Tristezza

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Hirohito

Utente di lunga data
Dici che non sei in crisi, ma io avverto un certo disagio all'idea che tu sia diventato totalmente misantropo.

E allora mi/ti chiedo: perchè dovrebbe essere peggio? :)
Vero, perchè dovrebbe essere peggio ?

Sono inquinamenti dell'educazione ricevuta (o NON ricevuta, dipende dai punti di vista)
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Vero, perchè dovrebbe essere peggio ?

Sono inquinamenti dell'educazione ricevuta (o NON ricevuta, dipende dai punti di vista)
Ipotizziamo per un momento che tu sia realmente diventato molto distaccato dalle persone e dalle cose del mondo.
Questo danneggia qualcuno? Pensa a come potresti proteggere questo qualcuno.
C'è rischio che danneggi te stesso? Per il momento non si direbbe, la avverti come una posizione egosintonica.

E allora, lasciamo perdere le categorie mentali assorbite dall'esterno. Concediti un periodo di ritiro senza preoccupartene troppo, e - ad esperienza fatta - sarai tu in prima persona a darne un giudizio, che sarà il tuo, personalissimo giudizio su di te e sul significato e le conseguenze della misantropia.

Tanto è improbabile che, pur stando tu chiuso nel tuo mondo, non ci sia qualcuno disposto a buttare uno sguardo nella tua direzione e a sincerarsi che tu non stia andando alla deriva.

O anche se mancasse questo sguardo su di te, se ti renderai conto di aver bisogno di aiuto, lo cercherai.
 

Diletta

Utente di lunga data
Credo che sia fondamentale stare bene da soli senza doversi appoggiare a nessuno.
Ma stabilito che si è in grado di farlo la cosa ideale è essere contornati da persone con le quali stiamo bene. Non è fondamentale la vicinanza ma la loro presenza nella nostra vita.
Sapere che ci sono.
Anch'io sogno l'isola deserta ogni tanto, per ritrovarmi, ma so che su quell'isola, dopo poco, finirei per pensare a chi ho lasciato sulla terra ferma.
Penso che sia normale avere di questi momenti, magari goditeli anche, crogiolati un po' nella malinconia. Poi passa vedrai , a volte basta poco


Bellissimo post!!:up:
 
E

elena_

Guest
Oggi è una giornata in cui penso ad una vita su un'isola deserta come un paradiso. Forse ho davvero raggiunto la misantropia più totale. Mi capita di sedermi da solo in mezzo agli altri, bermi una birra ed osservare gesti, parole, sguardi, e mi sembra che nulla abbia davvero un senso. Che siano solo un mucchio di stronzate cui si dà dignità pur di non sentirsi soli.
E' possibile accettare la solitudine restando in equilibrio ? E' possibile vivere sereni e da soli ?
Se sia possibile non so, ma concordo con quello che ha scritto Farfalla.
Talvolta mi è capitato di cercare la solitudine come un balsamo e ho sentito quella voglia di fuggire la gente. Forse è anche il mio carattere introverso. O forse anch'io soffro di misantropia.
Anch'io, come tutti credo, ho i miei luoghi preferiti per stare da sola e sentirmi in pace con il resto del mondo, dove posso sentire solo lo scorrere dell'acqua del fiume o il rumore del vento sul crinale.
E credo non ci sia niente di strano in tutto questo.
 
N

Non Registrato

Guest
Ipotizziamo per un momento che tu sia realmente diventato molto distaccato dalle persone e dalle cose del mondo.
Questo danneggia qualcuno? Pensa a come potresti proteggere questo qualcuno.
C'è rischio che danneggi te stesso? Per il momento non si direbbe, la avverti come una posizione egosintonica.

E allora, lasciamo perdere le categorie mentali assorbite dall'esterno. Concediti un periodo di ritiro senza preoccupartene troppo, e - ad esperienza fatta - sarai tu in prima persona a darne un giudizio, che sarà il tuo, personalissimo giudizio su di te e sul significato e le conseguenze della misantropia.

Tanto è improbabile che, pur stando tu chiuso nel tuo mondo, non ci sia qualcuno disposto a buttare uno sguardo nella tua direzione e a sincerarsi che tu non stia andando alla deriva.

O anche se mancasse questo sguardo su di te, se ti renderai conto di aver bisogno di aiuto, lo cercherai.

nemmeno quando si sta in ritiro la smettono di cercarti anzi, continuano a cercarti per insegnarti questo e quello, quello che piu giusto eche bisogna reagire e non bisogna bla..bla...ma invece cosi e cola...e perchè non rispondi..e dove sei ...e c'è qualcosa,e tu spieghi e poi ti penti di averlo fatto perchè cominciano a parlare a parlare...e non ascoltano nemmeno.

il diritto del misantropo si è perso.

