Si si vedo.

Non sto parlando di solitudine nel caso specifico, intendo in prospettiva. Per me è logico che una persona che si separa prima o dopo trovi compagnia, lo pensavo da figlio, lo penso da genitore.
Io starei innanzi tutto con una donna che vada bene a me. Poi è evidente che spererei che andasse d'accordo con i miei figli, sono però sicuro che loro non interferirebbero, simpatia o meno, perchè a parte il fatto che sono ormai adulti, vaccinati, li ritengo persone respondabili, capirebbero quello che desidero io, innanzi tutto, visto che la loro vita se la stanno già facendo senza che io abbia mai interferito.
Non ho interferito nemmeno, pensa te, quando mia figlia si è messa inizialmente con uno che a me sembrava un cretino (come poi si è dimostrato alla luce dei fatti).
Nella prospettiva comunque dell'accettazione, ci sono milioni di coppie nelle quali i figli convivono o accettano i nuovi compagni dei genitori, senza entusiamo magari, ma anche senza particolare frustrazione.
Da indagare sicuramente, nel caso specifico di questo 3d, sarebbe il motivo del disagio. Presumo capire questo sia la discriminante per comprendere cosa fare.
Se fosse un ostacolo psicologico si può superare. Se fosse solo una bizza dell' adolescente di turno non si supererà mai, e non va bene per me.