Un tradito può diventare amante?

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Palladiano

utente d'altri tempi
perché sprecare il legno buono?
dice che è inevitabile?
no, secondo me è evitabile.
ma se uno evita solo perché non trova
nessuna che gliela dà per me è comunque da
sedia, pesante ma di infima qualità, in testa.
solo che magari faccio più fatica a scoprirlo.
Ah. Questa di uno che non tradisce perché nessuno gliela dà è inquietante.
Cioè un traditore potenziale, intendi?
 

disincantata

Utente di lunga data
Sull'inevitabilità...

SE la interpretiamo in questo modo... "ove la persona non dia in realtà grande importanza alla fedeltà fisica, considerando, dentro di sè, il tradimento come qualcosa da poco, che nulla fa di male all'altro (finchè non viene beccato...), se tale persona, dicevamo, non vede chissà che conflitti di coscienza nel tradimento, è inevitabile che deciderà di tradire"

Caspita, sembra tu conosca mio marito.
 

Nausicaa

sfdcef
però conta l'importanza che anche l'altro da , non solo la nostra

Certo che conta o dovrebbe contare.
Ma si sa che quando hai deciso di tradire, è raro che sorga alla mente questo pensiero. Mica sto dicendo che è buono.

(lode a Vincent Vega... )
 

Palladiano

utente d'altri tempi
Naaa.

Non resisti se non vuoi resistere.

Per me è come la dieta o le sigarette.

Il difficile non è smettere di fumare, o mettersi a dieta. Il difficile è decidere di farlo. Quando hai davvero, DAVVERO deciso, allora lo fai.
Le tentazioni sono "irresistibili" quando non hai, dentro, una volontà radicata e motivata.
Perfetto. Ho capito
Siamo totalmente d'accordo.
 

disincantata

Utente di lunga data
Naaa.

Non resisti se non vuoi resistere.

Per me è come la dieta o le sigarette.

Il difficile non è smettere di fumare, o mettersi a dieta. Il difficile è decidere di farlo. Quando hai davvero, DAVVERO deciso, allora lo fai.
Le tentazioni sono "irresistibili" quando non hai, dentro, una volontà radicata e motivata.
:up:
 
Certo che conta o dovrebbe contare.
Ma si sa che quando hai deciso di tradire, è raro che sorga alla mente questo pensiero. Mica sto dicendo che è buono.

(lode a Vincent Vega... )
al momento in cui decidi di tradire è chiaro che per te è importante farlo ed è prioritario rispetto al resto
 

Horny

Utente di lunga data
Vedi come e' facile fraintendere? IO NON HO Sedie ANTICHE!

ERA , dico era, di Diletta.
ehhhh sì, scrivendo solo è tutto un fraintendimento :rotfl:

Tuttavia, se uno ha cercato di conoscere un pochino
la persona che stà dietro il nick, è più difficile fraintendere.
Ma ad alcuni, come Minerva e Le sparo tutte io, questo non interessa.
allora è più facile che lo schermo rimanga solo lo specchio di se stessi.

:):):)
 

Palladiano

utente d'altri tempi
ehhhh sì, scrivendo solo è tutto un fraintendimento :rotfl:

Tuttavia, se uno ha cercato di conoscere un pochino
la persona che stà dietro il nick, è più difficile fraintendere.
Ma ad alcuni, come Minerva e Le sparo tutte io, questo non interessa.
allora è più facile che lo schermo rimanga solo lo specchio di se stessi.

:):):)
Ma chi è "le sparo tutte io" xkè ce ne sono che sparano a palla da cinghiale
 

Nausicaa

sfdcef
Dipende da cosa intendi per brutto ricordo ahahahah:rotfl:

In viaggio con una mia amica, giovanissime.
Io, mai stata troppo appassionata di musica.

Mentre aspettiamo in aeroporto (viaggio studio estivo), si avvicina 'sto tizio, aria sicura di sè, occhiali scuri, cappello, e si mette a conversare.
Io e la mia amica, tranquillissime ma perplesse, tipo "ma pussa via, non vedi che siamo impegnatissime a raccontarci nei dettagli come è stato baciare il tipo sulla spiaggia?!?!?" (avevamo su e giù 17 anni)

A un certo punto il tizio, con gesto teatrale e un muso decisamente troppo soddisfatto di sè, ci fa "bè, ora mi avrete riconosciuto..."

