Io credo che tutto tenga finché i vantaggi superano i limiti.
Dico sempre che non lascerei marito mai e poi mai ma l’affermazione è calibrata sull’oggi.
Se domani cambiasse qualcosa magari sarei disposta a rivedere questa affermazione.
Il punto è non arrivare mai a farsi sta domanda perché quando te la poni già e’ finita praticamente.
Esiste nel funzionamento della nostra mente una tendenza alla fedeltà a se stessi. Un esempio lampante è nel tifo calcistico che prescinde dai risultati della squadra, dalla proprietà e dallo “stile” della società, anche nella comunicazione.
È spesso una appartenenza ereditata e che si fonda sui ricordi delle emozioni provate.
Attualmente le squadre non solo non hanno più il giocatore-bandiera (si potrebbe anche riflettere sulla locuzione) ma se c’è per un breve periodo, poi il giocatore viene ceduto o messo nelle condizioni di andarsene, proprio perché non possa diventare irremovibile e non impedisca le nuove acquisizioni che servono per acquisire mercati.
Ho visto recentemente i profili social del Milan e sono chiaramente comunicazioni a un pubblico internazionale, che non può avere una tradizione familiare e che può essere stimolato solo attraverso scenette che devono essere interpretate dai calciatori in inglese

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Accade la stessa cosa nelle relazioni. Se compiamo la scelta di una persona tendiamo a volerla mantenere, anche contro le difficoltà ed evidenze. Tendiamo a rimuovere i “segnali“ e a voler credere nella sincerità del partner e nella sua autenticità nella relazione. Perché anche la coppia, e ancora più la famiglia, sono una fede di cui abbiamo bisogno,