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Old alesera

Guest
non devi essere triste....ci sono momenti tristi ed altri belli....

poi il resto non so che dire....ci sobo tragedie incredibili che tolgono il fiato.... già che hai questo tipo di sensibilità vuol dire che stai vivendo...c'è chi neanche se ne accorge della sua morte
 
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Old amarax

Guest
La vita dà e toglie. Dicono che sia il Signore che dà croci a chi può sopportarle .Io questo non lo credo. Credo che il Signore dia la vita punto. Il resto viene dal vivere stesso. Il bello ed il brutto. Il bene e il male. La gioia ed il dolore.
Noi siamo qui e ci affanniamo nel cercare di stare il meglio possibile, di vivere nel migliore dei modi per noi. Conosciamo tante persone, molte sono a noi care. Inevitabile soffrire per qualcuno di loro o per noi stessi...inevitabile gioire...
Io sono felice per ogni singola gioia che vive un mio amico e soffro per ogni singolo dolore di cui vengo a conoscenza che riguardi loro.
La tua tristezza di oggi mi dispiace... vorrei pensassi che c'è un'amica che ti segue da lontano ma che ti vuole bene e che questo ti scaldasse un pò il cuore.
 
La vita dà e toglie. Dicono che sia il Signore che dà croci a chi può sopportarle .Io questo non lo credo. Credo che il Signore dia la vita punto. Il resto viene dal vivere stesso. Il bello ed il brutto. Il bene e il male. La gioia ed il dolore.
Noi siamo qui e ci affanniamo nel cercare di stare il meglio possibile, di vivere nel migliore dei modi per noi. Conosciamo tante persone, molte sono a noi care. Inevitabile soffrire per qualcuno di loro o per noi stessi...inevitabile gioire...
Io sono felice per ogni singola gioia che vive un mio amico e soffro per ogni singolo dolore di cui vengo a conoscenza che riguardi loro.
La tua tristezza di oggi mi dispiace... vorrei pensassi che c'è un'amica che ti segue da lontano ma che ti vuole bene e che questo ti scaldasse un pò il cuore.
tu devi proprio essere una bella persona, amarax.
non so come dire ma le stesse cose dette da alcuni suonano più vere
ed è il tuo caso
 

Old reale

Utente di lunga data
si. mi piace la lirica. Però non sono una grande intenditrice. E poi qui a Roma non è che danno molto. Per la prosa c'è una gran scelta, ma per la lirica è un pianto. E allora il più delle volte rinuncio alla lirica a teatro, anche se un'opera ascoltata per cd è noiosa in confronto ad un allestimento.
Mi rendo conto che gli allestimenti costano, e in un momento in cui si ritiene di non investire nella cultura, i teatri rinuncino.
ci sono i dvd e le riprese pirata...
 

Old Giusy

Utente di lunga data
Asu cara, sicuramente il momento che hai attraversato ti ha aperto gli occhi su alcune situazioni, per le quali sei diventata più sensibile.
So che ogni tanto si vorrebbe gioire di più, avere entusiasmo, vivere cose belle, ma sai cosa penso in realtà? Che la monotonia va bene, nel momento in cui questa monotonia significa salute e serenità per te e le persone cui vuoi bene....
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data

Rebecca

Utente di lunga data
in realtà a volte farei volentieri a meno di tutta la mia sensibilità
cavolo come ti capisco. poi io ho motivi molto più banali, ma con le proporzioni, mi frega. però sai, quando ci sono cose belle, farfalline e via dicendo, se non ce l'hai quella sensibilità lì, mica te le godi così. è il prezzo. ora sei alla cassa, ma mica ci si sta sempre.
 