Ora, io e la mia amica, eravamo una coppia affiatatissima. Affiatatissima. Una volta ci siamo inventate lì per lì una relazione per scienze sociali di un'ora, su un argomento mai esistito prima -l'antica setta di non-mi-ricordo-come-l'avevamo-chiamata- in cui ci passavamo la palla verbale con una naturalezza che ha fatto impressione persino a noi stesse. Cmq.

Abbiamo cominciato a prenderlo in giro FEROCEMENTE. Non gli abbiamo risparmiato nulla. Abbiamo cominciato a fare finta di riconoscerlo come protagonista di pubblicità imbarazzanti. Lo abbiamo "consolato" dei nostri sbagli dicendogli che con tratti così comuni, era difficile rammentarsi bene della sua faccia. Eccetera.

Alla fine se ne va, tutto mogio.

"bè dai, ora ci dici chi sei?"

"Mi chiamo Luca... Luca Carboni..."
 

Palladiano

utente d'altri tempi
In viaggio con una mia amica, giovanissime.
Io, mai stata troppo appassionata di musica.

Mentre aspettiamo in aeroporto (viaggio studio estivo), si avvicina 'sto tizio, aria sicura di sè, occhiali scuri, cappello, e si mette a conversare.
Io e la mia amica, tranquillissime ma perplesse, tipo "ma pussa via, non vedi che siamo impegnatissime a raccontarci nei dettagli come è stato baciare il tipo sulla spiaggia?!?!?" (avevamo su e giù 17 anni)

A un certo punto il tizio, con gesto teatrale e un muso decisamente troppo soddisfatto di sè, ci fa "bè, ora mi avrete riconosciuto..."

Ora, io e la mia amica, eravamo una coppia affiatatissima. Affiatatissima. Una volta ci siamo inventate lì per lì una relazione per scienze sociali di un'ora, su un argomento mai esistito prima -l'antica setta di non-mi-ricordo-come-l'avevamo-chiamata- in cui ci passavamo la palla verbale con una naturalezza che ha fatto impressione persino a noi stesse. Cmq.

Abbiamo cominciato a prenderlo in giro FEROCEMENTE. Non gli abbiamo risparmiato nulla. Abbiamo cominciato a fare finta di riconoscerlo come protagonista di pubblicità imbarazzanti. Lo abbiamo "consolato" dei nostri sbagli dicendogli che con tratti così comuni, era difficile rammentarsi bene della sua faccia. Eccetera.

Alla fine se ne va, tutto mogio.

"bè dai, ora ci dici chi sei?"

"Mi chiamo Luca... Luca Carboni..."
E chi è?
 

Lucrezia

Utente di lunga data
Ciao

non si può leggere però, che spesso chi soffre di più è il traditore.


sienne
Nè che non si può fare altrimenti
A me sta cosa che il tradimento faccia male anche al traditore (addirittura soprattutto ho letto alcune volte) mi fa venire l'orticaria.
Come se il tradimento fosse un sacrificio. Un atto per cui mi sacrifico per il bene della coppia. Gesù in Croce per salvare l'umanità.
La tua dissertazione è ricca di spunti interessanti. Ma fa medua con questa cazzata che spesso ricorre in chi tradisce o ha tradito.

Buscopann

Palladiano, non ho mai detto che non si può fare altrimenti. Non è questo che sto dicendo nè lo dirò mai. Ho detto che SE lo fai è perchè in quel momento non puoi fare altrimenti, altrimenti lo faresti; ovvero, l'istinto o il bisogno di farlo è più forte di qualsiasi considerazione, impedimento o paura. Altrimenti non lo faresti; se i motivi per non farlo sono più forti di quelli per farlo, non lo fai, è molto semplice. Quindi se accade nonostante tutto, ci sono delle motivazioni dietro che vanno indagate, e che non ritengo normalmente siano puramente sessuali.

