Tradimento da parte di un genitore

JON

Utente di lunga data
Mi dispiace… non sei solo. Anche mia mamma quante volte l’ha fatto con me.
In giro a spiare ore e ore e certe volte fino a tardi. Non potevo avere fame, sete o essere stanca. I primi ricordi risalgono quando avevo circa 4 anni.
Mio padre la tradiva in continuazione con tante donne.
Cavolo, 4 anni
 

Etta

Utente di lunga data
Il focus del discorso non è quello di come avrebbe agito un donna che ha scoperto il tradimento del marito....ma ben diversa cosa, dal fatto che ha coinvolto il figlio in questa brutta faccenda. Cosa assolutamente da censurare!!!!!
Appunto ed io ho scritto che su quello ha sbagliato.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Mio fratello all’epoca aveva 23 anni, dev’essersi accorto sicuramente di qualcosa ma non ha “subito” lo stesso mio trattamento (quello di andare sotto casa ecc). Con lui non abbiamo mai parlato di questa cosa e sinceramente non so nemmeno se tirare fuori l’argomento.
se non gliene frega nulla, non ha senso tirare fuori il discorso. vedo che continui ad essere il 14enne ciccione che ti tira a fondo
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Lui no, assolutamente, non ha mai detto nulla in proposito. Non sapendo nulla all'epoca a me è andata bene così
Probabilmente anche a lui allora. Quindi non dovresti portare pesi
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Mi dispiace… non sei solo. Anche mia mamma quante volte l’ha fatto con me.
In giro a spiare ore e ore e certe volte fino a tardi. Non potevo avere fame, sete o essere stanca. I primi ricordi risalgono quando avevo circa 4 anni.
Mio padre la tradiva in continuazione con tante donne.
Immagino pero’ che sia nel tuo caso che del nostro nuovo ospite ci fosse il problema di non potervi lasciare soli perche’ piccoli.
le mamme dei nostri tempi non avevano gli strumenti per capire l’effetto di certi comportamenti.
Parliamo tutti come se le genitorialita’ di 30/40/50 anni, di figli cresciuti a calci nel sedere e punizioni corporali, potessero avere nascosta nel cassetto una laurea in psicologia pediatrica
 

Varlam

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti

Quando ero piccolo, avevo circa 11 anni, ho passato un brutto periodo. Mia mamma aveva scoperto che mio papà la “tradiva”. Lo scrivo tra virgolette perché non so quanto in là si sia spinto, mi ricordo soltanto che con mia mamma siamo partiti due o tre volte per andare sotto casa di lei a vedere se c’era la macchina di mio papà, trovandola sempre. Mi ricordo anche che mio papà per una settimana ha dormito nel garage che abbiamo in giardino, poi il “nulla”, nel senso che è rientrato in casa e tutto è continuato abbastanza tranquillamente (da come ricordo).
Sono seguito da una psicoterapeuta per altri motivi, non per questa cosa, ma sono riuscito a raccontargliela, scoppiando a piangere come nemmeno mi era successo in quei momenti di quasi 18 anni fa. Era un ricordo che pensavo di aver “rimosso” e invece era ancora li. Alla sera, dopo l’incontro con la terapeuta, ho pure vomitato, ma non so se le cose siano correlate.

A questo punto però mi sorge spontanea una domanda: quanto un’esperienza del genere può influire nella vita adulta con le proprie relazioni? E soprattutto, palese che qualcosa non andasse in quel periodo tra i miei genitori, ma era necessario che mia mamma mi coinvolgesse tanto da andare con lei a vedere la macchina di mio papà sotto casa di un’altra donna?

Grazie per i vostri contributi.
Credo che tua madre abbia sbagliato a coinvolgerti.

Sicuramente tuo padre ha sbagliato a tradirla, ammesso che sia andata veramente così.

“Onora il padre e la madre”, non è solo un comandamento cristiano , serve per la costruzione della nostra immagine , di uomo nel tuo caso , ed è difficile onorare un genitore che tradisce.
Meglio di me ne ha parlato un altro utente, credo uno psicoterapeuta in un paio di post :

https://tradimento.net/threads/penso-che-sia-finita.23355/page-2#post-1802749

https://tradimento.net/threads/penso-che-sia-finita.23355/page-2#post-1802752

Mi permetto di evidenziarti che, seppure strano, c’è una certa predisposizione a ripetere il comportamento che si è un tempo biasimato:

“Il punto è che quando un figlio viene costretto a giudicare un genitore, il giudizio che dà su di lui lo dà inevitabilmente anche su di sè, che se ne accorga o meno (di solito non se ne accorge, ma poi, chissà perchè, più tardi replica il comportamento del genitore che ha condannato).”

