Eliade
Super Zitella Acida
Fifa eh..:carneval:Troppa paura.![]()
Fifa eh..:carneval:Troppa paura.![]()
Hai ragione al 100%.La differenza è nel fatto che a me rende felice un pò di shopping folle o un film visto in solitudine, a te rende felice... un altro uomo.
un uomo che ti fa avere le famigerate (E sopravvalutate) farfalle. Farfalle che il tuo compagno ti ha fatto sentire i primi due anni, forse tre.... poi.... vita piatta....
Supportarsi , amarsi, esserci, è i9l fondamento di un'unione felice.
MA l'innamoramento folle dei primi tempi è una specie di riserva di benzina che serve durante gli anni, le crisi, i problemi interni ed esterni.
tu sembri aver finito al tua riserva (di già!) e allora cerchi questa benzina altrove.
ma la benzina vicino al cerino, brucia!!
Non lo farei, se lasciassi tutto, starei sola per un po' (nel senso, non vorrei andare a vivere con nessuno).Andrei dall'amante, con una borsa capiente in mano, e gli direi 'eccomi, sono qui, ti faccio entrare nella mia vita, ho lasciato il mio ex, sono qui per te, vengo a vivere con te, proviamoci, ma sul serio, adesso, e vediamo come va, dove ci porta questa storia folle'.
Lo faresti? rischieresti tutto?
Ti compiaci di annoiarti come se fosse indice di intelligenza e di curiosità intellettuale.Hai ragione al 100%.
Io ho sempre avuto il problema della noia: a scuola, con gli amiche/amiche, al lavoro: ho bisogno continuo di stimoli nuovi, frequento compagnie molto diverse tra loro, e sono felice al lavoro da quando mi occupo di sviluppo di nuovi progetti.
La noia mi perseguita dall'infanzia: non riuscivo a giocare con gli stessi giocattoli per più di una settimana, poi piuttosto imparavo a cucinare dalla nonna.
In terza elementare facevo i compiti alla mia amichetta che faceva la quinta.
Io credo che sia questo. Tutto è in divenire nella mia vita. Da sempre.
Non lo farei, se lasciassi tutto, starei sola per un po' (nel senso, non vorrei andare a vivere con nessuno).
una cosa è la noia, un'altra la smania vorace di vivere: la prima di solito è spia di insicurezze e vuoti , la seconda è invidiabile se noin arriva a certi eccessiHai ragione al 100%.
Io ho sempre avuto il problema della noia: a scuola, con gli amiche/amiche, al lavoro: ho bisogno continuo di stimoli nuovi, frequento compagnie molto diverse tra loro, e sono felice al lavoro da quando mi occupo di sviluppo di nuovi progetti.
La noia mi perseguita dall'infanzia: non riuscivo a giocare con gli stessi giocattoli per più di una settimana, poi piuttosto imparavo a cucinare dalla nonna.
In terza elementare facevo i compiti alla mia amichetta che faceva la quinta.
Io credo che sia questo. Tutto è in divenire nella mia vita. Da sempre.
Non lo farei, se lasciassi tutto, starei sola per un po' (nel senso, non vorrei andare a vivere con nessuno).
Quoto!:up:Ti compiaci di annoiarti come se fosse indice di intelligenza e di curiosità intellettuale.
Invece è solo segno di non riuscire a star bene con te stessa, di avere paura della quiete e del silenzio.
La noia la prova chi non è capace di capire fino in fondo quello che fa e le condizioni a lui intorno. pensaci bene Cleo, pensa bene a quanto non conosci il tuo compagno e quanto credi di conoscerlo. Adesso tu mi dirai che lo conosci benissimo, che sai cosa vuole e via dicendo...mi spiace non lo conosci da un migliaio di anni per saperlo (e per fortuna sai che mummie), quindi impara a conoscere quello che hai senza scartare in maniera superficiale tutto e subito come in assurdo fanno i bambini.Ti compiaci di annoiarti come se fosse indice di intelligenza e di curiosità intellettuale.
Invece è solo segno di non riuscire a star bene con te stessa, di avere paura della quiete e del silenzio.
Non me ne compiaccio assolutamente. E' un dato di fatto.Ti compiaci di annoiarti come se fosse indice di intelligenza e di curiosità intellettuale.
Invece è solo segno di non riuscire a star bene con te stessa, di avere paura della quiete e del silenzio.
Mi spiace Daniele, ma questa analisi è sbagliata.La noia la prova chi non è capace di capire fino in fondo quello che fa e le condizioni a lui intorno. pensaci bene Cleo, pensa bene a quanto non conosci il tuo compagno e quanto credi di conoscerlo. Adesso tu mi dirai che lo conosci benissimo, che sai cosa vuole e via dicendo...mi spiace non lo conosci da un migliaio di anni per saperlo (e per fortuna sai che mummie), quindi impara a conoscere quello che hai senza scartare in maniera superficiale tutto e subito come in assurdo fanno i bambini.
Non me ne compiaccio assolutamente. E' un dato di fatto.
Mi spiace avervi dato questa impressione.
Non ho paura né di quiete né di silenzio, leggo molto, scrivo, faccio passeggiate e rifletto. Non ho paura di indagare su me stessa.
Mi spiace Daniele, ma questa analisi è sbagliata.
La tua idea di me è molto lontana da come sono in realtà.
