Sì, mi ero esposta.
Il percorso con G. ci ha portati ad esplorare e parecchio la questione esclusività.
E anche la questione fedeltà.
Di base ritengo che certe scopate fuori porta non siano IL tradimento, ma un comportamento che esplicita disagio.
E la mia posizione di fronte al disagio è affrontarlo apertamente e non trasformarlo in agito.
G. è ancora più stabile di me a riguardo.
Però non si può affrontare la questione della coppia aperta, del suo significato, senza prender in considerazione il fatto che discuterne avendo come paradigma di riferimento la coppia chiusa è discuterne facendo finta di discuterne e si sta piuttosto costruendo uno schieramento. E quando vedo schieramenti a me viene in mente un movimento funzionale a mantenere stabile la propria comfort zone.
Le valutazioni sono ben altre.
La base è che è una scelta che non può essere unilaterale o anche passiva.
È una scelta di coppia.
Ma è anche una di quelle scelte che presuppone prerequisiti non scontati.
A partire dal primo passettino...sto con chi sei, e non con chi vorrei tu fossi.
Tanto per dirne una.
Proprio tu che sei la testimonial n°1 del contratto emotivo mi dici sta cosa? Se è contrattualizzabile, è formalizzabile. Poi lascia perdere il contenuto. IL matrimonio serve a formalizzare una cosa precisa: impegno ed esclusiva, mica hai mai formalizzato l'amore. Pure quando ti sposi di fatto stai dichiarando al mondo che ci provi con le migliori intenzioni.
Esattamente il grassetto intendevo.
Mi conosci, mi piacciono i contratti e formalizzo tutto quello su cui posso mettere le mani.
Ultimamente ho sviluppato ulteriormente questa mia passione.
Nel momento in cui formalizzo impegno ed esclusiva, la fedeltà è la fede a cui mi appoggio.
Io mi appoggio alla fedeltà a me stessa, nella formalizzazione di impegno ed esclusiva.
E questo implica cose come chiarezza, trasparenza, e anche menzogna se del caso.
Sono piuttosto consapevole che invece la fedeltà di cui si parla in generale non sia quella a se stessi, ma sia piuttosto una richiesta all'altro.
Che implica appropriazione e non appartenenza.
Io mi sto per sposare per dichiarare al mondo che il mio mondo fa parte del loro mondo.
E, se un po' mi conosci, penso tu possa immaginare il ghignetto che ho sulle labbra pregustando tutto ciò che comporta questa affermazione.
Non so bene cosa si risponde a felicitazioni, giuro!
E mi imbarazza anche un po' onestamente
Però grazie!
Quando leggo eternità immutabile di un sentimento mi viene in mente una lapide.
La sensazione che in me fa nascere l'uso di quelle parole è di morte in effetti.
L'immutabilità di un sentimento mi riempie di tristezza e malinconia.
E di solito i cimiteri mi piacciono. Come mi piacciono le lapidi.
Ma in questo caso mi fa venire in mente la tristezza zombie di una sospensione.
O la legatura delle tube!