Ma io voglio capire perché gli è andata a dire na cosa del genere.
Ma una lo dice se vuole passare alle sostituzioni.
Ecco, io sta domanda mi farei.
Perché glielo ha detto?
Forse non era così felice come pensava lui.
E lo dico con cognizione.
Per parentesi ero il miglior sesso della sua vita (a suo dire). Per me era banale.
Peraltro ero pure svogliata alla fine.
eppure lui si raccontava una storia diversa.
Forse Alberto si racconta un idillio che non c’era.
Se leggi la storia più di qualcuno ha avanzato l' ipotesi che probabilmente si era creata una situazione che ha fatto scegliere alla moglie questa soluzione come minore dei mali. Confessione e pentimento. Forse era stata vista da conoscenti comuni oppure l' amante voleva ricattarla perché lei voleva interrompere mentre lui no.... E così via
C'è un punto che non mi sembra che sia stato toccato approfonditamente in tante dissertazioni di traditi e traditori, ed è quello riguardante cosa veramente accada quando il traditore vuole "rientrare" nella coppia, pur avendo provato la "novità" dell'avventura con l'amante.
Se si parte dal postulato che tradire è sempre una scelta consapevole, cercare di rientrare nella relazione di coppia che si è negato fosse soddisfacente in pieno (da parte del traditore ), probabilmente comporta una valutazione di convenienza: alla fine l'alternativa di andare a vivere con l'amante non appare desiderabile (per n ragioni) o non si percepisce conveniente. O si è rivelata non praticabile per mancata condivisione dell'amante.
In quel ragionamento del traditore (non credo che si tratti mai di amore risvegliato per il tradito, lo dichiaro apertamente) entrano in gioco tanti fattori, caratteriali, emotivi, ecc.,che non sono percepibili dall' esterno. Nemmeno dal partner tradito, che pure dovrebbe conoscere meglio di tutti la persona che gli è stato accanto, specie quando la relazione inizia da giovanissimi.
Ora,
@Alberto non è convinto appieno della sincerità della moglie o, più probabilmente, ha timore che, consentendo il "rientro" della moglie nella coppia senza condizioni, possa ripresentarsi una nuova crisi in un futuro più o meno immediato. E non vuole soffrire ancora.
Lo capisco benissimo, perché quando mia moglie - dopo la separazione consensuale- mi ha chiesto di rientrare a casa, dichiarando ormai "chiusa" la relazione con l'amante, mi sono trovato di fronte ad un dilemma simile. Perché provavo attrazione per lei. Ma dubitavo sulla reale reciprocità (il tempo mi ha dato ragione).
Diciamo che il tradito diventa sensibilissimo a qualsiasi "segnale" di anomalo comportamento e tende a reagire pesantemente. È l'effetto della perdita della fiducia, che si verifica dopo l'emersione di un tradimento.
Il traditore ci deve pensare bene prima di proporre di riprendere il rapporto di coppia. Non è un viaggio tranquillo ma agitato.
In ogni caso, le regole della relazione cambiano realmente, a prescindere dalle dichiarazioni che ci si scambia (il valore delle quali è diventato problematico ed incerto dopo la violazione del patto di fedeltà).
Solo il tempo dirà se il tentativo di recupero andrà a buon fine. Per molti non è così, come ha argomentato
@gvl. Faccio parte della casistica di risultati negativi.
Non è semplicemente un errore, è una cazzata enorme e, per come la vedo io, è peggio del tradimento in sè.
Mozione d'ordine, a questo punto.
Non debordiamo nella banalizzazione del tradimento, come spesso capita ad opera di chi ha tradito e, magari, non è stato scoperto.
Il tradimento è una scelta consapevole di ingannare il partner. Fino a prova contraria chi tradisce lo fa con piacere, alle spalle del tradito.
L' insofferenza della riappacificazione è dolorosa ed angosciosa per chi la prova (solitamente il tradito), come anche per chi la subisce (traditore, di norma), anche se doveva metterla in conto.
Salvo casi di disagio mentale, non è che chi scoppia sia un sadico o pervertito, né uno che sceglie di fare soffrire l'altro con intenzione.
Sono categorie comportamentali di genere diversissimo, secondo me, e non compensabili.
Consiglio sempre, una volta scoperto il tradimento, di allontanarsi dal partner infedele e riflettere a freddo, quando è possibile farlo (non nella immediatezza dei fatti) sulle reali possibilità di superamento della crisi emersa nella coppia.
Perché la strada della riappacificazione è di gran lunga la più pesante emotivamente, a medio e lungo termine.
Meglio chiudere e ripartire da capo, anche se sembra piena di sofferenza nel breve termine.