Questa frase mi ha colpito, perché l’ho provata in prima persona.
Non pensare di poter scappare dall’ immagine che hai di tua madre e tuo padre.
Ma la miglior persona con cui puoi parlane è certamente il tuo psicologo.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Immagino pero’ che sia nel tuo caso che del nostro nuovo ospite ci fosse il problema di non potervi lasciare soli perche’ piccoli.
le mamme dei nostri tempi non avevano gli strumenti per capire l’effetto di certi comportamenti.
Parliamo tutti come se le genitorialita’ di 30/40/50 anni, di figli cresciuti a calci nel sedere e punizioni corporali, potessero avere nascosta nel cassetto una laurea in psicologia pediatrica
Non è questione di psicologia pediatrica ma di buon senso.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Non è questione di psicologia pediatrica ma di buon senso.
Certamente, ma ti faccio un esempio. Ora picchiare i bambini come metodo educativo fa orrore. Fino a pochi decenni fa era considerato normale. Anche il quel caso sarebbe stato sufficiente usare il buonsenso..eppure i figli si menavano. Non conosco la mamma di lara.. ma una moglie, magari casalinga, con un marito che “andava a gonnelle”..come si diceva un tempo.. sara’ stata terrorizzata dalla possibilit’ che lui abbandonasse entrambe. Il suo buonsenso la portava a verificare dove fosse il fedifrago portandosi la bimba di 4 anni con se per non lasciarla a casa da sola.

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Lara3

Utente di lunga data
Immagino pero’ che sia nel tuo caso che del nostro nuovo ospite ci fosse il problema di non potervi lasciare soli perche’ piccoli.
le mamme dei nostri tempi non avevano gli strumenti per capire l’effetto di certi comportamenti.
Parliamo tutti come se le genitorialita’ di 30/40/50 anni, di figli cresciuti a calci nel sedere e punizioni corporali, potessero avere nascosta nel cassetto una laurea in psicologia pediatrica
Gli appostamenti li facevamo anche quando avevo 10 anni e dai 6 anni mi lasciava sola in casa. Comunque c’era mia nonna che era disponibile a tenermi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Gli appostamenti li facevamo anche quando avevo 10 anni e dai 6 anni mi lasciava sola in casa. Comunque c’era mia nonna che era disponibile a tenermi.
Ti rendi conto di quello che stai dicendo?
Rimproveri tua madre per averti mostrato le mancanze di tuo padre. Ma tu hai fatto la stessa cosa.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Mi ha fatto più male sapere, dopo tanti anni, che lui era rimasto in casa solo per me.
Ecco interessante. Molti traditi dicono di restare per i figli. Io penso che il motivo è questo insieme alla paura di ricominciare. Ma io capisco che per proteggere la famiglia e figli si ingoi il rospo. Davvero avresti preferito l'altra alternativa?
 

patroclo

Utente di lunga data
Ecco interessante. Molti traditi dicono di restare per i figli. Io penso che il motivo è questo insieme alla paura di ricominciare. Ma io capisco che per proteggere la famiglia e figli si ingoi il rospo. Davvero avresti preferito l'altra alternativa?
Non credo, ma io l'ho saputo da quasi cinquantenne con quasi quaranta anni di ritardo, nonostante all'epoca in casa qualche sentore ci fosse. Il mio sentirmi a disagio è stato in base ad una maturità diversa di un preadolescente e quindi rimane tutto nel campo delle ipotesi, con quello che può valere
 

Venice30

Utente di lunga data
Ti rendi conto di quello che stai dicendo?
Rimproveri tua madre per averti mostrato le mancanze di tuo padre. Ma tu hai fatto la stessa cosa.
E le mancanze di un padre, si dimostrano portando i figli sotto casa della sua amante?!?!?
Che è quello che ha fatto la madre di lara.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E le mancanze di un padre, si dimostrano portando i figli sotto casa della sua amante?!?!?
Che è quello che ha fatto la madre di lara.
Ma tu capisci quello che viene scritto (e nel contesto della discussione) o cerchi solo opportunità per criticare?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Mi dispiace… non sei solo. Anche mia mamma quante volte l’ha fatto con me.
In giro a spiare ore e ore e certe volte fino a tardi. Non potevo avere fame, sete o essere stanca. I primi ricordi risalgono quando avevo circa 4 anni.
Mio padre la tradiva in continuazione con tante donne.
Mi dispiace tanto.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Buongiorno a tutti

Quando ero piccolo, avevo circa 11 anni, ho passato un brutto periodo. Mia mamma aveva scoperto che mio papà la “tradiva”. Lo scrivo tra virgolette perché non so quanto in là si sia spinto, mi ricordo soltanto che con mia mamma siamo partiti due o tre volte per andare sotto casa di lei a vedere se c’era la macchina di mio papà, trovandola sempre. Mi ricordo anche che mio papà per una settimana ha dormito nel garage che abbiamo in giardino, poi il “nulla”, nel senso che è rientrato in casa e tutto è continuato abbastanza tranquillamente (da come ricordo).
Sono seguito da una psicoterapeuta per altri motivi, non per questa cosa, ma sono riuscito a raccontargliela, scoppiando a piangere come nemmeno mi era successo in quei momenti di quasi 18 anni fa. Era un ricordo che pensavo di aver “rimosso” e invece era ancora li. Alla sera, dopo l’incontro con la terapeuta, ho pure vomitato, ma non so se le cose siano correlate.

