Racconto questa.
Ho una cara amica dalle superiori, a cui sto particolarmente dietro da un mesetto. Ha due anni più di me. Ha avuto poche storie, difficilmente si lega e a divertirsi non è capace, che poi capace, non fa per lei ecco, crede molto nei rapporti a due. Da 4 anni e mezzo ha una relazione con un uomo di 41 anni, anche lui solo da tempo e di natura chiuso e introverso, più incline al vivere solitario. Insomma, si legano, lui prende seriamente l impegno. Sono andati a vivere dopo due anni, e poco dopo hanno affrontato il discorso figli. Lei sogna la famiglia, l abito bianco, è molto attaccata ai valori familiari, è maestra nella scuola di infanzia e adora i bambini. La cosa sembrava procedere bene e con prospettive uguali, fino a che lui a febbraio di quest anno, durante una cena a due, se ne esce che non si sente pronto per un figlio nel mentre che parlavano di una loro amica incinta che aveva da poco annunciato la gravidanza. Lei è crollata male. Si è vista non solo infrangere un progetto in cui credeva con lui, ma soprattutto in colpa. Perché la motivazione di lui è stata la precarietà di lei (assunta al comune

, e lui a tempo indeterminato dentro una grande azienda) e quindi un non avere possibilità. Casa è di proprietà di lui ma è piccola, un bilo di 45mq che andrebbe necessariamente cambiato con la crescita, nel tempo, di un bebè. Ma lui non vuole. Sta bene li, con le sue cose, le sue abitudini e le ha detto piuttosto prendiamo un gatto. Lei sta facendo terapia perché circa un paio di mesi fa ha fatto fagotto ed è tornata dai suoi. Non vi dico il morale. Il pensare a 38 anni quasi di essere una fallita, ce la sto mettendo tutta per farle capire che non è così. Che chissà quando sarà madre, perché comunque è, diciamo, verso i 40 e sola, l essere tornata dai genitori, insomma sta una merda. Si, le ho detto il pensiero di un tradimento che sembra non esserci stato ma non ci concentriamo su quello. Piuttosto sul come le persone, invece di ammettere di non sentirsi pronte, di non aver valutato bene cosa volessero nella loro vita, danno addosso agli altri invece di prendere atto delle proprie responsabilità. A 40 anni.