Non conosco benissimo il mio compagno, visto che in 30 anni non riesco nemmeno a conoscere me stessa.
Semplicemente, ho la convinzione che la vita sia estremamente beffarda e che si prenda gioco di noi ad ogni momento.
Può essere breve o lunga, facile o difficile, ma non troveremo mai il bandolo della matassa, forse semplicemente perché gli estremi sono annodati tra loro.
Allora spesso penso che vivere fino in fondo tutte le emozioni che mi arrivano non sia così sbagliato.
o non lo faresti perchè avresti timore di una risposta definitiva, in un senso o nell'altro?Non lo farei, se lasciassi tutto, starei sola per un po' (nel senso, non vorrei andare a vivere con nessuno).
Grande, queste scelte le fanno gli adulti no? Cleo è una 15 enne nel corpo di una 30 enne in tgermini emotivi ed ha scritto le stesse cose che ho sentito dire a quella età da alcune. Allora Cleo, sai che vivere tutte le emozioni perchè si può morire da un giorno all'altro automaticamente ti toglie la possibilità di vivere delle emozioni? Cosa vuol dire questo? Che qualunque scelta farai qualche emozione non a vivrai, ma per ora vivi solo di emozioni egoistiche, non sei disposta a condividere qualcosa di più grande???o non lo faresti perchè avresti timore di una risposta definitiva, in un senso o nell'altro?
se dice no devi troncare del tutto.
se dice sì ti devi dare a lui anima e corpo.
crescere vuol dire scegliere.
sposeresti domani mattina il tuo fidanzato?
o non lo faresti perchè avresti timore di una risposta definitiva, in un senso o nell'altro?
se dice no devi troncare del tutto.
se dice sì ti devi dare a lui anima e corpo.
crescere vuol dire scegliere.
sposeresti domani mattina il tuo fidanzato?
Ehi sei tu che hai scritto, e confermi qui, che hai bisogno di continui stimoli ed emozioni.Non me ne compiaccio assolutamente. E' un dato di fatto.
Mi spiace avervi dato questa impressione.
Non ho paura né di quiete né di silenzio, leggo molto, scrivo, faccio passeggiate e rifletto. Non ho paura di indagare su me stessa.
Mi spiace Daniele, ma questa analisi è sbagliata.
La tua idea di me è molto lontana da come sono in realtà.
Non conosco benissimo il mio compagno, visto che in 30 anni non riesco nemmeno a conoscere me stessa.
Semplicemente, ho la convinzione che la vita sia estremamente beffarda e che si prenda gioco di noi ad ogni momento.
Può essere breve o lunga, facile o difficile, ma non troveremo mai il bandolo della matassa, forse semplicemente perché gli estremi sono annodati tra loro.
Allora spesso penso che vivere fino in fondo tutte le emozioni che mi arrivano non sia così sbagliato.
Colpita e affondata.Assolutamente condivisibile, ma non a discapito degli altri o perlomeno mettendoli al corrente delle proprie convinzioni, non credi?
Non credo assolutamente nel matrimonio. Credo ad un'unione civile tra persone civili. E già l'ho messa in pratica: viviamo insieme da 3 anni. Io per lui ci sono, lui per me c'è. Se ci lasciassimo, io ci sarei comunque. Per lui e per la sua famiglia. Possono contare su di me. Questo per me è impegnarsi.sposeresti domani mattina il tuo fidanzato?
Unione civile...tra possibili inciviliNon credo assolutamente nel matrimonio. Credo ad un'unione civile tra persone civili. E già l'ho messa in pratica: viviamo insieme da 3 anni. Io per lui ci sono, lui per me c'è. Se ci lasciassimo, io ci sarei comunque. Per lui e per la sua famiglia. Possono contare su di me. Questo per me è impegnarsi.
Annoiarsi facilmente è diverso da dire di aver paura del silenzio o di riflettere. Non c'entra assolutamente nulla.Ehi sei tu che hai scritto, e confermi qui, che hai bisogno di continui stimoli ed emozioni.
Ti compiacevi di questo .
Poi. visto che ti si è fatto notare, diventi una che medita.
Su cosa?
Se non hai ancora capito perché stai in un rapporto superficiale e non pretendi una storia vera da nessuno?
Colpita e affondata.
In linea generale ne abbiamo parlato mille volte, e lui la pensa come me.
Nel caso specifico, non vorrei dargli un dolore.
No, non lo so. Di certo proverò ad approfondire come suggerisci tu.Magari approfondendo il discorso con lui, senza scoprire gli "altarini", potresti scoprire che la pensa esattamente come te.
Però affermare di non voler farlo soffrire, indica che già sai che così non è.
allora io proprio non capisco cosa ti manca? hai tutto !:blu:.
Il mio compagno è, dopo tanto tanto tempo, la mia famiglia. Finalmente ho qualcuno che mi vuole bene e a cui io voglio bene, qualcuno che trovo a casa, a cui raccontare le mie giornate e ad ascoltare le sue, e con cui fare l'amore la notte.
Pensaci.Annoiarsi facilmente è diverso da dire di aver paura del silenzio o di riflettere. Non c'entra assolutamente nulla.
Se avessi la ricetta per capire tutto, sarei una maga.
Sono piena di dubbi.
Mi piace scrivere qui perché vedo persone diverse ed intelligenti, vedo un bellissimo ed interessante scambio di opinioni.
Non considero il rapporto con il mio ragazzo superficiale.