Chiara Matraini
Senora de la Vanguardia
...starvi dietro!!!
Citare tutti sarebbe titanico, quindi provo a rispondere a braccio.
Non ho mai detto che ci sono capitata per caso dove lavora l'altro. Ci sono andata di proposito perché nel mese e mezzo che è passato dalla proposta del bungalow a quella mattina che sono andata a cercarlo, nella mia testa è successo un casino!
Per quanto riguarda il nostro rapporto durante l'anno scolastico, cerco di mettere un po' d'ordine: abbiamo iniziato con il salutarci da lontano e guardarci; con la scusa dell'accendino (io avevo la sigaretta in bocca e cercavo l'accendino nella borsa, lui si è avvicinato per farmi accendere), abbiamo iniziato a parlare e ci siamo presentati; lentamente, diciamo fino alle vacanze di Natale, abbiamo anticipato sempre di più l'orario di arrivo al parcheggio dietro la scuola, lo abbiamo fatto entrambi, in realtà, sembrava una sorta di gara per vedere chi arrivava prima, ma di solito lui era lì quando io arrivavo, parcheggiato in modo da avere piena visuale del parcheggio (ma questo l'ho notato poi); al rientro dalle vacanze, il primo giorno, ci siamo ritrovati tutti e due mezz'ora prima della campanella e da quel momento fino a che io non gli ho detto che volevo rallentare, abbiamo parlato e discusso e litigato e riso; ma non ci siamo mai sfiorati (a parte l'episodio della bicicletta), ci siamo sempre incontrati alla luce del sole, davanti a tutti. Sicuramente, ci siamo guardati e abbiamo sorriso e ci siamo presi in giro e tutte quelle cose che di solito si fanno quando si flirta (lo so perché, come ho già detto, mi è capitato che altri hanno flirtato con me); abbiamo parlato delle nostre vite, dei nostri problemi, dei dubbi sull'educazione dei figli, di politica (periodo elettorale).
Poi, sono successe due cose: un giorno mi ha detto che rischiava di dire il mio nome mentre faceva sesso con la moglie, la mia reazione è stata "non ti azzardare!"; giorni dopo, era di cattivo umore, mi ha detto che se non era per quella mezzora che passava con me, la sua vita faceva schifo (naturalmente non l'ho preso proprio alla lettera, era un modo di dirmi che mi incontrava volentieri, credo).
Come dicevo, io sono un po' lenta a elaborare, soprattutto cose che non consoco bene e, per farla breve, ho capito che quest'uomo mi piaceva e non solo a livello intellettuale, non come mi è sempre successo con gli amici che ho, e ho deciso che dovevo mettere le carte in tavola e staccarmi. Quindi, decido di dirgli le cose come stanno.
Quando arrivo al parcheggio, lui capisce subito che sono tesa e si offre di farmi da sacco e picchiarlo per sfogarmi (una cosa che era venuta fuori altre volte), invitandomi ad "appartarmi" così da non farmi vedere che lo picchio. L'ho guardato storto e sono rimasta ben ferma davanti alla macchina. Gli ho detto che ero attratta da lui ma che non volevo succedesse nulla e che non sarei più andata mezz'ora prima, perché lui mi turbava e non sapevo come fare. Lui era d'accordo, a parole, che tra noi non doveva succedere niente, ma si dichiarava felice che io ero attratta da lui perché anche lui era attratto da me (ora mi viene in mente che pochi giorni prima mi aveva chiesto se gli volevo un po' di bene e io gli ho risposto che non doveva esagerare, che al massimo mi stava simpatico).
Poteva finire lì, invece lui ha continuato ad aspettarmi al parcheggio per poter fare comunque la strada insieme fino al cancello. Parcheggiato in mezzo, stava seduto in macchina e io, qualsiasi strada prendevo, lo vedevo per forza e quindi non potevo non salutarlo (per educazione, per salvare la faccia davanti alle persone che fino a pochi giorni prima ci avevano visti chiacchierare tranquilli) e allora lui scendeva e facevamo la strada insieme. E quei minuti erano belli e tremendi allo stesso tempo: una volta mi ha chiamata il mio ex collega e lui mi ha detto che era geloso perché conoscevo altri uomini; altre volte, battute su noi due a letto insieme, a fare la doccia insieme, il bagno al mare insieme, ecc.; io gli dicevo: basta, siamo amici, niente più battute di sesso, parliamo di politica; lui: non credo nell'amicizia tra uomo e donna...
Il resto è il bungalow, progetto concreto, diceva qualcuno, forse lo era... forse no...
Non so dire se è un rimorchiatore seriale che si è poi reso conto di aver trovato l'inespertona di quarant'anni (e passa) e si è divertito alle mie spalle; non so dire se scherzava e non credeva che alla fine io lo prendessi sul serio, nel senso che si appoggiava alla mia "apparente" risolutezza a non tradire mio marito; non so dire se era serio e poi si è ricreduto perché è passato troppo tempo tra la proposta e il mio agire... qualsiasi fosse il punto, io credo che lui non doveva venire a cercami due mesi dopo quell'incontro che a me era stato comunque risolutivo (e umiliante).
Farfalla dice che ora è facile essere razionali e determinati perché non ce l'ho davanti e non so come reagirò. Questo lo so bene ed è per questo che ne ho voluto parlare con la persona che meglio mi conosce al mondo e della quale mi fido più di ogni altro al mondo: il mio compagno di sempre.
Ed è per questo che mi sono imbattuta anche in questo forum...
è proprio quella cosa lì
hai fatto bene a parlarne con tuo marito