Meggan
 
N

Non Registrato1

Guest
nemmeno quando si sta in ritiro la smettono di cercarti anzi, continuano a cercarti per insegnarti questo e quello, quello che piu giusto eche bisogna reagire e non bisogna bla..bla...ma invece cosi e cola...e perchè non rispondi..e dove sei ...e c'è qualcosa,e tu spieghi e poi ti penti di averlo fatto perchè cominciano a parlare a parlare...e non ascoltano nemmeno.

il diritto del misantropo si è perso.

Meggan

"tutti vogliono il mio bene. per questo me lo tengo stretto."

dove gli altri vedono misantropia, io vedo coscienza di sè.
il piacere di stare con gli altri, mai il bisogno.
 

Ultimo

Escluso
Sono d'accordo, ma a volte per raggiungere questo grado d'intimità bisogna essere trasparenti, mettersi a nudo, mostrare le proprie debolezze al proprio compagno/a...e non è per niente facile...arrivano allora le corazze, le maschere, che ci proteggono ma impediscono una conoscenza profonda della coppia.

Oh mio perere personale...c'e l'ho anche nella firma...;)

Praticamente mi hai inferto una pugnalata!! un pugno nello stomaco che fa male da cane!

Si è un passo che si fa dopo essere riusciti ad andare oltre, oltre quel percorso che probabilmente accompagna chiunque è stato tradito. E probabilmente ognuno di noi ha il suo percorso personale.
 

Fabry

Utente di lunga data
Praticamente mi hai inferto una pugnalata!! un pugno nello stomaco che fa male da cane!

Si è un passo che si fa dopo essere riusciti ad andare oltre, oltre quel percorso che probabilmente accompagna chiunque è stato tradito. E probabilmente ognuno di noi ha il suo percorso personale.

Minchia Ultimo non era nelle mie intenzioni...era un personalissimo pensiero sul mio modo di intendere il rapporto di coppia, scusami...
 

Monsieur Madeleine

Utente di lunga data
Oggi è una giornata in cui penso ad una vita su un'isola deserta come un paradiso. Forse ho davvero raggiunto la misantropia più totale. Mi capita di sedermi da solo in mezzo agli altri, bermi una birra ed osservare gesti, parole, sguardi, e mi sembra che nulla abbia davvero un senso. Che siano solo un mucchio di stronzate cui si dà dignità pur di non sentirsi soli.
E' possibile accettare la solitudine restando in equilibrio ? E' possibile vivere sereni e da soli ?
Non solo è possibile, ma pensaci un momento: la maggior parte dei casini nasce proprio perchè pretendiamo di rapportarci con gli altri senza essere capaci di rapportarci con noi stessi.

Bisognerebbe prima imparare a stare in equilibrio sui propri piedi, altrimenti si rischia solo di andare a pestare quelli degli altri.
 
N

Non Registrato

Guest
Non solo è possibile, ma pensaci un momento: la maggior parte dei casini nasce proprio perchè pretendiamo di rapportarci con gli altri senza essere capaci di rapportarci con noi stessi.
sacrosanto.
avviene che rendiamo gli altri 'funzionali'... ma se usi qualcuno, quel qualcuno inevitabilmente userà te.. una giostra inutile e pericolosa.
 

Ultimo

Escluso
Minchia Ultimo non era nelle mie intenzioni...era un personalissimo pensiero sul mio modo di intendere il rapporto di coppia, scusami...

Non devi scusarti, e nemmeno c'è bisogno che te lo dica io, a quanto pare stavamo scrivendo in sintonia, solo che al momento, io sto attraversando proprio quel momento. ;)
 

Fabry

Utente di lunga data

Fabry

Utente di lunga data
Non devi scusarti, e nemmeno c'è bisogno che te lo dica io, a quanto pare stavamo scrivendo in sintonia, solo che al momento, io sto attraversando proprio quel momento. ;)

:up:
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Oggi è una giornata in cui penso ad una vita su un'isola deserta come un paradiso. Forse ho davvero raggiunto la misantropia più totale. Mi capita di sedermi da solo in mezzo agli altri, bermi una birra ed osservare gesti, parole, sguardi, e mi sembra che nulla abbia davvero un senso. Che siano solo un mucchio di stronzate cui si dà dignità pur di non sentirsi soli.
E' possibile accettare la solitudine restando in equilibrio ? E' possibile vivere sereni e da soli ?
Sì. Il mondo non cambia, ma il proprio ruolo.

