Relativamente difficile, nel senso che il rapporto veramente intrattenuto con il genitore dall'esterno lo puoi valutare in modo molto approssimativo. Non sai come si è sviluppato quel rapporto. Si cade facilmente nei luoghi comuni.
Quello che puoi ancor meno immaginare è quali siano le reazioni a medio e lungo periodo, come vivrà la mancanza, il vuoto.
Mia moglie aveva perso il padre mentre eravamo al liceo, ed era morto in modo drammatico (salvando la madre). Certamente quell'accadimento le ha sconvolto la vita, lo darei per scontato.
La mancanza di una figura paterna molto probabilmente ha determinato un rapporto "anomalo" nel relazionarsi con le figure maschili, pure questo poteva essere pure scontato.
Quale era la sua "normalità" prima del lutto ? In quale senso il lutto ha modificato la sua vita relazionale e non ? Con quanta incidenza a livello comportamentale conscio ed inconscio ?
Trovare le risposte è difficile per un bravo psichiatra, ancor più per uno psicologo, figuriamoci per un fidanzato o marito, che legge fatti e comportamenti con approssimazione (da ignorante) e con lo schermo dell'innamoramento.
Puoi prevedere la sua volubilità a breve, medio e lungo termine ? No.
Ti puoi domandare, quando scopri il tradimento, tante cose.
Nel cercare un suo equilibrio quanto c'entra la sua capacità di essere fedele ?
Di non entrare in balia di personalità maschili forti ? Di passare da una personalità forte ad una più forte, attratta dal maggior senso di sicurezza ?
Se ti poni tutti questi problemi prima del fattaccio, non la sposerai mai ...