Suo figlio non mi accetta

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Cippi

Utente di lunga data
Cippi mi dispiace ,non ho consigli ti riporto solo due esperienze di miei conoscenti .
La prima mio coetaneo dopo che la moglie se ne è andato ,ha avuto storie l'ultima con una donna vedova ,la figlia non vuole che la madre conviva con questo , ma comunque non mi senta che gli vieti di frequentarsi.
La seconda , una donna con figlia di sedici anni ,lasciata anni fa dal marito dopo 26 anni di matrimonio per un altra , frequentò un vedovo con figli maggiorenni i quali non vollero che si fossero messi insieme ma anche andare ha convivere , cosa che anche sua figlia era contraria ma non ne sono sicuro.
Sono passati passa 15 anni loro si seguitano a vedere ma niente convivenza , figli accettano questo stato di cose.
Quindi Cippi ti devi armare di pazienza ,nei casi che ti ho scritto il sentimento nuovo è risultato forte e lo dimostra il tempo della loro relazione , Quindi auguri ,spero che tu non aspetterai tutti questi anni perché se no il tuo nuovo compagno invecchia , ma uno più giovane no🤔👍
Grazie Ologramma purtroppo è dura anche se io conosco anche tante altre famiglie allagate che vivono serenamente e i figli accettano tranquillamente.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Ciao a tutti/e sono nuova del forum, non so ancora bene come si usa, spero di aver azzeccato la sezione giusta.
Ora vi racconto il mio problema.
Entrambi con figli, separati da pochi anni, stiamo insieme da un annetto e qualcosa. I miei figli lo accettano, o meglio, non hanno questo grandissimo attaccamento pero’ ci vanno d’accordo. Suo figlio invece, in età adolescenziale, non mi accetta. Il mio compagno ha più di una volta provato a parlargli e lui dice che gli sto antipatica e che me la tiro. In realtà non ci ho mai praticamente parlato, quindi diciamo che lo dice sulla base di una sua sensazione, ma che parlandone con suo padre e’ venuto fuori che avrebbe pensato così di chiunque altra al mio posto. Io per lui sono l’antagonista. Non ha preso molto bene la separazione dei genitori ma è anche vero che da un lato gliele hanno sempre date tutte vinte. In casa praticamente comandava lui e anche tutt’ora decide lui quando dormire da sua mamma e quando da suo papà. Difatti lui quando c’è il figlio non mi abbraccia né nulla perché altrimenti si arrabbia. Dice che ci vorrà tempo prima che si abitui. Il mio compagno cerca di fare in modo di conciliare entrambe le cose senza che nessuno ci resti male. Ogni tanto iniziamo a parlare anche di una convivenza, essendo io in affitto e lui ha casa sua l’idea era quella di trasferirmi io da lui, ma suo figlio gli a già detto che non vuole che mi porta in casa ( che poi quando lui e’ da sua mamma e i miei da suo padre stiamo lì ). Insomma la convivenza la vedo abbastanza difficile ora come ora purtroppo perché lui non mi accetta. A me piacerebbe tanto andarci d’accordo ma capisco che non debba essere facile. Spero comunque che riesca ad accettare che suo padre si stia rifacendo una vita e che sia felice. Qualcuno ha vissuto qualche storia simile da poter raccontare? Baci.
benvenuta...la mamma ha un nuovo compagno?
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma certo che bisogna farloLo, io dico solo che è giusto lasciare a loro i loro tempi. Non capisco l’urgenza e non capisco il bisogno di imporre una cosa che al momento non sono in grado di accettare. Penso che in età adulta si possa vivere una storia senza dover per forza coinvolgere persone che non vogliono in questo momento essere coinvolte.i tempi e i modi si trovano per frequentarsi
Il problema non è il figlio, che, comunque, non è piccolo e, quindi, ha già dinamiche consolidate.
Non mi sembra che ci sia consapevolezza da parte dei genitori del fatto che il ragazzo è problematico.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Il problema non è il figlio, che, comunque, non è piccolo e, quindi, ha già dinamiche consolidate.
Non mi sembra che ci sia consapevolezza da parte dei genitori del fatto che il ragazzo è problematico.
prima di dire che il ragazzo è problematico dovremmo capire la mamma come sta gestendo la separazione...tante volte i figli vengono "usati" per mettere i bastoni tra le ruote, spero che non sia questo il caso.
 

