Prendo ad esempio il mio caso.
Io avrei voluto almeno un figlio anzi due anche a 20 anni.
L'ho fatto a 39.
Perché?
Perché come uomo avevo bisogno di una relazione stabile, ovviamente.
Mia moglie non aveva istinto materno da giovane.
Lei ma anche le altre.
Non aveva nemmeno tutta questa ambizione di sposarsi.
Lei e le altre.
Ha giustamente pensato prima a laurearsi col massimo dei voti e poi si è inserita in quella fogna di precariato post universitario necessario per inserirsi nel mondo del lavoro.
Stando sempre a casa dei suoi, come figlia.
Ci siamo lasciati, traditi, perché nessuno pensava con serietà a uno sviluppo di quella relazione nata al liceo, ma obiettivamente anche le altre occorse nel frattempo erano sulla stessa lunghezza d'onda. Ho incontrato donne la cui priorità era sempre realizzare sé stesse. Lei ha incontrato uomini che non volevano nulla di serio.
Ci siamo ritrovati negli anni successivi, con l'esperienza di un mondo che aveva frenato le nostre ambizioni più vacue.
Ci siamo sposati, ma lei ha sofferto della fatica di non essere più figlia, di avere una casa (io già vivevo da solo da anni), di avere orari e carichi di lavoro a cui non era abituata. Ha perso volontariamente il lavoro, è andata in depressione.
Sono passati anni nel frattempo.
Poi un giorno, quando ha capito che la vita si stava accorciando, mi ha detto che voleva un figlio e io sono stato felice.
È stata l'avvenimento più bello della mia vita.
Quindi sei anni dopo mi avrebbe tradito, di una cosa ero certo: non avrei mai rinunciato alla famiglia.
Ogni scelta ha un costo, come si vede, ma non possiamo mai scegliere da soli.
Avrei voluto un figlio 20 anni prima di me a è andata diversamente.
Come me, tante altre storie, magari al femminile, magari con altre modalità.