Un abisso di orrore

Stato
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Diletta

Utente di lunga data
1) valuta che invece il tuoconcentrarti sul passato sia un modo inconscio per evitare di confrontarti col resto

2) lascia perdere, il "prevalentemente" non è una scusante per un tradimento
per quale poi?
se il problema è il tradimento passato, il pensiero che lui in seguito non ti abbia tradito ti dovrebbe dimostrare che quelle pulsioni, per amor tuo, le sa controllare
ma siccome nel tuo cervello c'è il pensiero, che neghi, di tradimenti più recenti, quel "prevalentemente" ti serve per assolverlo da un'imputazione implicita

3) parli del passato o del presente
da fidanzati ha mentito anche a te
e, il tuo cervello ritiene che lo abbia fatto anche di recente

4) io posso anche capirla la rabbia che te le fa chiamare così
ma tu dovresti capire che è un altro paravento che ti crei per trovargli una sorta di giustificazione

la nostalgia non ti è amica
è il passato

riconquista la lucidità per capire quello che potete costruire insieme ORA

il tuo obiettivo non può essere il passato
dev'essere il futuro




Ma noi facciamo parte anche del passato, come faccio ad archiviarlo nei meandri della mente?
Lo so che ciò che conta è il futuro, ma...
 

Amoremio

Utente di lunga data
[/B]


Ma noi facciamo parte anche del passato, come faccio ad archiviarlo nei meandri della mente?
Lo so che ciò che conta è il futuro, ma...
non ti ho detto di archiviarlo
ma di non inseguirlo

nel passato puoi trovare conforto per le tue scelte future
non puoi portelo come obiettivo

tu sei una persona diversa da quella passata
lui ti appare diverso da quello che ti appariva

queste nuove persone hanno molto di ciò che avevano ma non sono del tutto identiche
idem il vostro rapporto
 
Io sono separata.
Il mio matrimonio è stato un errore, ho amato, ma non avremmo mai dovuto impelagarci in quella avventura.
Alla fine abbiamo vissuto anni di tristezza, infelicità, rancori, amarezze, frustrazioni, e chi più ne ha più ne metta.
Ho tradito -e me ne pento infinitamente- e dopo un percorso troppo lungo e doloroso, finalmente abbiamo preso la decisione migliore, separarci.
Non tornerei indietro per nulla al mondo. Non vorrei mai e poi mai rimettermi insieme a mio marito.

E penso a quanto abbiamo sofferto in quella unione che unione non è mai stata, e a quanto abbiamo lottato per cercare di farla andare avanti.

Cavolo Diletta, descrivi un uomo che ti tratta come se foste ancora fidanzati. Che ti dimostra il suo amore. Un matrimonio che ti rendeva felice, e sicura, e coccolata, e appagata.
Cavolo.
E adesso per una o più trombatine pensi davvero di buttare tutto all'aria? Con un marito che ti ama?

Non so che mi prende oggi... sarà appunto che mi hai fatto pensare al deserto che c'era in casa nostra...

Ma fallo soffrire, fallo penare, fallo pagare, fagli credere che si è giocato tutto, ma cazzo, non stare a pensare di perdere il tuo matrimonio!!!!
Ma lo sai che sconfitta immane ti sentiresti addosso, anche se è stato lui a tradire?!?!?!

Se non riesci ad accettare le avventurette, gliele vieti, lo avvisi, seria, che capisca che un'altra mossa falsa e ti perde... mica ti dico che devi passare alla coppia aperta!!!

Ma cavolo, anche qua ti dicono in molti che sì, è possibilissimo relegare le avventurette in un universo a se stante in cui il traditore è convinto di non togliere nulla al tradito... fagli capire quanto sbaglia, chiudi la porta a quegli universi paralleli, e caspita, abbraccialo, portatelo a letto, amalo, goditelo 'sto marito che ha sbagliato e tanto, ma che ti ama, cazzo.
Ecco appunto.
Vero a te è capitata proprio brutta, ma brutta assai.
Ma alla fine ti sei salvata. Hai salvato te stessa.
Non importa se hai usato metodi discutibili...metodi o mezzi?
 
Quello che dici è successo con una in particolare ed è la cosa che mi fa soffrire enormemente. Ci penso continuamente, esaurendomi.
Lui ha ammesso i suoi sbagli, ma non basta.
Mi costruisco davanti agli occhi tutte le scene di loro insieme, è come un'ossessione.

