno assicurato e franchigia, specie se non si viene scoperti?
Sono un noioso grillo parlante, lo capisco, ma qualcuno dovrà pur farla questa parte ingrata!!!!

Bruja
 
O

Old UnMorto

Guest
Ale

Alessandra, avevo letto attentamente tutto il thread, ma ti volevo solo far riflettere sul fatto di sforzarti di ricordare le sensazioni che ti dava tuo marito all'inizio. Tu hai già scritto che ti sei sempre ritenuta tiepidina sessualmente e questo lascia intendere che con tuo marito il rapporto è sempre stato, appunto, tiepido. Questo lo avevo capito, ma ti invitavo comunque a riflettere sugli ingredienti chimici, emotivi e psicologici di questa forte passione che adesso stai provando. Riflettere anche sul fatto che tu non sei la stessa di 10 anni fa. Infine riflettere sul fatto che gli ingredienti di cui sopra, si esauriscono sempre piuttosto velocemente.
Un bacio
 
O

Old UnMorto

Guest
Bruja, i grilli parlanti hanno il difetto di dire cose scomode e di essere antipatici. Anche io condivido quello che hai scritto. L'analisi razionale di un tradimento parrebbe piuttosto semplice se la si guarda con freddezza. Ma sono talmente tante le componenti emotive che entrano in gioco, che alla fine le proprie azioni sembrano quasi vengano determinate dal caso piuttosto che della consapevole volontà. E spesso si finisce senza nemmeno rendersene conto nel nuotare in una vasta e profonda piscina di autentica cacca. Scusa l'accostamento, ma non me ne vengono altri.
Baci
 

Bruja

Utente di lunga data
Un morto

Un recente studio della solita Università americana ha stabilito che lo stato di innamoramento, dal punto di vista squisitamente fisiologico, è una forma di aberrazione della capacità raziocinante del nostro cervello.
E' ovvio che a renderlo tale sono tutte le componenti che tu descrivi, che anche se sono il sale ed il pepe della vita, e guai non ci fossero, restano sempre cose da prendere a piccole dosi, come tutto ciò che rende sapido e gustoso il vivere.........
Forse è per questo che la natura, saggia e sopra le parti fa durare, giusto per il tempo che trova, l'innamoramento e lascia che sia l'Amore vero e profondo quello destinato a mantenere in essere una coppia.
Che posso dire, non vorrei apparire tranciante, ma se una coppia conclude la sua vicenda insieme all'innamoramento ai brividi ed alla novità, fosse anche di una certa durata, non aveva le basi per trasformarsi in Amore vero. Non esiste colpa intendiamoci, quanto mancanza, carenza, scarsità di progettualità e di intenti costruttivi reali; a volte si può amare anche quello che si costruisce insieme proprio per la comune identità.
Buona giornata
Bruja
 

Verena67

Utente di lunga data
Bruja ha detto:
Forse è per questo che la natura, saggia e sopra le parti fa durare, giusto per il tempo che trova, l'innamoramento e lascia che sia l'Amore vero e profondo quello destinato a mantenere in essere una coppia.
Che posso dire, non vorrei apparire tranciante, ma se una coppia conclude la sua vicenda insieme all'innamoramento ai brividi ed alla novità, fosse anche di una certa durata, non aveva le basi per trasformarsi in Amore vero. Non esiste colpa intendiamoci, quanto mancanza, carenza, scarsità di progettualità e di intenti costruttivi reali; a volte si può amare anche quello che si costruisce insieme proprio per la comune identità.
Buona giornata
Bruja
Esattamente quello che penso. Secondo me quello che chiamiamo AMORE VERO è più che altro l'esistenza di intenti progettuali comuni, che trascendano brividi di breve durata e novità. Mancando quello, manca tutto, la minestra perde rapidamente di valore, quale che sia il rapporto (matrimonio, fidanzamento, adulterio, etc.).
Guarda il caso mio: due volte la stessa persona, due volte fallito con strasichi e rancori. Mi piacerebbe pensare che lui non è semplicemente alla mia altezza (e forse in parte è vero, sicuramente è stato meno educato di me e meno sincero), ma in entrambi i casi non c'era la progettualità comune, o semplicemente le palle necessarie per costruire, a proposito o sproposito, qualcosa.
Un bacio
 
