Suo figlio non mi accetta

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spleen

utente ?
Ma perché se tieni separata compagna e figli non fai il genitore?
Concordo che alcune cose vadano imposte ai figli. Sono convinta che questa si possa evitare. È un trauma cosi grosso per un adulto vivere una relazione senza coinvolgere dopo solo un anno e mezzo i figli? Ti manca l’aria se ti vedi un week si e uno no e nell’altro ti godi i tuoi figli?
Allora discutiamo sul modo, e sono d'accordo.
Non sul concetto che un genitore non possa più avere una relazione perchè al figlio non piece.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perciò devono rinunciare a fare i genitori, amichettandosi i figli in ogni modo? (Non se ne vedono già troppi di figli spupazzati dai genitori separati per il consenso aprioristico?)
Guarda che non sto dicendo che le imposizioni vanno fatte e basta, sto cercando di discutere sul modo.
Io sto considerando la situazione di Cippi, così come lei l’ha delineata, con una totale mancanza di comprensione delle problematiche del figlio del partner. Questo potrebbe fare degradare anche la relazione con il partner.
Anche il partner sembra incapace di comprendere appieno la situazione.
Le cose si possono vivere con leggerezza, non con superficialità.
Non sono adulti in grado di imporre alcunché.
 

spleen

utente ?
Perché, un fallimento matrimoniale rende meno autorevoli? Non insegna ai figli che il fallimento è una possibilità e non un destino che pregiudica un'intera vita?
E' sbagliato insegnare ai figli la fiducia nelle relazioni, l'apertura e l'accoglienza verso altri esseri umani? La famiglia deve essere per forza un luogo chiuso, che non può essere arricchito dall'esterno, con l'ingresso di nuovi membri che, forse, hanno qualcosa da darci?
Verissimo. 😁
Il problema saranno i modi, il concetto fila.
 

spleen

utente ?
Io sto considerando la situazione di Cippi, così come lei l’ha delineata, con una totale mancanza di comprensione delle problematiche del figlio del partner. Questo potrebbe fare degradare anche la relazione con il partner.
Anche il partner sembra incapace di comprendere appieno la situazione.
Le cose si possono vivere con leggerezza, non con superficialità.
Non sono adulti in grado di imporre alcunché.
Tranchant! 😁
 

iosolo

Utente di lunga data
Perciò devono rinunciare a fare i genitori, amichettandosi i figli in ogni modo? (Non se ne vedono già troppi di figli spupazzati dai genitori separati per il consenso aprioristico?)
Guarda che non sto dicendo che le imposizioni vanno fatte e basta, sto cercando di discutere sul modo.
Credo dipenda anche da come vengono fatte le cose, i genitori devono anche comprendere, quale siano le soluzioni ottimali per i propri figli e come gestirle al meglio, ma se qualcuno deve fare un passo indietro, nel caso sia necessario, è l'adulto non il ragazzo, che non ha ancora tutti gli strumenti per poter gestire un disagio o una difficoltà.
Prendere i ragazzi e decidere di fare una nuova famiglia "allargata" è un momento delicato che richiede secondo me la massima attenzione degli adulti e anche molta maturità.
Non significa cedere, non significa accontentare, ma riuscire, con quella esperienza e maturità a fare in modo che sia il meno traumatica possibile. Qui mi sembra che invece la parola imporre, viziato e capriccioso, abbiamo invece evidenziato una incapacità di capire le necessità e i bisogni di un ragazzo.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ciao a tutti/e sono nuova del forum, non so ancora bene come si usa, spero di aver azzeccato la sezione giusta.
Ora vi racconto il mio problema.
Entrambi con figli, separati da pochi anni, stiamo insieme da un annetto e qualcosa. I miei figli lo accettano, o meglio, non hanno questo grandissimo attaccamento pero’ ci vanno d’accordo. Suo figlio invece, in età adolescenziale, non mi accetta. Il mio compagno ha più di una volta provato a parlargli e lui dice che gli sto antipatica e che me la tiro. In realtà non ci ho mai praticamente parlato, quindi diciamo che lo dice sulla base di una sua sensazione, ma che parlandone con suo padre e’ venuto fuori che avrebbe pensato così di chiunque altra al mio posto. Io per lui sono l’antagonista. Non ha preso molto bene la separazione dei genitori ma è anche vero che da un lato gliele hanno sempre date tutte vinte. In casa praticamente comandava lui e anche tutt’ora decide lui quando dormire da sua mamma e quando da suo papà. Difatti lui quando c’è il figlio non mi abbraccia né nulla perché altrimenti si arrabbia. Dice che ci vorrà tempo prima che si abitui. Il mio compagno cerca di fare in modo di conciliare entrambe le cose senza che nessuno ci resti male. Ogni tanto iniziamo a parlare anche di una convivenza, essendo io in affitto e lui ha casa sua l’idea era quella di trasferirmi io da lui, ma suo figlio gli a già detto che non vuole che mi porta in casa ( che poi quando lui e’ da sua mamma e i miei da suo padre stiamo lì ). Insomma la convivenza la vedo abbastanza difficile ora come ora purtroppo perché lui non mi accetta. A me piacerebbe tanto andarci d’accordo ma capisco che non debba essere facile. Spero comunque che riesca ad accettare che suo padre si stia rifacendo una vita e che sia felice. Qualcuno ha vissuto qualche storia simile da poter raccontare? Baci.
Domanda carogna, come state messi a soldi? Disparità tra lui e te?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ciao, benvenuta
I figli in queste situazioni devono capire (qui ho sempre sentito dire cosi) , mi pare che questo figliolo qui rompa un pò il cazzo , mi sbaglio?