E lui non capisce: è roba passata, è assurdo solo il pensarci, così dice lui.
Pensa a tutti questi anni felici insieme...ma c'è quest'ombra sempre presente.
Non gli faccio più nessuna inquisizione, è un soffrire silenzioso il mio.
E mi dico che se ha agito così significa che lui è anche così, ma poi penso a com'è lui con me nella vita e non ci credo che sia successo...
E invece so che è tutto vero.
E mi dico anche che nessuno è perfetto, che si può sbagliare, ma qui di cose spiacevoli ce n'è tante, forse sono troppe anche per me, considerata da tutti persona indulgente, che non punta mai il dito contro qualcuno.
Ora mi trovo a dover giudicare la persona che, nonostante tutto, rimane quella più importante della mia vita, e non ne sono capace, o meglio, ne ho paura.
Tu sei molto dura nei tuoi giudizi ed è normale, vedendo la cosa da fuori.
Io ne sono coinvolta ed è diverso, è tanto difficile e nessuno mi può aiutare in questo.
Diletta non lo devi giudicare...
Cazzo non sei il suo giudice.
 
L'amore è falso come presupposto?
Se me lo confermi, non ti rompo più
Vedi lui è un teorico.
TU un empirista.
Realtà diametralmente opposte.
Lui ragiona così: Diletta se vinci al lotto sarai ricca.
 

Sterminator

Utente di lunga data
L'amore è falso come presupposto?
Se me lo confermi, non ti rompo più
No...

sono false le illusioni che ti sei flippata per indorare la supposta....

comunque dalla tua non risposta deduco che sei casalinga...
trovate un lavoro, te distrai un po' ed assaggerai un'altra forma di realizzazione che non sia solo quella di madre o moglie...
 

Sterminator

Utente di lunga data
Vedi lui è un teorico.
TU un empirista.
Realtà diametralmente opposte.
Lui ragiona così: Diletta se vinci al lotto sarai ricca.
e te glie dici se trucchi le carte vinci piu' facile...:mrgreen:

come sei abituato te...fallito....

e pontifica...sto segaiolo...

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 
A questo punto non lo so Conte se mi basta o se posso farmelo bastare.
Allora:
Ogni giorno, ogni fottutissimo giorno, siamo difronte ad una scelta:
O mangiare la minestra o saltare la finestra.

Vediamo le opzioni:
Mangiare la minestra perchè non ho coraggio a saltare la finestra?
Lui pensa che mangerò sempre e comunque la minestra perchè tanto non salterò mai la finestra?

Altra opzione:
Ok caro mangio la minestra, ma sappi che io, in qualsiasi momento sono in grado di saltare la finestra.

Altra opzione:
Non c'è la finestra da cui saltare.

Altra opzione:
Non c'è più minestra da mangiare, quindi mi vedo costretta a saltare la finestra per non morir di fame.

Vedi Diletta, in amore sono platonico. ( non nel senso comune).
Ma nel senso del mondo delle idee...
Ho sempre, ma sempre, sempre, avuto dentro di me quell'idea di come avrei sognato di vivere un rapporto d'amore.

Mio malgrado, mio malgrado, mio malgrado mi sono reso conto di essere un aquilotto, caduto in mezzo alle quaglie. Pur di non rimanere solo.

Per assurdo pensavo che sarei riuscito a far volare le quaiotte...
Risultato? Loro mi hanno atrofizzato le ali.

Allora Diletta una quaiotta innamorata si comporta in un certo modo.
Un'aquilotta innamorata in un altro.

Io mi riconosco perfettamente e benissimo nell'aquilotta.
E' l'aquilotta che è venuta lì a dirmi diosanto...cosa hanno fatto alle tue ali? Chi ogni giorno, puntualmente ti tagliava le penne?

Ma se io confronto i gesti e le azioni, le parole, dell'aquilotta innamorata...e le confronto con quelle della quaglia...mi dispiace dovrei dire...ah no tu quaglia non sei affatto innamorata di me...

La mia colpa è stata ostinarmi a vedere un'aquilotta in una quaglia.

La quaglia sta bene nella sua gabbietta no?

Tu prova a mettere un rapace in una gabbia...prova...e vedi che cosa combina...

Quindi Diletta, fa una cosa:
Immagina la tua vita senza di lui.
Pensaci a mente fredda: mi separo da te, perchè non ti voglio più come compagno.
Immagina la tua vita come sarà senza di lui.
Poi trai le tue somme eh?

