Sicuramente.
Ma in me ci sono anche altre domande, che percepisco come genitore, quindi guardando al futuro.
Perché siamo arrivati a questo punto? Solo perché siamo anagraficamente più vecchi?
Apparentemente sì. Ma l'idea del fallimento culturale sta prendendo piede. E insieme a questo crescono la paura degli altri e altri sentimenti negativi.
Leggo sui social della morte di un uomo ad opera di un orso, e noto che tutti empatizzano con l'orso e non con l'essere umano.
La pietà e l'empatia, anche solo di facciata, dove sono finite?
Muore una pornostar per il Fentanyl e le persone ridono, scherzano, perché una donna che fa la pornostar non sembra aver diritto alla dignità di essere umano nemmeno da morta.
Eppure, la religione cristiana che ho introiettato diceva ben altro.
Ho forse sbagliato a essere ateo, allora?
Un uomo muore risucchiato da un aereo e Sky Tg titola l'episodio come un inconveniente.
Abbiamo davvero smesso di amare il prossimo come noi stessi? Questo è il nostro animo umano finalmente svelato dall'anonimato dei social?
Noi, come generazione, dove abbiamo sbagliato per arrivare a cancellare dalla nostra quotidianità l'ideale perseguibile dei sentimenti più umani?
Ho citato i due film anche per questo. Negli anni 90 amore e amicizia salvavano i protagonisti, tutti, dando ad ogni giorno che passava senza tempo un significato.
Ricordo che quel film fu criticato all'epoca per aver prediletto la fuga all'impegno.
Ma oggi? Esiste ancora un luogo dove fuggire? E un modo per impegnarsi?
E l'amicizia e l'amore sono ancora qualcosa a cui ambire? O abbiamo paura anche di questo, tanto da fuggirli e respingerli?
In buona parte si, anche senza apparenza.
Poi sono tempi in cui determinate notizie vengono date in pasto. Vedi quelle da te citate.
Non che in passato fosse diverso, ma forse ora con una comunicazione sempre più social si fa più evidente. Il disgraziato, la poveretta, valgono non se tali, ma se si presentano con un teatrino convincente. Questi da te citati sono cadaveri senza valore.
Notizia orso. Uomo presentato come un coglionaccio che si fa i selfie incurante della bestia orso. In un mondo che ragiona sulla colpa, non potendola scaricare su un orso, torna indietro. La base è lo sguardo che non ce la fa a non fare una considerazione senza la colpa.
Uomo risucchiato da aereo. Hai idea delle connessioni a tremila attività che vengono di riflesso bloccate con un buco anche solo di un'ora a Orio? La notizia è tale perchè è un riflesso di un moto di tremila altre persone e attività da gestire.
Ma uguale alberi caduti in alcune città negli ultimi giorni che hanno bloccato strade. Non ci si può fermare.
Comprendere, ascoltare, rallentare. Il fatto è che è un domino di cui tutti facciamo parte. Nessuno escluso.
So che potresti dirmi: ma hai letto quello che ho scritto io, cosa mi stai rispondendo, io parlavo di dignità umana?!?!???
Io nei miei giovani colleghi sento riferimenti agli adulti [*] come rincoglioniti, malati e affini. Senza "empatia" e senza considerare che quando citano malattie, a volte ste malattie ci sono veramente, a partire da un popolo di anziani che non possono essere tutti rinchiusi per lievi demenze.
Giovani che conoscono a memoria tutte le frasi fatte delle epoche passate, a partire da quelle dialettali, più "locali", che usano stile meme. Vengono oggi riutilizzate recidendole dal loro contesto originario, che è ignorato e senza vergogna di ignorare, perchè ora si comunica così, conta avere la battuta pronta.
[*] chiaramente vengono omessi i capetti, gli adulti che hanno il micro scettro di potere (spesso rinchiuso in un buco di pochi metri quadri di cemento)
Di base sono giovani come ogni epoca, osservano il mondo intorno e cercano i loro riferimenti.