Suo figlio non mi accetta

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Pincopallino

Utente di lunga data
Neanche tanto, più che altro hanno sofferto perché lei era un po' crollata con la fine del matrimonio. Ogni storia alla fine è a sé, non ci sono purtroppo soluzioni standard.
In ogni caso, i cambiamenti sono difficili. Il primo che deve accettarli è il genitore, se il padre non è pronto o si sente ancora in colpa perché ha lasciato la famiglia, non sarà in grado di rapportarsi con il figlio.
È un percorso loro, chi è "esterno" può solo stare a guardare.
l’ultima frase immagino riguardi te, giusto? Oppure eri dentro anche tu?
 

spleen

utente ?
100 euro a botta più 1 euro circa di pastiglietta e te la cavi con più dignità, se il problema a 80 anni è la scopata.
Evidentemente se ritieni una cosa altamente stimabile sposarti una sconosciuta all'alba della dipartita per quattro simulazioni di scopate senescenti dall'infimo valore, ti meriti ampiamente figli che si sono dimenticati di te.
Evidentemente non sei mai stato una gran persona.
Se l'ha sposata evidentemente ci sarà stata una ragione, è indicativo assai il tuo giudizio su una persona che non conosci se non dalla mia descrizione solo per ribadire che i figli devono essere amati ad ogni costo. O è per la faccenda dell'eredità mancata che personalizzi la faccenda e tri prude?
Ti rivelo un segreto, i figli, da adulti checchè se ne dica sanno essere anche cattivi spietati e persino avidi.
A volte più anche di una ucraina.
 

Lostris

Utente Ludica
Ho visto tanti genitori seguire la propria presunta felicità.
I danni restano anche nei figli adulti.
I danni ci sono anche con genitori cronicamente infelici.

Io dico solo che i figli vengono prima di tutto, ma non sono tutto ed è bene esserne coscienti... e che le scelte si dovrebbero fare in modo sensato sempre.

Tanto con i figli come la fai, la sbagli.
Si ragiona su quello che sembra il mal minore.
 

danny

Utente di lunga data
Se l'ha sposata evidentemente ci sarà stata una ragione, è indicativo assai il tuo giudizio su una persona che non conosci se non dalla mia descrizione solo per ribadire che i figli devono essere amati ad ogni costo. O è per la faccenda dell'eredità mancata che personalizzi la faccenda e tri prude?
Ti rivelo un segreto, i figli, da adulti checchè se ne dica sanno essere anche cattivi spietati e persino avidi.
A volte più anche di una ucraina.
Per carità.
Non è mai un segreto. Hanno parte del nostro DNA.
Chissenefrega dell'eredità mancata.
Io ho vissuto tutta la mia gioventù con mia nonna, mica con loro.
Mica è un problema di soldi.
Per cui, certe sensazioni le ho già vissute.
 

Brunetta

Utente di lunga data
I danni ci sono anche con genitori cronicamente infelici.

Io dico solo che i figli vengono prima di tutto, ma non sono tutto ed è bene esserne coscienti... e che le scelte si dovrebbero fare in modo sensato sempre.

Tanto con i figli come la fai, la sbagli.
Si ragiona su quello che sembra il mal minore.
No, il benaltrismo no.
Ho parlato anche di immigrazione drammatica. C’è sempre il peggio.
Personalmente ho aperto thread sul tema “separarsi per i figli “, per contrastare chi resta con partner freddi, svalutanti o addirittura abusanti, per un ipotetico bene dei figli .
Allora ho sostenuto (e lo sostengo) che il bene dei figli non sta in un isolamento dalla vita sentimentale dei genitori, ma nell’agire sapendo il più possibile cosa si sta facendo e cosa verrà compreso.
Il dialogo è fondamentale, ma non come imposizione o come manipolazione, altrimenti non è dialogo, ma una forma diversa di imposizione.
I ragazzi fino a una certa età agiscono il disagio, senza comprendere da dove deriva e senza saperlo verbalizzare.
Almeno la metà delle attività della scuola sono finalizzate a trovare “le parole per dirlo.”
Sono gli adulti che devono guidare a trovare le parole e a comprendere il disagio.
 

spleen

utente ?
No, il benaltrismo no.
Ho parlato anche di immigrazione drammatica. C’è sempre il peggio.
Personalmente ho aperto thread sul tema “separarsi per i figli “, per contrastare chi resta con partner freddi, svalutanti o addirittura abusanti, per un ipotetico bene dei figli .
Allora ho sostenuto (e lo sostengo) che il bene dei figli non sta in un isolamento dalla vita sentimentale dei genitori, ma nell’agire sapendo il più possibile cosa si sta facendo e cosa verrà compreso.
Il dialogo è fondamentale, ma non come imposizione o come manipolazione, altrimenti non è dialogo, ma una forma diversa di imposizione.
I ragazzi fino a una certa età agiscono il disagio, senza comprendere da dove deriva e senza saperlo verbalizzare.
Almeno la metà delle attività della scuola sono finalizzate a trovare “le parole per dirlo.”
Sono gli adulti che devono guidare a trovare le parole e a comprendere il disagio.
In questa faccenda parliamo molto di noi in definitiva, di come siamo come genitori o di come vorremmo essere noi ed i nostri figli.
Ho pensato che ciascuno si sia immedesimato, personalmente l'ho fatto.
I miei figli credo non avrebbero avuto molto da ridire, da piccoli. Figuriamoci ovviamente adesso da adulti.
 