Perfino lui non ti abbraccia in sua presenza? Ma scherziamo?.. ci vorrà tempo??
Secondo me è una questione di soldi.
 

iosolo

Utente di lunga data
Perché, un fallimento matrimoniale rende meno autorevoli? Non insegna ai figli che il fallimento è una possibilità e non un destino che pregiudica un'intera vita?
E' sbagliato insegnare ai figli la fiducia nelle relazioni, l'apertura e l'accoglienza verso altri esseri umani? La famiglia deve essere per forza un luogo chiuso, che non può essere arricchito dall'esterno, con l'ingresso di nuovi membri che, forse, hanno qualcosa da darci?
Stai ragionando da adulta e non da ragazzo.
Posso essere d'accordo con te sui principi ma è un insegnamento che va al di là della volontà dell'adulto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché, un fallimento matrimoniale rende meno autorevoli? Non insegna ai figli che il fallimento è una possibilità e non un destino che pregiudica un'intera vita?
E' sbagliato insegnare ai figli la fiducia nelle relazioni, l'apertura e l'accoglienza verso altri esseri umani? La famiglia deve essere per forza un luogo chiuso, che non può essere arricchito dall'esterno, con l'ingresso di nuovi membri che, forse, hanno qualcosa da darci?
Sì.
Il fallimento matrimoniale rende meno autorevoli.
Altroché.
Anche se, come tutte le cose, anche quelle più terribili, come un disastro naturale o una malattia o una guerra, insegnano qualcosa.
Ma sarebbe meglio vivere senza disastri, di nessun genere.
Sei la Marcuzzi o Inzaghi in uno dei migliori travestimenti?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Verissimo.
Ma se penso che a me le mutande servano, non mi faccio imporre da mio figlio di non portarle, specialmente se adolescente ed in grado di capire.

Trovo che spesso l'arrendevolezza dei genitori, dovuta al senso di colpa per non avere più una famiglia unita o in altri casi, proprio a debolezza caratteriale del genitore in sè, sia deleteria.
Non è educativo imporre cose irragionevoli ai figli ma non è educativo nemmeno farsi imporre cose irragionevoli dai figli.
Ci vuole equilibrio.
Questo discorso mi sta bene se un figlio di 25/30 si oppone, ma anche li ascolterei le motivazioni.
Un adolescente ha svariati squilibri e sinceramente che la nuova compagna lo reputi viziato lo prenderei con le pinze, ma tanto eehh.
Si può stare benissimo insieme senza imporre convivenze forzate.
E soprattutto perché imporre ad un ragazzo du passare il tempo che spetta a lui per legge, con la presenza di un estraneo?
 

Nicky

Utente di lunga data
Verissimo. 😁
Il problema saranno i modi, il concetto fila.
Sai, io penso che le difficoltà nascano sempre dai genitori.
Vedo che le persone che scrivono, ad esempio, hanno molta paura per i figli, paura all'idea che ai propri figli venga "imposta" la presenza di una persona. E' comprensibile, ma, chiaramente, se c'è un forte timore, anche i figli non saranno sereni.
Se però, come genitore, ti senti sereno, sai di avere fatto delle buone scelte, sebbene ci sia stata una separazione, saprai accompagnare anche tuo figlio in un percorso di accettazione e di apertura fiduciosa verso gli altri.
Ovviamente, però, è una cosa personale.
Se ami un uomo, poi, lo accetti così come è, con i suoi dubbi e la sua incapacità di gestire il disagio del figlio.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Sai, io penso che le difficoltà nascano sempre dai genitori.
Vedo che le persone che scrivono, ad esempio, hanno molta paura per i figli, paura all'idea che ai propri figli venga "imposta" la presenza di una persona. E' comprensibile, ma, chiaramente, se c'è un forte timore, anche i figli non saranno sereni.
Se però, come genitore, ti senti sereno, sai di avere fatto delle buone scelte, sebbene ci sia stata una separazione, saprai accompagnare anche tuo figlio in un percorso di accettazione e di apertura fiduciosa verso gli altri.
Ovviamente, però, è una cosa personale.
Se ami un uomo, poi, lo accetti così come è, con i suoi dubbi e la sua incapacità di gestire il disagio del figlio.
Tu hai un atteggiamento di accettazione degli altri inquietante.
 

Nicky

Utente di lunga data
Sì.
Il fallimento matrimoniale rende meno autorevoli.
Altroché.
Anche se, come tutte le cose, anche quelle più terribili, come un disastro naturale o una malattia o una guerra, insegnano qualcosa.
Ma sarebbe meglio vivere senza disastri, di nessun genere.
Sei la Marcuzzi o Inzaghi in uno dei migliori travestimenti?
Non considero genitori peggiori o meno autorevoli i genitori separati e fortunatamente tante persone lo condividono, anche tanti figli.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
ci sono sicuramente delle situazioni dove la separazione resta comunque la scelta migliore, quello che contesto e faccio fatica a capire è il non capire che per un figlio il vedere rimpiazzare un genitore è una cosa tremenda.
Credo semplicemente che ci voglia del tempo.
Ho visto genitori (madri) separati presentare il nuovo rimpiazzo ancora fresco di 'fidanzamento'.
Lo stesso fidanzamento che poi è andato gambe all'aria dopo sei mesi e che ha sicuramente mandato i figli in ulteriore confusione.
Noi uomini da questo punto di vista siamo sicuramente più avvantaggiati, nel senso che, abbandonando la casa coniugale, possiamo tranquillamente gestire figli e nuove compagne senza necessariamente sovrapporli.
Per la madre, che generalmente gode del fatto di essere genitore collocatario (perché è un vantaggio da parecchi punti di vista), è sicuramente più difficile gestire arrivi e partenze.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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