Secondo me, c'è un equivoco di base.
Si sta parlando di scelte volontarie, consapevoli e condivise, fin dall'inizio o secondo un'evoluzione spontanea e comune della coppie. C'è un'ampia bibliografia sui temi delle relazioni non esclusive, non è solo una stranezza da fricchettoni.
Il discorso non è, visto che tradisco, va beh, tanto vale che lo dico, così sto meglio. Questa, anche se accettata, è un'imposizione, una prepotenza.
Anche l'esclusività, comunque, è tanto più bella, quanto più è spontanea e rispondente alle esigenze di entrambi, non di uno dei due. E se la si sceglie, bisogna farlo consapevoli dei rischi, in termini di sofferenza propria e altrui.