Egregio avvocato, vorrei cortesemente farti notare che la tua assistita ha cominciato per prima ad insultarmi a partire dal post 57 dandomi del presuntuoso e praticamente trattandomi da mezzo delinquente. La conoscerai pure, ma nessuno la autorizza a trattare gli altri utenti in quel modo, alla faccia del buonsenso e della buona educazione!
Ora, siccome mi sembra semplicemente aver riportato una banalità che dove vivo è dato comune, suffragata poi da
@Vera che è stata l’unica e sottolineo l’unica a informarsi sulla cosa, e visto che il veterinario mio amico abita nell’appartamento accanto al mio ufficio, mi chiedo se ciò sia la solita pratica in uso presso certo animalismo che umanizza le bestie e bestializza i propri simili.
Probabilmente lo stesso animalismo estremo che secondo me ha prodotto per l’ambiente più danni della grandine e dei diserbanti messi assieme.
La gente, per sentirsi meglio si batte per il cane, per il gatto, per il singolo albero, tutto meritorio, certo, nel mentre il mondo brucia (letteralmente) . Non ci si dovrebbe scordare che il vero malato, quello importante, è l’ambiente, il biotopo. Quello per il quale, ad esempio, non passa mai, la banalissima idea scientifica che il bene dell’ambiente non centra in modo assiomatico col bene di un singolo o "qualche" animale. Ma vabbè, ripeto, ogni persona agisce per chetare la propria coscienza, per il suo benessere, con quello che sa e con quello che può.
Vedo che ormai è andazzo comune, nei social e qui dentro, che per ogni cosa scritta, ogni opinione riportata, anche la più banale, sentire l’obbligo di schierarsi agli estremi, neri contro bianchi, fascisti contro comunisti, animalisti contro tutti e via dicendo. Per ogni cosa che scrivi c’è sempre qualche esaltato che si offende conto terzi. (E’ il politicamente corretto, bellezza, mi si dirà).
Immagino che Angie, nella sua lunga attività ne abbia seppelliti a decine, di gatti che hanno annusato il pepe, a me non risulta che per quello ne sia deceduto nemmeno uno e non risulta nemmeno che nessuno sia stato menomato da questa pratica. Fonte il succitato veterinario. Si è sentita comunque nel diritto di darmi d supponente e del disinformato, senza prima verificare. (Poi sarei io quello che si qualifica, no?).
Io commetto molti errori, questo è certo, uno dei più ricorrenti, lo ho già detto altre volte, è quello di dare per sicuro che negli interlocutori ci siano informazioni che personalmente ritengo scontate e perlomeno un minimo di buonsenso. Evidentemente mi sbaglio.
Detto ciò, siccome non ho la minima intenzione di instaurare una gara di rutti per un argomento, pepe, gatti, che farebbe morire da ridere un vicentino, (che da tradizionale leggenda usa il pepe sul gatto in tutt’altro modo) e visto che mi sono trovato qualche giorno fa a confrontarmi, (ancora mea culpa), niente popò di meno, che per i 30 centesimi che gravano addosso a ciascuno per le frecce tricolori, perciò per argomenti che chiaramente cambieranno la vita sul pianeta, sarà forse meglio che detto volgarmente mi tolga dai coglioni.