Ha senso che se lo pensa lo può anche dire. Tappargli la bocca può funzionare a volte, a volte non ci si riesce a tappargli la bocca.
Mi pare quindi più sensato imparare a gestire le idee altrui piuttosto che mettergli il bavaglio.
Se tu mi dici che ce lo ho corto io poi vado in depressione e mi ammazzo. Che faccio? Dico ai carabinieri di metterti in gabbia?
Partiamo da punti certi.
Nella nostra legislazione l'insulto è -non so se si possa dire reato ma cmq non lo puoi fare.
Se mi insulti, ledi il mio benessere, e nella nostra legge c'è scritto che non lo puoi fare e se lo fai vieni punito.
Così come è tutelato il benessere fisico delle persone, e non mi puoi picchiare, così è tutelato il benessere psicologico, e non mi puoi insultare.
Non mi puoi minacciare di morte, non mi puoi dire ammazzati.
Se ritieni che non sia giusto proteggere e tutelare il benessere delle persone, soprattutto quelle che non sono brave a tutelarsi da sè, è un altro paio di maniche.
Io ritengo che sia giusto. Perchè non siamo bestie ma dovremmo essere esseri umani.
Sono convintissima che il meglio per Fra, se qualcuno le dice che fa schifo, è imparare a riderci su e magari una bella risposta salace che faccia sgonfiare il tizio o tizia che le vuole segare le gambe.
Perchè quella è LA difesa definitiva... essere forti è LA difesa definitiva contro certe cose.
Ma non siamo tutti forti. Non tutti nasciamo forti.
E magari siamo forti in certe cose e in altre NO.
Magari siamo sempre forti ma non quel giorno e quell'ora.
E allora? Che si fa?
La censura preventiva non si può, non è giusta, non si può.
Ma neanche lasciare che si dica quel che si vuole senza neppure commentare che NON è giusto dire certe cose.
Dire certe cose NON è giusto, NON è corretto, e il problema sta, sì, in chi non riesce a farsi scivolare certe cose addosso, ma anche in chi le dice.
Tra adulti... sì, tra adulti, se uno se la prende per insulti random su un forum, penso che dovrebbe crescere e imparare a fregarsene. Usando la sua razionalità e intelligenza. Imparando a gestire la sua emotività.
Ma stiamo parlando di bambini.
Che poi, chi soffre più immediatamente sono i ragazzi che si ritrovano a leggere certe cose su d loro.
Ma quelli che le scrivono? Non hanno anche loro bisogno di aiuto?
Secondo me sì.
Mi spiace non sapere come darglielo.