Si, l'ho letta la notizia. Sul Gazzettino.
Quindi... se tu vai al bar, ti siedi al banco per un bianchetto e fai due chiacchere con i presenti. Una manica di stronzi di cui uno ti dice che sei una merda, uno che ti devi ammazzare e l'altro che sei un cretino che dovrebbe disintegrarsi.
Tu cosa fai? Cambi bar o ti ammazzi?
E se il bar è virtuale?
A leggere JB avrei dovuto impiccarmi da un bel po'. E, purtroppo per lui, sono ancora qui e con nessuna intenzione di impiccarmi, non per lui quantomeno.
E tu a sentire Oscuro...
A scuola, alle superiori ho passato un inferno. So cos'è il bullismo, provato sulla mia pelle per anni.
E basta dare la colpa ai mezzi di trasporto. Se invece di Internet la insultavano via telefono era colpa di Marconi??
Era una ragazza fragile e i genitori non hanno saputo vederla e supportarla purtroppo. Ne darle i mezzi per reggere la pressione a quanto sembra.
Ma la colpa, se colpe vogliamo dare, non è di un mezzo di telecomunicazione.
Ma cosa dici? I social come Ask andrebbero bannati. Sono una maledizione. Hai figli adolescenti? Sì? Ti ricordi come si è confusi e fragili a 14 anni? Su Internet tutto è amplificato, tutto messo in piazza! Che cazzo possono fare i genitori? Io sto facendo l'impossibile! Il bullismo è una cosa seria, ma il cyberbullismo è tremendo! Purtroppo per me ho scoperto un mondo che nemmeno immaginavo. Eppure io Internet lo uso regolarmente! Ma ci sono questi fenomeni in crescita che sono difficili da gestire, da riconoscere. Io ho ripetuto milioni di volte a mio figlio di non accettare amicizia da sconosciuti su FB, eppure l'ha fatto! E anche lui è su sto cazzo di Ask.fm di merda. Nonostante tutti i discorsi che gli ho fatto e che gli faccio regolarmente, prendendomi pure della "stronza" e della "madre cagacazzo". Sono fenomeni che si stanno allargando in maniera spropositata, perché la rete li amplifica in maniera spropositata. Una volta i nostri genitori ci dicevano di non fidarci degli sconosciuti, ora gli sconosciuti ci entrano in casa e non ce ne accorgiamo nemmeno. Quella ragazzina è stata istigata al suicidio, sì! Altro che! L'estate scorsa è successa la stessa cosa a una ragazzina di 14 anni in UK grazie a Ask.fm e Cameron ha invitato tutti a boicottare sto cazzo di social. Qui che succede? Io ho appena chiamato il telefono azzurro per chiedere consigli. Sapete che cosa è il "grooming"? In Italiano viene chiamato adescamento online. Vi riporto qui alcune notizie:
[h=1]ADESCAMENTO ONLINE[/h]
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Adescamento online: cosa si intende?[/h]L’adescamento online in danno di minori è un fenomeno che consiste nel tentativo, da parte di una persona malintenzionata o di un pedofilo, di avvicinare un bambino o un adolescente per scopi sessuali, conquistandone la fiducia attraverso l’utilizzo della rete Internet, in particolare tramite chat, blog, forum e social networks.
Il reato di adescamento di minorenni, recentemente introdotto nel nostro codice penale , si riferisce al compimento di qualsiasi atto volto a carpire la fiducia di un minore di età inferiore a sedici anni per scopi sessuali, attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante Internet o altre reti o mezzi di comunicazione.
Il reato si configura anche se l’incontro con il minore non avviene: non è necessario, infatti, che l’adescamento vada a buon fine, ma è sufficiente il tentativo, da parte di un adulto, di conquistare la fiducia di un bambino o di un adolescente per fini sessuali.
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Quali sono le caratteristiche dell’adescamento online?[/h]L’adescamento ha inizio nel momento in cui l’adulto mostra particolare interesse nei confronti del minore con l’intenzione di instaurare un solido legame di fiducia. La formazione di tale legame è il presupposto per arrivare ad incontri a sfondo sessuale nel mondo reale.
Questa dinamica inizia con l’adulto che, spesso mentendo inizialmente sulla propria età, propone alle piccole vittime conversazioni su temi di loro interesse (sport, giochi, scuola). L’adulto pone molta attenzione ai racconti del piccolo internauta, si propone nel ruolo di un premuroso confidente e si dichiara suo grande amico. Il processo attraverso cui il malintenzionato manipola il minore per avere la sua incondizionata fiducia è lento e può durare anche diversi mesi.
Gradualmente l’adulto ricerca un contatto sempre più isolato con il bambino o l’adolescente, passando ad esempio dalla chat room pubblica a quella privata e, successivamente, cercando di ottenere informazioni personali quali il numero di cellulare o l’indirizzo della scuola frequentata, fino ad arrivare ad introdurre argomenti intimi e soprattutto legati alla sfera sessuale. Una volta che l’abuso si è verificato, l’obiettivo del pedofilo è ottenere il silenzio della vittima attraverso il ricatto e l’abuso psicologico. Può far credere al minore che quanto avvenuto sia normale, o al contrario che i comportamenti sessuali in cui è stato coinvolto siano colpa sua, oppure lo si minaccia di mostrare le immagini/i video che lo ritraggono ai genitori o agli amici, o ancora di condividerle su Internet (es. su youtube).