spleen

utente ?
Ma solo e triste perché? Questi parla di una relazione di un anno e mezzo, già stabilire che in solo un anno e mezzo quello è l’uomo con cui pensi di dividere il tuo futuro al punto di coinvolgere i tuoi figli a me sembra eccessivo. Ma questa sono io ci mancherebbe. Dopodiché che una persona adulta che riesce a vivere una relazione nei tempi in cui non hai figli sia sola e triste mi sembra eccessivo. Tu staresti con una donna che si lamenta dell’atteggiamento dei tuoi figli? Invece che starsene da parte quando ci sono loro e viversi te quando avete del tempo solo per voi due? Visto che non è una relazione decennale direi che un po’ di pazienza ancora si può portare senza lamentarsi .
Ps sto dettando quindi scrivo peggio del solito
Si si vedo. 😁
Non sto parlando di solitudine nel caso specifico, intendo in prospettiva. Per me è logico che una persona che si separa prima o dopo trovi compagnia, lo pensavo da figlio, lo penso da genitore.
Io starei innanzi tutto con una donna che vada bene a me. Poi è evidente che spererei che andasse d'accordo con i miei figli, sono però sicuro che loro non interferirebbero, simpatia o meno, perchè a parte il fatto che sono ormai adulti, vaccinati, li ritengo persone respondabili, capirebbero quello che desidero io, innanzi tutto, visto che la loro vita se la stanno già facendo senza che io abbia mai interferito.
Non ho interferito nemmeno, pensa te, quando mia figlia si è messa inizialmente con uno che a me sembrava un cretino (come poi si è dimostrato alla luce dei fatti).
Nella prospettiva comunque dell'accettazione, ci sono milioni di coppie nelle quali i figli convivono o accettano i nuovi compagni dei genitori, senza entusiamo magari, ma anche senza particolare frustrazione.
Da indagare sicuramente, nel caso specifico di questo 3d, sarebbe il motivo del disagio. Presumo capire questo sia la discriminante per comprendere cosa fare.
Se fosse un ostacolo psicologico si può superare. Se fosse solo una bizza dell' adolescente di turno non si supererà mai, e non va bene per me.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Spero di no 5 anni sarebbero troppi ma non vorrei nemmeno darla vinta a lui mollando suo padre. Non è giusto.
Trovo aberrante che una 35enne madre di 2 figli si metta in competizione diretta con un ragazzino adolescente, mi ricorda questo:

1721114769894.png

Detto ciò, occhio perchè se lo metti alle strette scommetto 100 euro che se deve scegliere fra te e suo figlio, tu perdi.
 

Nicky

Utente di lunga data
prima di dire che il ragazzo è problematico dovremmo capire la mamma come sta gestendo la separazione...tante volte i figli vengono "usati" per mettere i bastoni tra le ruote, spero che non sia questo il caso.
Si, problematico non certo di natura, ma per esperienze e educazione.
E' una situazione difficile, come ho detto me ne starei fuori, però capisco che se due persone vogliono creare una famiglia, un futuro condiviso, eludere il problema non sia facile.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il problema non è il figlio, che, comunque, non è piccolo e, quindi, ha già dinamiche consolidate.
Non mi sembra che ci sia consapevolezza da parte dei genitori del fatto che il ragazzo è problematico.
Addirittura problematico perché non trova simpatica la nuova compagna? Invece un tantino egoista lei che non è disposta ad aspettare no?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Si si vedo. 😁
Non sto parlando di solitudine nel caso specifico, intendo in prospettiva. Per me è logico che una persona che si separa prima o dopo trovi compagnia, lo pensavo da figlio, lo penso da genitore.
Io starei innanzi tutto con una donna che vada bene a me. Poi è evidente che spererei che andasse d'accordo con i miei figli, sono però sicuro che loro non interferirebbero, simpatia o meno, perchè a parte il fatto che sono ormai adulti, vaccinati, li ritengo persone respondabili, capirebbero quello che desidero io, innanzi tutto, visto che la loro vita se la stanno già facendo senza che io abbia mai interferito.
Non ho interferito nemmeno, pensa te, quando mia figlia si è messa inizialmente con uno che a me sembrava un cretino (come poi si è dimostrato alla luce dei fatti).
Nella prospettiva comunque dell'accettazione, ci sono milioni di coppie nelle quali i figli convivono o accettano i nuovi compagni dei genitori, senza entusiamo magari, ma anche senza particolare frustrazione.
Da indagare sicuramente, nel caso specifico di questo 3d, sarebbe il motivo del disagio. Presumo capire questo sia la discriminante per comprendere cosa fare.
Se fosse un ostacolo psicologico si può superare. Se fosse solo una bizza dell' adolescente di turno non si supererà mai, e non va bene per me.
Ripeto che non stiamo parlando di una relazione decennale. Un anno e mezzo è niente . Si può portare pazienza e la si può vivere in un modo diverso. Non si muore. Si hanno un week su due giorni di vacanza ecc in cui si può stare insieme senza figli
 