E sì, nulla ha davvero un senso. A meno che tu non lo trovi. Pensa, il mondo cessa di esistere, quando cessi ad esistere tu. Pensa quanto sei importante e quale ruolo hai. E pensa quanto poco sei importante e quale ruolo hai. Non è sorprendente che sentirsi importante cambia tutto?

Comincia a dare l'importanza che meriti a te stesso :)
 

Sole

Escluso
Credo che sia fondamentale stare bene da soli senza doversi appoggiare a nessuno.
Ma stabilito che si è in grado di farlo la cosa ideale è essere contornati da persone con le quali stiamo bene. Non è fondamentale la vicinanza ma la loro presenza nella nostra vita.
Sapere che ci sono.
Anch'io sogno l'isola deserta ogni tanto, per ritrovarmi, ma so che su quell'isola, dopo poco, finirei per pensare a chi ho lasciato sulla terra ferma.
Penso che sia normale avere di questi momenti, magari goditeli anche, crogiolati un po' nella malinconia. Poi passa vedrai , a volte basta poco
Belle parole.
 

Sole

Escluso
Sono d'accordo, ma a volte per raggiungere questo grado d'intimità bisogna essere trasparenti, mettersi a nudo, mostrare le proprie debolezze al proprio compagno/a...e non è per niente facile...arrivano allora le corazze, le maschere, che ci proteggono ma impediscono una conoscenza profonda della coppia.

Oh mio perere personale...c'e l'ho anche nella firma...;)
Io sono assolutamente incapace di mettere corazze o maschere se voglio bene a qualcuno.

Questo a volte mi fa arrabbiare con me stessa. Patisco le mie debolezze, la mia fragilità. Soffro quando mi accorgo di avere bisogno di qualcuno, vorrei sentirmi sempre forte e indipendente, consapevole che qualunque cosa succeda troverò in me stessa le risorse per andare avanti. Ma non sempre è così. E allora mi arrabbio, perchè mi sento piccola e vulnerabile.

Ultimamente sto riflettendo proprio su questo aspetto di me. E sto imparando ad accettare anche i miei momenti 'fragili'. Mi sto rendendo conto che innamorarsi di qualcuno ci mette improvvisamente in una posizione di vulnerabilità. E' inevitabile che sia così. Mettere da parte la corazza è l'unico modo per costruire un rapporto autentico, come hai scritto tu, Fabry.

Alla fine penso che sia una prova di forza anche accettare la propria debolezza senza vergognarsene.

Che sia sano riuscire ad ammettere che senza quella persona sì, per un momento potresti sentirti mancare il terreno sotto i piedi. Che per quella persona soffriresti e che senza di lei la vita, per un bel po', assomiglierebbe a un deserto emotivo. Ammetterlo è il primo passo per un'accettazione incondizionata di sè.

Io ci sto lavorando :)
 
J

JON

Guest
Che siano solo un mucchio di stronzate cui si dà dignità pur di non sentirsi soli.
Si, ed è evidente che l'attuale condizione di solitudine ti crea disagio. Tenti di avvalorare la tua posizione, solo che non ne sei convinto neanche tu.

E' comunque possibile accettare una condizione di "solitudine", ma se inizi il thread intitolandolo "tristezza" allora l'equilibrio che cerchi è ben distante.
 

Ultimo

Escluso
Io sono assolutamente incapace di mettere corazze o maschere se voglio bene a qualcuno.

Questo a volte mi fa arrabbiare con me stessa. Patisco le mie debolezze, la mia fragilità. Soffro quando mi accorgo di avere bisogno di qualcuno, vorrei sentirmi sempre forte e indipendente, consapevole che qualunque cosa succeda troverò in me stessa le risorse per andare avanti. Ma non sempre è così. E allora mi arrabbio, perchè mi sento piccola e vulnerabile.

Ultimamente sto riflettendo proprio su questo aspetto di me. E sto imparando ad accettare anche i miei momenti 'fragili'. Mi sto rendendo conto che innamorarsi di qualcuno ci mette improvvisamente in una posizione di vulnerabilità. E' inevitabile che sia così. Mettere da parte la corazza è l'unico modo per costruire un rapporto autentico, come hai scritto tu, Fabry.

Alla fine penso che sia una prova di forza anche accettare la propria debolezza senza vergognarsene.

Che sia sano riuscire ad ammettere che senza quella persona sì, per un momento potresti sentirti mancare il terreno sotto i piedi. Che per quella persona soffriresti e che senza di lei la vita, per un bel po', assomiglierebbe a un deserto emotivo. Ammetterlo è il primo passo per un'accettazione incondizionata di sè.

Io ci sto lavorando :)
Stavolta dissento.

Sole hai indossato delle maschere che non erano tue quando tradivi. Eri si reale, ma non era la Sole vera. Sbaglio?
 
Stato
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