N

Non registrato

Guest
Diana

Per Ale2. Ho letto la tua storia, ma non sono intervenuta fino ad esso perchè i primo luogo ho tantissimo da pensare per i fatti miei (purtroppo) e poco titolo per dare giudizi, in secondo luogo perchè la tua esperienza é così lontana da me, da non consentirmi di calarmi nei tuoi panni.
Però visto che ti stai distruggendo per una situazione che secondo me non lo merita, mi permetto di fare alcune rispettosissime domande.
Facendo due conti, scusami se entro nei particolari, in quaranta anni hai provato circa due orgasmi (tante sono le volte in cui hai fatto l'amore con il tuo nuovo partner), ed entrambi negli ultimi mesi.
Ma nei tuoi anni precedenti non ti sei mai chiesta che cosa non andava?
E con tuo marito come l'hai messa? Ignora anche lui che esiste un piacere femminile?
Io ritengo che tu in questi anni sia semplicemente cresciuta e per caso hai sperimentato nuove sensazioni con un altra persona, che in realtà appare più spaventata che consapevole della tempesta emotiva che ti ha provocato. Lascialo perdere...lo vedo troppo confuso per esserti utile.
Chiediti finalmente che cosa non va in te e nel rapporto con tuo marito, a parte il sesso, che é solo un alibi dietro il quale c'è ben altro, secondo me.
Essere tiepidi, é un problema sempre, non solo a letto!
Con enorme considerazione e rispetto Ciao Diana
 
A

alessandra 2

Guest
x diana

Cara Diana, purtroppo per me hai fatto centro su tutta la linea.
Con lui è già finita da alcuni giorni (anche se mi sembrano trascorisi mesi) e quello che sto cercando, andando in analisi, è proprio di capire meglio me stessa, il mio rapporto con mio marito e cosa fare ora della mia vita.
Mi sono spesso chiesta cosa non andasse in me, ma credevo, semplicemente di essere fatta così, non avendo mai provato sensazioni forti. C'è chi nasce con un carattere aggressivo, chi con un carattere mite. Pensavo di non essere passionale. Tutto qui. Il perchè spero di capirlo presto anche io.
Si fa presto (e non mi riferisco a te) a sputare sentenze e a banalizzare sulla vita e i problemi degli altri. La verità e le situazioni non sono mai tanto semplici e scontate quando si vivono in prima persona.
Il mio problema è emerso perchè ho iniziato a soffrire di vaginismo, che tradotto in parole semplici, significa non riuscire più ad avere rapporti sessuali. da lì è iniziata la mia ricerca e, forse non casualmetne, la conoscenza di lui.
Non cerco scuse nè attenuanti, ma sentir parlare di noia e routine dopo tutto quello che ho passato (e lo so io i pianti che ho fatto nella convinzione di essere frigida.......).
Mio marito? Mi era vicino, mi faceva coraggio, che vuoi che aggiunga?
E' andata così, ed è della mia vita che staimo parlando......
Un grande abbraccio per te!


Non registrato ha detto:
Per Ale2. Ho letto la tua storia, ma non sono intervenuta fino ad esso perchè i primo luogo ho tantissimo da pensare per i fatti miei (purtroppo) e poco titolo per dare giudizi, in secondo luogo perchè la tua esperienza é così lontana da me, da non consentirmi di calarmi nei tuoi panni.
Però visto che ti stai distruggendo per una situazione che secondo me non lo merita, mi permetto di fare alcune rispettosissime domande.
Facendo due conti, scusami se entro nei particolari, in quaranta anni hai provato circa due orgasmi (tante sono le volte in cui hai fatto l'amore con il tuo nuovo partner), ed entrambi negli ultimi mesi.
Ma nei tuoi anni precedenti non ti sei mai chiesta che cosa non andava?
E con tuo marito come l'hai messa? Ignora anche lui che esiste un piacere femminile?
Io ritengo che tu in questi anni sia semplicemente cresciuta e per caso hai sperimentato nuove sensazioni con un altra persona, che in realtà appare più spaventata che consapevole della tempesta emotiva che ti ha provocato. Lascialo perdere...lo vedo troppo confuso per esserti utile.
Chiediti finalmente che cosa non va in te e nel rapporto con tuo marito, a parte il sesso, che é solo un alibi dietro il quale c'è ben altro, secondo me.
Essere tiepidi, é un problema sempre, non solo a letto!
Con enorme considerazione e rispetto Ciao Diana
 
Stato
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