O

Old angelodelmale

Guest
[FONT=&quot]ieri mentre tornavo a casa mi è - in apparenza inspiegabilmente - tornato in mente Alessandro, il migliore amico d'infanzia di mio nipote.[/FONT]
[FONT=&quot]Aveva solo 11 anni quando è morto e i suoi 11 anni li ha vissuti, dal mio punto di vista, malissimo. Nato sieropositivo, è stato tolto a una madre che non poteva in alcuna maniera prendersi cura di lui e affidato ad un orfanotrofio. Da lì sono state diverse le famiglie che l'hanno preso in affidamento.[/FONT]
[FONT=&quot]Tutte le coppie che l'hanno "preso", l'hanno poi "riportato" al mittente, esattamente come si fa con un pacco di cui non piace il contenuto, perché "era un bambino difficile e intrattabile". In realtà era solo un bambino che voleva vivere e che cercava l'amore e le attenzioni che gli erano sempre state negate. Fu un articolo su un giornale che lo fece conoscere a quelli che sono poi diventati i genitori adottivi. Quando lo conobbi ricordo che mi si strinse il cuore, sembrava un gattino ferito, col terrore negli occhi. Era diffidente, intimorito, spaventato.[/FONT]
[FONT=&quot]Inutile dire che gli ultimi mesi sono stati terribili. Per lui, per i suoi genitori, per i pochissimi amici. Mio nipote, che era più piccolo e che sapeva benissimo (l'aveva sempre saputo) che era gravemente malato e che sarebbe morto presto, ha smesso di chiedere di poterlo vedere al terzo "ora non sta bene". Quando gli hanno comunicato che era morto ha risposto con un "ok" o poco più.[/FONT]
[FONT=&quot]Sia allora che oggi, mi sono più volte chiesta come possa la vita essere tanto bastarda. E, pare brutto dirlo, mi chiedo se la sua vita abbia avuto senso. Letteralmente nato per soffrire e, suo malgrado, per far soffrire. Chiunque l'abbia amato l'ha fatto consapevole di ciò cui andava incontro. La sua vita e ancora di più la sua morte hanno avuto un effetto dirompente e devastante su chi ha voluto stargli - nonostante tutto - vicino, senza pensare al domani, godendo di quello che ogni giorno poteva donare, senza pensare alle conseguenze. Che, inevitabilmente, ci sono state e piuttosto pesanti, per chi è rimasto dopo averlo accompagnato nel suo breve tragitto. Sono passati circa 10 anni ormai. Nella completezza della vicenda, nella tragedia in cui è stata avvolta la sua vita, ha saputo gridare in silenzio il suo bisogno d’amare e di vivere, bisogno che deve accomunare tutti e soprattutto è riuscito finalmente a dare e ad avere amore. [/FONT]
[FONT=&quot]Quando penso a lui, ai suoi genitori (adottivi e biologici), mi sento fortunata e vedo la vita da un'altra prospettiva. Forse avrò più motivi per farmi girare i coglioni che per essere felice, ma almeno in parte è perché io la voglio vedere così. Da allora più che mai cerco (spesso fallendo) di conservare la rabbia, la tristezza, o quanto di negativo possa provare, solo per le cose realmente importanti. [/FONT]
[FONT=&quot]La mia attuale situazione lavorativa non è il massimo, ma me ne fotto. I soldi sono sempre contati, ma mi bastano per vivere, e me ne fotto. Mi rendo conto di essere spesso stata esageratamente insofferente e d'essermi fatta il fegato marcio per delle cose che, alla fine della fiera, contano molto poco o, peggio, di dare importanza a ciò che non se lo meritava, perdendomi il gusto di ciò che in realtà merita, fosse anche "solo" il sorriso di, o per, un amico.[/FONT]
Detto ciò non voglio certo sminuire nulla. Anzi.
[FONT=&quot]Ci sono merdate a cui non si può far buon viso. Ma forse affrontarle pensando "però sono viva", aiuta. Non intendo un sopravvivere, ma un vivere; con i piccoli gesti, le piccole cose, e anche con quella quotidianità spesso biasimata e disprezzata ma che, in fondo, penso che meriti.
Passerà questo momento Asu, sono sicura e ti auguro di cuore che passi quanto prima e che tu possa ritrovare la serenità che incontestabimente meriti.

[/FONT]
 
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Old Asudem

Guest
grazie a tutti.
Sono sempre indecisa se postare o no le mie emozioni, i miei stati d'animo che a volte mi lasciano così a terra e così fragile.
Ma ogni volta che lo faccio voi vi mette a cerchio come in un giocoso girotondo, un abbraccio virtuale e sincero e mi date la pacca sulle spalle, il sorriso di cui ho bisogno, la parola che mi aiuta e l'affetto di vecchi amici che m'impedisce di lasciarmi troppo andare alle intemperie.
Mi piace immaginarvi come un grosso ombrello che si apre durante un temporale.
Grazie

 

Lettrice

Utente di lunga data
Il Lato Oscuro non devi ascoltare.

Dalla Forza devi farti guidare.
 
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