Fai sto esperimento che ho fatto:
Per sei mesi stiamo distanti, ognuno fa la sua vita, a prescindere dall'altro.
Ecco le gabbie sono aperte...

La quaglia esce timida e fa quattro passettini...
L'aquilotto esce e intanto le sue penne ricrescono.

Passano i sei mesi.
L'aquilotto vola in cima una pianta e dice alla quaglia...mi dispiace per te, ma io sto meglio distante da te.
Qui sono a mio agio, e penso che farò un nido lassù con un'aquilotta in cima quella montagna che vedi.

La quaglia dice...uauuuuuuuuuuuu...finalmente ho la gabbia tutta per me...
 

Sterminator

Utente di lunga data
Allora:
Ogni giorno, ogni fottutissimo giorno, siamo difronte ad una scelta:
O mangiare la minestra o saltare la finestra.

Vediamo le opzioni:
Mangiare la minestra perchè non ho coraggio a saltare la finestra?
Lui pensa che mangerò sempre e comunque la minestra perchè tanto non salterò mai la finestra?

Altra opzione:
Ok caro mangio la minestra, ma sappi che io, in qualsiasi momento sono in grado di saltare la finestra.

Altra opzione:
Non c'è la finestra da cui saltare.

Altra opzione:
Non c'è più minestra da mangiare, quindi mi vedo costretta a saltare la finestra per non morir di fame.

Vedi Diletta, in amore sono platonico. ( non nel senso comune).
Ma nel senso del mondo delle idee...
Ho sempre, ma sempre, sempre, avuto dentro di me quell'idea di come avrei sognato di vivere un rapporto d'amore.

Mio malgrado, mio malgrado, mio malgrado mi sono reso conto di essere un aquilotto, caduto in mezzo alle quaglie. Pur di non rimanere solo.

Per assurdo pensavo che sarei riuscito a far volare le quaiotte...
Risultato? Loro mi hanno atrofizzato le ali.

Allora Diletta una quaiotta innamorata si comporta in un certo modo.
Un'aquilotta innamorata in un altro.

Io mi riconosco perfettamente e benissimo nell'aquilotta.
E' l'aquilotta che è venuta lì a dirmi diosanto...cosa hanno fatto alle tue ali? Chi ogni giorno, puntualmente ti tagliava le penne?

Ma se io confronto i gesti e le azioni, le parole, dell'aquilotta innamorata...e le confronto con quelle della quaglia...mi dispiace dovrei dire...ah no tu quaglia non sei affatto innamorata di me...

La mia colpa è stata ostinarmi a vedere un'aquilotta in una quaglia.

La quaglia sta bene nella sua gabbietta no?

Tu prova a mettere un rapace in una gabbia...prova...e vedi che cosa combina...

Quindi Diletta, fa una cosa:
Immagina la tua vita senza di lui.
Pensaci a mente fredda: mi separo da te, perchè non ti voglio più come compagno.
Immagina la tua vita come sarà senza di lui.
Poi trai le tue somme eh?

Fai sto esperimento che ho fatto:
Per sei mesi stiamo distanti, ognuno fa la sua vita, a prescindere dall'altro.
Ecco le gabbie sono aperte...

La quaglia esce timida e fa quattro passettini...
L'aquilotto esce e intanto le sue penne ricrescono.

Passano i sei mesi.
L'aquilotto vola in cima una pianta e dice alla quaglia...mi dispiace per te, ma io sto meglio distante da te.
Qui sono a mio agio, e penso che farò un nido lassù con un'aquilotta in cima quella montagna che vedi.

La quaglia dice...uauuuuuuuuuuuu...finalmente ho la gabbia tutta per me...
Ma un riassunto no, che sto in digestione?

:rotfl::rotfl::rotfl:
 

Diletta

Utente di lunga data
Diletta non lo devi giudicare...
Cazzo non sei il suo giudice.

Volevo scrivere un'altra parola meno forte di "giudicare", ma non mi è venuta.
Io cerco sempre di non giudicare gli altri.
Appunto: gli altri.
Qui è diverso, nella mia posizione di moglie e compagna di vita mi posso permettere di "valutarlo" secondo i suoi comportamenti.
Io posso farlo, e non perchè poi emetterò la sentenza da potergli rinfacciare di tanto in tanto, ma perchè da questo "giudizio" complessivo dipenderà l'esito della nostra storia.
Le azioni che si compiono sono il frutto di ciò che siamo e riflettono ciò che siamo.
Per questo, sto riflettendo
...invece di godermi la vita, non ho capito proprio un emerito cazzo!
Passami la parolaccia, la sparo poche volte.
 