spleen

utente ?
Ripeto che non stiamo parlando di una relazione decennale. Un anno e mezzo è niente . Si può portare pazienza e la si può vivere in un modo diverso. Non si muore. Si hanno un week su due giorni di vacanza ecc in cui si può stare insieme senza figli
Si questo lo capisco e lo quoto. Dare tempo è sempre cosa buona.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Intanto bisogna capire se sono capricci o è un disagio per qualunque motivo. Io non ho una storia da donna separata quindi non riesco a capire a cosa ti riferisci. Da Mamma i miei figli arriveranno sempre prima di un nuovo compagno.che non vuol dire ripeto giustificare un capriccio vuol dire rispettare i loro tempi e capire cosa li mette a disagio. Sicuramente se dall’altra parte non c’è la comprensione Dei tempi dei miei figli e se rimane infastidito come l’utente che sta scrivendo, valuterei seriamente la relazione
Aggiungo che quello che ritengo giusto non è quello che fa comodo a me ma è quello che fa sta sereni tutti. Alla fine gli adulti siamo noi
Secondo me non è questione di prima o dopo, sono su 2 piani diversi, a meno che uno non si metta in competizione costringendo l'altro a fare una scelta ogni volta. Faccio un esempio: io ho un figlio di 10 anni, la mia compagna una di 15. Se una sera abbiamo in programma di uscire, ma la figlia le chiede all'ultimo di portarla ad una festa e rimandiamo, io non mi sognerei mai neanche lontanamente di pensare che mi ha messo dopo sua figlia, e come ho scritto altre volte, se mi accorgessi che mette me prima di sua figlia, sarei io a farle un discorsino....
 

iosolo

Utente di lunga data
Addirittura problematico perché non trova simpatica la nuova compagna? Invece un tantino egoista lei che non è disposta ad aspettare no?
Io condivido la tua posizione.
Il ragazzo è un ragazzo. Probabilmente la vede un estranea che è entrata nella sua famiglia e nel suo mondo, in cui deve avere un "intimità" da famiglia che in questo momento non gli appartiene e pertanto la rifiuta, la situazione, mica lei, solo che essendo un ragazzo che non riesce a gestire le sue emozioni tende a spostare questo fastidio in un antipatia per lei, che secondo me non ha fatto molto per lasciare spazi e tempi, a padre e figlio.
Non riesco a capire tutta questa fretta ma anche la mancata preoccupazione per i propri figli in caso di convivenza con un uomo che si conosce relativamente poco.
 

Nicky

Utente di lunga data
Addirittura problematico perché non trova simpatica la nuova compagna? Invece un tantino egoista lei che non è disposta ad aspettare no?
Certo, perché non la conosce e rifiuta di conoscerla. E' un rifiuto aprioristico, che rivela un ragazzo in forte difficoltà.
Purtroppo i genitori non vogliono mai vedere le difficoltà dei propri figli.
 

spleen

utente ?
Certo, perché non la conosce e rifiuta di conoscerla. E' un rifiuto aprioristico, che rivela un ragazzo in forte difficoltà.
Purtroppo i genitori non vogliono mai vedere le difficoltà dei propri figli.
E' il rifiuto aprioristico, il cuore della faccenda. Non penso sia una cosa che richieda solo tempo e tatto, comunque doverosi.
 

iosolo

Utente di lunga data
Certo, perché non la conosce e rifiuta di conoscerla. E' un rifiuto aprioristico, che rivela un ragazzo in forte difficoltà.
Purtroppo i genitori non vogliono mai vedere le difficoltà dei propri figli.
Non accetta la situazione, credo che sia eccessivo dire che è in forte difficoltà.
Anche perchè dire che il ragazzo è in forte difficoltà, implica una condizione a-normale, quando questa a me sembra una normalissima situazione.
 

Cippi

Utente di lunga data
Quoto totalmente.
Capisco che ci possano essere degli ostacoli, delle incomprensioni e che sia necessario usare pazienza e tatto ma poi alla fine la vita non è la loro e devono rendersene conto.
Se sono piccoli la pazienza ed il tatto dovrebbero essere portati al massimo, se sono adolescenti e perciò più in grado di capire è doveroso e necessario che secondo me comprendano e si comportino di conseguenza.
Altrimenti poi si arriva a casi limite, come di una coppia che conosco dove il padre, ultra cinquantenne, divorziato, deve rendere conto alla figlia, quasi trentenne, e nascondere la sua relazione con una signora.
Ecco così è davvero brutto. Spero non mi succeda.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non accetta la situazione, credo che sia eccessivo dire che è in forte difficoltà.
Anche perchè dire che il ragazzo è in forte difficoltà, implica una condizione a-normale, quando questa a me sembra una normalissima situazione.
Se ti sembra normale, probabilmente hai una visione molto diversa della mia dei confini che devono esserci tra genitori e figli.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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