Il fatto che il tradito possa (e sottolineo possa) soffrire più del tradito e dell'amante, più che altro presumo non nella scopata occasionale ma nella relazione parallela, lo dico perchè il traditore, al contrario delle altre due figure, non ha alcuna possibilità di salvezza. Il tradito - e spesso l'amante - possono riceve forza dalla certezza di essere nel giusto e, attraverso la rabbia e il dolore, elaborare; sapendo di essere stati feriti ingiustamente hanno il vantaggio morale di poter dire, non è colpa mia, questo/a è uno stronzo/a che non mi merita e che spero muoia, vaffanculo (chiedo scusa per il turpiloquio). Il tradito in particolare, se se la sente e se vuole, può parlare di come si sente, insultare il compagno, sfogarsi con amici e conoscenti e chiedere consiglio. Il tradito vive in un mondo segreto in cui non sa cosa gli sta succedendo, forse si sente in colpa ma non sa evidentemente come risolvere la situazione (altrimenti la risolverebbe); deve fingere in casa sua e fingere fuori, non può permettersi di mostrarsi innervosito, arrabbiato, spaventato, vive nel terrore di perdere entrambe ma è troppo debole e confuso per fare qualcosa, non ha alcuna scusante a cui appoggiarsi per sentirsi meglio con sè stesso e non può parlarne. Qualsiasi cosa faccia perderà - o forse ha già perso - entrambe le donne, e ovviamente non ha idea di cosa stia succedendo. In questo senso intendo - ma non mi riferisco ovviamente a tutti i traditori. è la consapevolezza di essere nel giusto una delle cose che può aiutare il tradito; il traditore si è rovinato forse la vita con le sue mani, non sa perchè, e non può salvare la situazione una volta che ha cominciato, se non viene beccato e finchè non viene beccato vive in una menzogna dalla quale non uscirà mai, in una finzione che non finirà mai. Al tradito è concesso se non altro, in genere, di reagire come gli pare, dire quel che gli pare, sentirsi come gli pare, sentire di essere nel giusto, mollare il traditore o tenerselo sapendo che il potere di scegliere è suo. Il tradito ha scelto una volta, poi da lì non torna più indietro, ma in genere mica lo sa prima
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora si, partiamo da presupposti diversi perchè per me il tradimento non è una cosa sbagliata in sè. Può far male a tutti, e spesso lo fa: al tradito, all'amante, e spesso più di tutti, paradossalmente, al traditore. Ma se accade è perchè in quel momento non si può fare altrimenti; chi mai farebbe una cosa che può provocare dolore, distruzione e confusione se potesse o volesse evitarlo? E qui chiaramente non intendo che non si possa resistere al richiamo dei propri genitali, ma all'impulso che vi sta dietro e che si nasconde dietro la sessualità. L'argomentazione del 'se nessuno si concede, il tradimento non ci sarà' dal mio punto di vista non regge: se un uomo vuole tradirmi, e l'unico motivo per cui non lo fa è che nessuna ci sta, per me non fa alcuna differenza; la mancanza di tradimento non viene dalla sua volontà, ma da coercizione. Quindi per me il tradimento sussisterebbe ugualmente. Non è l'atto fisico, è la decisione di attuarlo per me il momento di rottura. Ci sono molte forme di tradimento a cui non vorrei partecipare perchè le trovo profondamente ingiuste; non tutte le situazioni sono però le stesse, non mi sento di dire che sia possibile catalogare l'esperienza del tradimento in toto come giusta o sbagliata.
Ma dai!
Non è che una persona VUOLE tradire.
A parte un seriale come il mio, che è un caso psichiatrico, la maggior parte dei tradimenti o nascono da un disagio, personale o di coppia, che si elude attraverso il tradimento perché ce n'è l'occasione.
Non sono tutti Lothar che se le va a cercare.
C'è anche chi viene affascinato da una persona particolarmente interessante ma se quella persona si fa i fatti suoi, la fascinazione passa.

L'inevitabilità non riesco a capirla. E' una scelta perfettamente evitabile.
 
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