Diletta

Utente di lunga data
No...

sono false le illusioni che ti sei flippata per indorare la supposta....

comunque dalla tua non risposta deduco che sei casalinga...
trovate un lavoro, te distrai un po' ed assaggerai un'altra forma di realizzazione che non sia solo quella di madre o moglie...

No, ti rispondo: ho lavorato per diversi anni, ora sono in riposo forzato, ma sono sicura che il cervello mi lavorerebbe alla stessa maniera.
 

Sterminator

Utente di lunga data
No, ti rispondo: ho lavorato per diversi anni, ora sono in riposo forzato, ma sono sicura che il cervello mi lavorerebbe alla stessa maniera.
Si' perche' un datore di lavoro qualsiasi accetterebbe che tu stessi tutto il giorno davanti la finestra a rimuginare ed a piangere?

Saresti costretta a divagare di piu', mentre stando li' da sola ti limiti a quando vai a prendere i tuoi figli da scuola o incombenze del genere pe' non fa la fine di quel poveretto dell'altro giorno che si e' scordato la figlia in macchina...

e poi parliamoci chiaro, se avessi anche indipendenza economica, quella emotiva sarebbe magari gestita in un altro modo...
 

Amoremio

Utente di lunga data
Volevo scrivere un'altra parola meno forte di "giudicare", ma non mi è venuta.
Io cerco sempre di non giudicare gli altri.
Appunto: gli altri.
Qui è diverso, nella mia posizione di moglie e compagna di vita mi posso permettere di "valutarlo" secondo i suoi comportamenti.
Io posso farlo, e non perchè poi emetterò la sentenza da potergli rinfacciare di tanto in tanto, ma perchè da questo "giudizio" complessivo dipenderà l'esito della nostra storia.
Le azioni che si compiono sono il frutto di ciò che siamo e riflettono ciò che siamo.
Per questo, sto riflettendo
...invece di godermi la vita, non ho capito proprio un emerito cazzo!
Passami la parolaccia, la sparo poche volte.
e qui ti quoto

non è un giudizio a scapito di lui
ma una valutazione necessaria per le scelte della persona che per te dovrebbe venire prima di tutto: te stessa
 

Sterminator

Utente di lunga data
e qui ti quoto

non è un giudizio a scapito di lui
ma una valutazione necessaria per le scelte della persona che per te dovrebbe venire prima di tutto: te stessa
Ma quante cazzo de paranoie che instillano qua sopra sui giudizi....

e' piu' che lecito esprimere giudizi su un partner che con i suoi comportamenti scassa la minchia a me....

se cio' non corportasse conseguenze su di me, se ne potrebbe discutere...ma e' utopico...

e non a caso le implorazioni a non giudicare arrivano dall'elemento piu' sballato del forum....ma che dico, del globo terracqueo...

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

percio' Dile' giudica pure tranquillamente e senza paranoie ed emetti sentenze su tuo marito e non dare retta a chi da fallito preserva la sua posizione...

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

Diletta

Utente di lunga data
Si' perche' un datore di lavoro qualsiasi accetterebbe che tu stessi tutto il giorno davanti la finestra a rimuginare ed a piangere?

Saresti costretta a divagare di piu', mentre stando li' da sola ti limiti a quando vai a prendere i tuoi figli da scuola o incombenze del genere pe' non fa la fine di quel poveretto dell'altro giorno che si e' scordato la figlia in macchina...

e poi parliamoci chiaro, se avessi anche indipendenza economica, quella emotiva sarebbe magari gestita in un altro modo...

...hai perfettamente ragione !
 

Sole

Escluso
Io sono separata.
Il mio matrimonio è stato un errore, ho amato, ma non avremmo mai dovuto impelagarci in quella avventura.
Alla fine abbiamo vissuto anni di tristezza, infelicità, rancori, amarezze, frustrazioni, e chi più ne ha più ne metta.
Ho tradito -e me ne pento infinitamente- e dopo un percorso troppo lungo e doloroso, finalmente abbiamo preso la decisione migliore, separarci.
Non tornerei indietro per nulla al mondo. Non vorrei mai e poi mai rimettermi insieme a mio marito.

