No tu hai descritto le condizioni di vita dei pochi ricchi.
Poi non emigravano?
Ohi ciccio...
Per quali vie?
Prima dell'Unità...dovevi passare un mucchio di stati eh?
Si noi veneti però siamo tutti tornati nelle nostra terra con i soldi guadagnati per il lavoro di emigranti...
Così i friulani no?
Conosci Sir Paul Girolami?
A me sembra che dopo l'unità d'Italia si riscontrò che la popolazione al sud vivesse in povertà e miseria...a scapito dei pochi ricchi...
E del latifondismo me ne vuoi parlare?
Infatti al sud il popolo italiano era il padrone delle terre no?
Dopo l'unità d'Italia poterono a venire cercare lavoro...
Ma chi ha costruito le strade, ferrovie, ponti ecc..ecc..ecc...
Mica nel 1861 c'erano in Italia le vie di comunicazioni che ci sono adesso eh?
Ah quindi secondo te volevano emigrare ma non potevano emigrare...
neh cicciuzzo beddo, visto che voi gia' andavate in America, mica ai meridionali (visto che secondo te stavano nella merda), era impedito imbarcarsi a Napoli sui piroscafi che tra l'altro quelli degli armatori Pace furono i primi ad attraccare a New York come prima nave italiana alla faccia delle vostre gondolete...ahahahahahah
praticamente pagando i biglietti d'imbarco a Genova o altrove ingrassavate senza saperlo e volerlo i bastardi meridionali parassiti...
ahahahahahah
comunque:
Ferdinando IV, nel 1789, passò ai fatti con la creazione della colonia serica di San Leucio retta
da uno Statuto dettato personalmente, e rifinito dai suoi giuristi, che risentiva fortemente delle
idee illuministe di Rosseau e che fu magnificato in tutta Europa. Esso prevedeva, per ogni
membro della comunità, con decenni di anticipo sulle prime leggi inglesi del lavoro: casa,
strumenti di lavoro, assistenza medica, istruzione obbligatoria per tutti i bambini dopo i 6 anni,
pensione di invalidità e di vecchiaia, mezzi di sussistenza per la vedova e gli orfani dei
lavoratori, “né resti esclusa la femmina dalla paterna eredità ancorché vi siano i maschi”; per
questi motivi San Leucio fu definita dai posteri: “la repubblica socialista”. La stessa Eleonora de
Fonseca Pimentel, successivamente protagonista della Repubblica Napoletana, dedicò a
Ferdinando di Borbone, in occasione della pubblicazione del regolamento della colonia serica, un
sonetto, in cui celebrava il re quale “novello Numa, nuove leggi detta”
e ri-comunque voi progrediti nordici usavate ancora e candele, mentre giu'...
.... l’illuminazione a gas di Napoli, prima in Italia (1840) e terza in Europa (dopo Londra e Parigi)
(Napoli fu anche la prima città d’Italia ad organizzare nel 1852 un esperimento d’illuminazione elettrica);
la bonifica e conseguente sistemazione idrogeologica delle paludi Sipontine (Manfredonia), di quelle di Brindisi, del bacino inferiore del Volturno e della Terra di Lavoro (Regi Lagni): in quest’ultimo territorio furono restituite al
lavoro agricolo 53 miglia quadrate di paludi, realizzati 100 miglia di canali di bonifica, muniti
d’argini e controfossi, lungo i quali furono posti a dimora 150.000 alberi; costruite 70 miglia di
strade, decorate da "ponti in fabbrica" e da altri 120.000 alberi che attraversavano la campagna in
tutti i sensi; fu iniziato il prosciugamento del lago del Fucino in Abruzzo.
Beata Inioranza...
ahahahahahah