A questo punto però mi sorge spontanea una domanda: quanto un’esperienza del genere può influire nella vita adulta con le proprie relazioni? E soprattutto, palese che qualcosa non andasse in quel periodo tra i miei genitori, ma era necessario che mia mamma mi coinvolgesse tanto da andare con lei a vedere la macchina di mio papà sotto casa di un’altra donna?

Grazie per i vostri contributi.
E no che non era necessario.
Adesso in che rapporti sei con i tuoi?
Ho velocemente letto che ci sono opinioni discordanti sull'opportunità di farlo, ma io tenterei di parlarne a entrambi ;)
Dalle loro reazioni potresti capire (se già non lo sai) se si è trattato di una reazione "a caldo " di tua mamma, che ti ha travolto in un periodo della sua vita, oppure semplicemente hai a che fare con genitori ai quali tutto è fregato, fuorché del tuo benessere. Da piccola sono stata portata in studio da un avvocato da mia mamma, per parlare di una separazione (poi mai attuata). Evidentemente non aveva orari o momenti migliori in cui andarci, uso l'ironia....
 

Lara3

Utente di lunga data
Ti rendi conto di quello che stai dicendo?
Rimproveri tua madre per averti mostrato le mancanze di tuo padre. Ma tu hai fatto la stessa cosa.
No, non è un rimprovero: è il mio passato.
La sofferenza per lei è stata troppa, non ha saputo chiedere aiuti agli adulti, io a 4 o 10 anni non potevo cancellare gli errori di mio padre, non avevo strumenti per aiutarla, sono entrata in un meccanismo che ha fatto soffrire anche me.
Io non ho portato mia figlia per fare appostamenti su dove andava mio ex marito e non l’ho lasciata in casa da sola a quell’età.
Io troppo spesso a 4, 5 …. 10 anni invece di giocare fuori con le altre bambine accompagnavo mia madre in questi suoi appostamenti, o visite dai vari amici di famiglia a raccontare quello che stava facendo mio padre, o donne che leggevano la mano e promettevano il ritorno del fedifrago all’ovile.
Lei andava a passo spedito, io correvo dietro a lei. Non potevo avere fame, sete, caldo o freddo perché quello che « stavamo facendo era più importante « .
Mia madre ha fatto tutto quello che poteva, non posso rimproverare a una persona che ha sofferto più di quello che poteva sopportare e che l’ha resa così.
Mi fa enormemente pena, nessun rimprovero a lei. Anzi rimprovero me di non aver saputo fare quello che lei voleva che facessi: di dire a mio padre che non era giusto quello che faceva e di farlo tornare a casa.
Non con queste parole, ma il senso era questo.
Ma queste cose non le puoi fare né a 4, né a 40 anni.
E so quanto è svilente per un figlio sentir parlare male di un genitore ancora peggio se lo fa l’altro genitore.
A parte qualche lite che purtroppo non abbiamo saputo evitare, non ho esposto ai miei figli gli errori del mio ex. Purtroppo lo vedevano da soli nel suo cellulare che lasciava incustodito e la password che loro conoscevano. E lì purtroppo hanno visto troppo e non sai quante volte gli ho chiesto di mettere una password segreta.
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Buongiorno a tutti

Quando ero piccolo, avevo circa 11 anni, ho passato un brutto periodo. Mia mamma aveva scoperto che mio papà la “tradiva”. Lo scrivo tra virgolette perché non so quanto in là si sia spinto, mi ricordo soltanto che con mia mamma siamo partiti due o tre volte per andare sotto casa di lei a vedere se c’era la macchina di mio papà, trovandola sempre. Mi ricordo anche che mio papà per una settimana ha dormito nel garage che abbiamo in giardino, poi il “nulla”, nel senso che è rientrato in casa e tutto è continuato abbastanza tranquillamente (da come ricordo).
Sono seguito da una psicoterapeuta per altri motivi, non per questa cosa, ma sono riuscito a raccontargliela, scoppiando a piangere come nemmeno mi era successo in quei momenti di quasi 18 anni fa. Era un ricordo che pensavo di aver “rimosso” e invece era ancora li. Alla sera, dopo l’incontro con la terapeuta, ho pure vomitato, ma non so se le cose siano correlate.

A questo punto però mi sorge spontanea una domanda: quanto un’esperienza del genere può influire nella vita adulta con le proprie relazioni? E soprattutto, palese che qualcosa non andasse in quel periodo tra i miei genitori, ma era necessario che mia mamma mi coinvolgesse tanto da andare con lei a vedere la macchina di mio papà sotto casa di un’altra donna?

Grazie per i vostri contributi.
ma questa considerazione a cosa è dovuta, starai mica cercando di giustificare la tua fidanzata che considera tua mamma un'arpia?
 

Etta

Utente di lunga data
Io comunque se dovessi fare appostamenti per vedere se mio marito ( ipotetico ) mi tradisce piuttosto ci vado con un’amica.
 
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