E penso a quanto abbiamo sofferto in quella unione che unione non è mai stata, e a quanto abbiamo lottato per cercare di farla andare avanti.

Cavolo Diletta, descrivi un uomo che ti tratta come se foste ancora fidanzati. Che ti dimostra il suo amore. Un matrimonio che ti rendeva felice, e sicura, e coccolata, e appagata.
Cavolo.
E adesso per una o più trombatine pensi davvero di buttare tutto all'aria? Con un marito che ti ama?

Non so che mi prende oggi... sarà appunto che mi hai fatto pensare al deserto che c'era in casa nostra...

Ma fallo soffrire, fallo penare, fallo pagare, fagli credere che si è giocato tutto, ma cazzo, non stare a pensare di perdere il tuo matrimonio!!!!
Ma lo sai che sconfitta immane ti sentiresti addosso, anche se è stato lui a tradire?!?!?!

Se non riesci ad accettare le avventurette, gliele vieti, lo avvisi, seria, che capisca che un'altra mossa falsa e ti perde... mica ti dico che devi passare alla coppia aperta!!!

Ma cavolo, anche qua ti dicono in molti che sì, è possibilissimo relegare le avventurette in un universo a se stante in cui il traditore è convinto di non togliere nulla al tradito... fagli capire quanto sbaglia, chiudi la porta a quegli universi paralleli, e caspita, abbraccialo, portatelo a letto, amalo, goditelo 'sto marito che ha sbagliato e tanto, ma che ti ama, cazzo.
Brava Nausicaa, ti farei un applauso se potessi. Vorrei darti anche la reputazione, ma non l'ho data abbastanza in giro!
 

Sole

Escluso
Volevo scrivere un'altra parola meno forte di "giudicare", ma non mi è venuta.
Io cerco sempre di non giudicare gli altri.
Appunto: gli altri.
Qui è diverso, nella mia posizione di moglie e compagna di vita mi posso permettere di "valutarlo" secondo i suoi comportamenti.
Io posso farlo, e non perchè poi emetterò la sentenza da potergli rinfacciare di tanto in tanto, ma perchè da questo "giudizio" complessivo dipenderà l'esito della nostra storia.
Le azioni che si compiono sono il frutto di ciò che siamo e riflettono ciò che siamo.
Sono d'accordo fino a un certo punto, Diletta.
La vostra storia non dipenderà tanto dal tuo giudizio, ma anche da come saprai rielaborare i fatti, assimilarli, trarre insegnamento da questa esperienza e, quindi, cambiare.

Il giudizio che dai ora potrà non essere lo stesso tra un anno.
Prima di tutto perchè il tempo lenisce il dolore la rabbia, è fisiologico. E poi perchè, se davvero saprai trarre frutto da questa esperienza, può essere che tu stessa ti ritroverai diversa.

Io non mi sento la stessa persona spaventata e confusa che piangeva la notte pensando ai tradimenti di suo marito. E lui non è la stessa persona che mi confessava terrorizzato i suoi tradimenti.

La vicenda che abbiamo vissuto (e l'abbiamo vissuta fino in fondo, senza risparmiarci nulla) ci ha cambiati.

A questo devono servire le esperienze. Per cambiare, possibilmente in meglio. Per questo non devi mollare, nè scoraggiarti.
 

Nausicaa

sfdcef
Sono d'accordo fino a un certo punto, Diletta.
La vostra storia non dipenderà tanto dal tuo giudizio, ma anche da come saprai rielaborare i fatti, assimilarli, trarre insegnamento da questa esperienza e, quindi, cambiare.

Il giudizio che dai ora potrà non essere lo stesso tra un anno.
Prima di tutto perchè il tempo lenisce il dolore la rabbia, è fisiologico. E poi perchè, se davvero saprai trarre frutto da questa esperienza, può essere che tu stessa ti ritroverai diversa.

Io non mi sento la stessa persona spaventata e confusa che piangeva la notte pensando ai tradimenti di suo marito. E lui non è la stessa persona che mi confessava terrorizzato i suoi tradimenti.

La vicenda che abbiamo vissuto (e l'abbiamo vissuta fino in fondo, senza risparmiarci nulla) ci ha cambiati.

A questo devono servire le esperienze. Per cambiare, possibilmente in meglio. Per questo non devi mollare, nè scoraggiarti.

E io non posso reputare te :)
 
Stato
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