Allora, devo ancora una volta ricordare cosa diceva sempre la mia prof di francese a proposito dei poeti di corte, di quelli che volevano fare i poeti ma non vivendo di rendita dovevano avere un Mecenate o qualcosa del genere, ovvero che il concetto di "arte per l'arte" che prescinde da pubblico e da finanziatori cui rispondere non esiste nella storia se non nel romanticismo e nel decadentismo, ma non aggiunge o toglie valore di per sè alle opere. Infatti il genio è nel come queste opere vengono realizzate. Esempio antico l'Eneide di Virgilio commissionata per celebrare Augusto, che nei fatti fingeva di accontentarlo dicendo altro in realtà e sopravvivendo fino ai giorni nostri, oppure più recentemente i film di Asghar Farhadi (2 Oscar come miglior film straniero) che pur lavorando in Iran sa usare realismo e ambiguità per evitare la censura, lasciando che sia lo spettatore a riflettere. Per quanto riguarda la scasità di mezzi di produzione, l'esempio di genio più caro a me è John Carpenter, maestro del cinema di genere, i cui film migliori, diventati culto per milioni di persone, sono stati realizzati con budget ridicoli, ma idee geniali che hanno fatto scuola.