Minerva
io
per fortuna no, altrimenti tre quarti delle discussioni non potrebbero svilupparsi.Immagini bene
Un paio di anni fa a una mia collega morì la gatta
Lei vive sola, è sola non è sposata ne fidanzata
È andata in crisi, ha anche pianto in ufficio
Dopo un giorno i commenti erano taaanto empatici e di vicinanza (per lei era molto ci era affezionata, era come un familiare..)
Dopo qualche giorno, in costanza di crisi, dalle stesse bocche i commenti erano già diversi (beh insomma alla fine era una gatta, se ne può prendere anche un altro.. etc.. etc..)
Chi non vive le sensazioni può ascoltare , ma con la consapevolezza che ascolta da una posizione diversa, cioè di non vissuto
Vale per tutto, e per tutti, mica solo per gatti cani o amanti
infatti per poter avere un'idea di base sulle cose occorre un minimo di nozione, esperienza e sensibilità.non è richiesta la perfetta sintonia che , d'altra parte ,è estremamente individuale sempre.
se tu scorri i tuoi interventi (e quelli di tutti) scoprirai quante volte avrai esposto opinioni su cose che non hai vissuto (...)
so come si può stare male per la morte di un gatto, non so come sia stata la tua collega ..che a parte il suo amore per gli animali in quel momento chissà che altre cose poteva passare o non passare.
poi è chiaro che se arriva quello che paragona la morte di un gatto a tragedie e catastrofi tutto sembra fuori luogo e improprio
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