Non so se ho mai scritto la mia "teoria" in questo forum. Cmq.
Siamo abituati da secoli ad essere invasi e governati da stranieri. E' relativamente da poco che siamo Paese.
In tutti i secoli di dominazioni, gli "italiani" hanno sviluppato un animo da servi.
(NOTA BENE sto generalizzando per spiegare come vedo l'origine di certi atteggiamenti, sapendo BENISSIMO che ci sono tante persone oneste, dedicate, responsabili, civili etc etc)
I servi non si fidano dei padroni, li fregano appena possono, perchè, tanto, oggi un padrone, domani un altro, i padroni sfruttano i servi quindi tanto vale approfittare di ogni occasione possibile per prendersi qualcosa in cambio.
I servi non partecipano col cuore alle attività della casa, perchè non è casa loro anche se ci abitano, ci abitano oggi ma domani chissà.
I servi approvano gli altri colleghi servi che fregano i padroni, uniti contro il "nemico", che pure se paga, in realtà è uno sfruttatore.
I servi fanno il minimo indispensabile per non essere cacciati via dal padrone... che senso ha dare il meglio di sè per una casa che non è tua, per gente che non è la tua famiglia, per gente di cui non ti fidi, che è "straniera", che è per principio un "nemico"?
Noi italiani vediamo ancora lo Stato come fosse una dominazione straniera, che applica balzelli strozzanti epr arricchire le sue tasche impoverendo i poveri onesti lavoratori. E continuiamo, come sempre è stato, a cercare scappatoie per evitare di pagare queste tasse che sentiamo "geneticamente" ingiuste.
Se ne abbiamo la possibilità, arraffiamo -discorsi già fatti sui lavoratori che abusano di permessi malattia, maternità etc, sui falsi invalidi- proprio come se quello che arraffiamo fosse di un padrone ricco e distante, e non nostro.
Copriamo, o ammiriamo, chi riesce a fregare questo "padrone", sempre perchè ancora non riconosciamo che lo Stato siamo noi.