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Quanto è diffuso il fenomeno dell’adescamento online?[/h]
Da un’indagine condotta negli Stati Uniti nel 2010, è emerso che un adolescente su 10 è stato adescato online . Nel 69% dei casi, tuttavia, il tentativo di adescamento non si è concluso con una richiesta di contatto al di fuori della Rete .
E’ stato osservato che gli adolescenti sono maggiormente a rischio di essere adescati rispetto ai bambini più piccoli ; inoltre, per le ragazze vi è un rischio maggiore rispetto ai loro coetanei maschi .
Secondo un’indagine condotta da EuKids nel 2012 su un campione di oltre 25.000 bambini e adolescenti (età 9-16 anni) provenienti da 25 paesi europei, il 30% ha riferito di avere conosciuto persone estranee attraverso internet (il 23% ha riferito di averne conosciute 5 o più). Nel 9% dei casi, al contatto online è seguito un incontro offline, ma solo l’1% ha riferito di essersi sentito preoccupato o turbato per questi incontri, mostrando una sottostima dei possibili rischi connessi all’incontro con persone sconosciute.
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Adulti e ragazzi sono consapevoli del rischio di adescamento online?[/h]
Secondo le indagini realizzate da Telefono Azzurro e Eurispes negli ultimi anni, i ragazzi sono molto abili nell’utilizzo delle nuove tecnologie e in grado di muoversi con disinvoltura nella Rete, tuttavia non sempre possiedono strategie efficaci per difendersi da eventuali malintenzionati su Internet.
4 adolescenti su 10 giudicano positivamente o in maniera accettabile un loro coetaneo che incontri dal vivo una persona conosciuta online e l’8,5% dei ragazzi intervistati dichiara di accettare la richiesta di amicizia in un social network anche da parte di persone sconosciute. Interrogato su quale strategia utilizzi per capire se fidarsi di qualcuno conosciuto online, 1 adolescente su 10 ritiene di potersi fidare di una persona conosciuta in rete semplicemente ponendo alcune domande e sempre 1 su 10 ritiene che per fidarsi sia sufficiente seguire il proprio istinto.
D’altra parte, emerge come i genitori non sempre dispongano delle conoscenze necessarie per accompagnare bambini e ragazzi nell’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. Il 33,5% dei genitori intervistati afferma, infatti, di saper utilizzare il pc “poco” o “per niente”; il 42% dichiara di sapere utilizzare Internet “abbastanza”, laddove il 34,9% ammette di saperlo utilizzare “poco” o “per niente”.
Questa scarsa conoscenza si accompagna ad una evidente sottovalutazione dei pericoli online: quasi la metà dei genitori intervistati (46,4%) ritiene impossibile che il proprio figlio chattando possa entrare in contatto con un adescatore/pedofilo; il 47% ritiene impossibile che il proprio figlio veda su Internet immagini sessualmente esplicite e l’88,9% esclude che i propri figli possano spogliarsi e mettere proprie immagini e video online.
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Come può sentirsi un adolescente vittima di adescamento?[/h]
Gli adescatori sono particolarmente abili nel convincere bambini e adolescenti a mandare loro foto, a spogliarsi davanti ad una web-cam o a desiderare di incontrarli, facendo leva sul bisogno di attenzioni, sul desiderio di apparire e sulla carenza di autostima tipici di questa fase evolutiva, fingendosi ad esempio coetanei innamorati o talent scout con il lasciapassare per il mondo delle celebrità per conquistare più agevolmente la fiducia dei ragazzi. Inizialmente, quindi, di fronte all’atteggiamento amichevole di un adescatore, gli adolescenti si sentono lusingati, e questo li porta ad abbassare le proprie difese e ad accettare le richieste che si fanno gradualmente sempre più esplicite.
Una volta raggiunto il proprio obiettivo (ad esempio ottenere foto sessualmente esplicite del minore) spesso questi adulti possono interrompere definitivamente i contatti. Questo tipo di esperienza può far sentire il bambino/adolescente umiliato o essere per lui fonte di vergogna, in quanto apparirà chiaro che la motivazione alla base della relazione intrapresa era solo di natura sessuale. A ciò può aggiungersi il disagio derivante dal sospetto che l’altra persona con cui il bambino/adolescente era entrato in confidenza potrebbe non essere realmente chi aveva detto di essere. I ragazzi potrebbero realizzare solo a questo punto di avere perso il controllo sulle proprie foto inviate allo sconosciuto, il quale potrebbe minacciare di condividerle in rete, ma essere troppo spaventati per parlarne con un adulto, nel timore di essere puniti dai genitori per quanto accaduto.
Ecco: io mi reputo una madre attenta, ho parlato a mio figlio centinaia di volte riguardo ai pericoli di Internet. L'ho portato al cinema a vedere "Disconnect". Gli ho fatto vedere "Trust". Gli faccio leggere gli articoli sui giornali. Eppure c'è cascato come un pollo! E per fortuna che sono una madre attenta e l'ho beccato in tempo. Ma sti stronzi sono dappertutto.
State attenti. Se avete figli adolescenti STATE ATTENTI. Controllateli. L'adolescenza è un'età critica ed è pieno di merde in giro che se ne approfittano, che giocano sulle fragilità e sulla confusione che hanno questi ragazzi!