Nicky

Utente di lunga data
Questo è l'assioma fondamentale!

A noi è stato bonariamente (ma non troppo) "rinfacciato" di essere una coppia troppo armoniosa, unita e di lunga durata, perché rappresenteremmo un modello troppo difficile da riprodurre e, pertanto, ansiogeno e che crea stress. :eek:
Che bello però!
 

Lostris

Utente Ludica
No, il benaltrismo no.
Ho parlato anche di immigrazione drammatica. C’è sempre il peggio.
Personalmente ho aperto thread sul tema “separarsi per i figli “, per contrastare chi resta con partner freddi, svalutanti o addirittura abusanti, per un ipotetico bene dei figli .
Allora ho sostenuto (e lo sostengo) che il bene dei figli non sta in un isolamento dalla vita sentimentale dei genitori, ma nell’agire sapendo il più possibile cosa si sta facendo e cosa verrà compreso.
Il dialogo è fondamentale, ma non come imposizione o come manipolazione, altrimenti non è dialogo, ma una forma diversa di imposizione.
I ragazzi fino a una certa età agiscono il disagio, senza comprendere da dove deriva e senza saperlo verbalizzare.
Almeno la metà delle attività della scuola sono finalizzate a trovare “le parole per dirlo.”
Sono gli adulti che devono guidare a trovare le parole e a comprendere il disagio.
Io non faccio a gara tra il peggio o il meglio.
Sei tu che hai parlato di danneggiare i figli ricercando la felicità, identificando una causa, ma a me sembra riduttivo.

Non ho citato l'altro aspetto della medaglia per giustificare una scelta.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Non ho capito.
Non era riferita alla mia amica, ma a Cippi, alla quale consiglierei di aspettare e lasciare che sia il suo compagno a fare le sue valutazioni, come ho già scritto. Padre e figlio sono loro.
Hai detto che chi sta fuori può solo vedere da fuori.
Tu fai parte delle persone che erano fuori e che vedevano da fuori?
Se si ne sai esattamente nulla dei percorsi fatti per arrivare ad essere felici.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In questa faccenda parliamo molto di noi in definitiva, di come siamo come genitori o di come vorremmo essere noi ed i nostri figli.
Ho pensato che ciascuno si sia immedesimato, personalmente l'ho fatto.
I miei figli credo non avrebbero avuto molto da ridire, da piccoli. Figuriamoci ovviamente adesso da adulti.
Non lo sai, vista la tua coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non faccio a gara tra il peggio o il meglio.
Sei tu che hai parlato di danneggiare i figli ricercando la felicità, identificando una causa, ma a me sembra riduttivo.

Non ho citato l'altro aspetto della medaglia per giustificare una scelta.
Ma è una scelta che va meditata.
Poi ho visto gente che ha agito impulsivamente ed è andata (almeno vista da fuori) benissimo.
 

Brunetta

Utente di lunga data

iosolo

Utente di lunga data
No ma posso immaginare.
Dovresti anche immaginare a come si è arrivati a quella separazione, il tipo del rapporto che avresti con tua (ex) moglie, e la tua reazione.
E' rilevante anche capire a che età questa è avvenuta e quindi immaginare la reazione dei tuoi figli a quella età, non oggi con la maturità conseguita negli anni. Insomma è una supposizione piuttosto vaga.
 

spleen

utente ?
Dovresti anche immaginare a come si è arrivati a quella separazione, il tipo del rapporto che avresti con tua (ex) moglie, e la tua reazione.
E' rilevante anche capire a che età questa è avvenuta e quindi immaginare la reazione dei tuoi figli a quella età, non oggi con la maturità conseguita negli anni. Insomma è una supposizione piuttosto vaga.
Ma scusate, c'è qualcuno qui dentro che conosce meglio di me la mia famiglia?
O la famiglia della gentile signora che ha aperto il 3d?

E' logico che tutti immaginiamo, tutti proiettiamo e tutti, come ho già detto parliamo in definitiva di noi stessi.
 

Nicky

Utente di lunga data
Io non faccio a gara tra il peggio o il meglio.
Sei tu che hai parlato di danneggiare i figli ricercando la felicità, identificando una causa, ma a me sembra riduttivo.

Non ho citato l'altro aspetto della medaglia per giustificare una scelta.
Io credo che tutti ci troviamo d'accordo nel pensare che prioritario sia l'interesse dei figli. Il punto è che lo identifichiamo in qualcosa di diverso.
Io mi sento vicina alla visione di Spleen, penso sia prioritario guidarli verso un'autonomia, che prima di tutto è fisica, ma poi via via deve diventare anche emotiva.
Ho notato che quello che ho scritto è stato percepito da alcuni come una forma di indifferenza verso i sentimenti del figlio, mentre la mia preoccupazione era opposta.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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