Nonècomecredi
Utente di lunga data
Alla fine però, come è stato scritto in altro thread, i tradimenti non sono tutti uguali. Quindi impossibile racchiuderli tutti in una categoria.
Ad esempio, per come la vedo io
Ad esempio io non tollererei mai i tradimenti di cui ai punti 1 e 2, perché, secondo me derivano da persone molto problematiche (sicuramente la problematicità di queste persone si esprime non solo con il tradimento ma anche con il modo di relazionarsi, anche con il partner, ad esempio eccessivo bisogno di attenzioni, gelosia eccessiva e immotivata, rapporto di competitività con il partner, intenzione di ferire il partner per confermare la propria importanza ecc...).
Diversamente i tradimenti ai punti 3 e 4, rientrano nelle "normali" dinamiche umane, anche se comunque sono dolorosi per chi li subisce (e li scopre).
Ho letto su internet la storia di una tipa che attuava il "tradimento preventivo", cioè la sua forte paura di essere abbandonata o tradita dal marito (a quanto pare ingiustificata, cioè non alimentata da comportamenti particolari di lui), la portava a tradire, e questo serviva per placare l'ansia generata dalla sua paura. Credo che in questo caso la risposta che si cerchi nel tradimento è la conferma di poter fare a meno del partner nel caso ci lasci.
Ad esempio, per come la vedo io
- Come è noto, molte persone, animate da una insicurezza interna cercano scariche di adrenalina legate a rapporti clandestini, magari occasionali, magari con più partner. In questo caso ci si tiene il partner ufficiale perché si sta bene, perché da tanto alla relazione, ma non si rinuncia a qualcosa che serve a placare le proprie insicurezze. Il tradimento soddisfa un bisogno legato all'insicurezza del traditore, senza nulla togliere al riconoscimento dell'impegno del partner tradito, che comunque rimane indispensabile per la relazione.
- Per altri il sesso è una questione di potere, ovvero la gratificazione non deriva dal rapporto in se, ma dal fatto di poter controllare un'altra persona. Ad esempio molto semplicemente sapere che quando chiamerò l'amante ammogliato/maritata, questo/a mi dirà sempre di sì e racconterà un sacco di balle alla moglie/marito per avere un'incontro fugace. Qui credo ci sia il senso di potere. Anche qui il tradimento è legato ad un qualcosa di egoistico, quindi non ad un rapporto sentimentale con l'amante/i.
- In altri casi si cerca in un altro partner quello che il partner ufficiale non riesce a dare (non necessariamente per sue mancanze), alla fine poi si decide di troncare la relazione extra perché tutto sommato il partner ufficiale è quello che meglio incastra. Questa secondo me è una casistica molto comune. A chiunque è capitato di avere un'amica/o collega, che per certi versi presentava una maggiore affinità con noi (hobby, interessi, ragionamento su questioni pratiche, ecc...), e con la quale avremmo voluto passare del tempo che generalmente dedichiamo al partner, o affrontare situazioni quotidiane che invece affrontiamo con il partner. In queste circostanze non sempre si consuma il tradimento in senso stretto, ma è innegabile che si crea quanto meno una relazione platonica se entrambi sentono la stessa cosa reciprocamente.
- Altre volte si tradisce perché la relazione è in crisi o al capolinea, quindi il tradimento "chiarifica" qualcosa che è già in dubbio, cioè la relazione ufficiale. (ad esempio relazione con amante, che porta alla rottura della relazione ufficiale, ma dopo la rottura la relazione con l'amante va sempre più scemando o comunque non trasformandosi in qualcosa di stabile);
Ad esempio io non tollererei mai i tradimenti di cui ai punti 1 e 2, perché, secondo me derivano da persone molto problematiche (sicuramente la problematicità di queste persone si esprime non solo con il tradimento ma anche con il modo di relazionarsi, anche con il partner, ad esempio eccessivo bisogno di attenzioni, gelosia eccessiva e immotivata, rapporto di competitività con il partner, intenzione di ferire il partner per confermare la propria importanza ecc...).
Diversamente i tradimenti ai punti 3 e 4, rientrano nelle "normali" dinamiche umane, anche se comunque sono dolorosi per chi li subisce (e li scopre).
Ho letto su internet la storia di una tipa che attuava il "tradimento preventivo", cioè la sua forte paura di essere abbandonata o tradita dal marito (a quanto pare ingiustificata, cioè non alimentata da comportamenti particolari di lui), la portava a tradire, e questo serviva per placare l'ansia generata dalla sua paura. Credo che in questo caso la risposta che si cerchi nel tradimento è la conferma di poter fare a meno del partner nel caso ci lasci.
