Salve a tutti,
uomo, 45 anni, 2 figli di 6 e 3 anni, sposato da 7 anni.
Ho scoperto che mia moglie mi ha tradito prendendo una sbandata per un altro (sono sicuro sia finita ormai da due mesi). Stiamo provando a recuperare il nostro rapporto ma nonostante il suo impegno io vado spesso in periodi di depressione, rabbia, mancanza di fiducia.
Vorrei avere testimonianze di chi è riuscito a gestire una situazione del genere.
Grazie.
Sono solo due mesi, ci vuole tempo. L'altalenanza degli umori sarà una costante per qualche anno; si tocca il fondo e si risale mille volte, nulla sarà uguale a prima.
La fiducia spappolata è uno dei temi: non si riabiliterà mai, ma è un fattore reciproco. Cambia proprio la visione dell'altro e di se stessi; qui si è parlato tante volte di "perdita dell'innocenza", della visione rosea e ingenua del proprio amore che assume contorni inediti e che sarà solo un ricordo, uno dei tanti (personalmente sono contenta che sia tale).
Si sceglie di rimanere insieme per molte ragioni, anche se solitamente si parla solo di amore che persiste nonostante il tradimento. Una bella introspezione spietata in tal senso può essere utile, insieme, secondo me, ma è soggettivo, alla ripercorrenza minuziosa di quanto successo: tempi, modi, fatti etc. Conoscere il nemico, quello che è stato, aiuta a collocarlo nella dimensione che merita secondo l'obiettivo che si ha e per fargli perdere forza. Anche i passaggi più truci e dolorosi a ripensarli si consumano e finiscono per confondersi in un unico bolo digeribile, se è ciò che si pensa e decide di voler fare.
Il dopo-dopo ha uno spessore diverso; una sorta di consapevolezza dei propri limiti e di quelli dell'altro diventa il rivestimento poroso della relazione. Non è male; fronteggiare ciò che è e non ciò che si pensa sia può risultare faticoso, ma almeno non si vive in una dimensione parallela alla realtà.