Vero.
Ma si parlasse solo di quanto si è esperito in prima persona qua sarebbe deserto. Ovunque.
Allora vediamo chi ha provato entrambe le cose (dio che sfiga spero non ce ne sia nessuno qui, spero di non rigirare il coltello nella piaga a nessuno); essere stato tradito orrendamente, E aver avuto il lutto vero, morte fisica, dell'amato immacolato.
E sentiamo in che caso ha sofferto meno.
Ma anche avendo tale testimone, sarebbe testimonianza di UNA persona, col suo personalissimo sentire. No?
Immacolato non dovrebbe essere, se ho ben capito.
Comunque io ho un'esperienza un po' diversa, non si parlava dell'uomo che mi ha tradito per la comune(qui) accezione del termine, ma diciamo che una persona che ho amato moltissimo di un altro tipo di amore, si è ad un certo punto rivelato una persona totalmente diversa dall'immagine che ne avevo.
Totalmente diversa.
Quella persona mi ha tenuto nell'inganno, non si è curato di me ma mi ha usato come scudo umano per una serie di cose, mentre mi faceva credere di proteggermi, di sacrificarsi per me fino allo stremo.
Ma ad un certo punto la menzogna si svela, quando la realtà non può più essere confutata solo dalle parole.
Caduto il velo della menzogna, è saltato fuori tutto il bubbone: ho rivisto tutto il mio vissuto con quella persona, reinterpretato accadimenti, ricordato cose che avevo sepolte.
E ho scoperto che la persona che credevo non era mai esistita, era una maschera.
Una maschera che serviva esclusivamente a sfruttare me ed altri, spietatamente, cinicamente.
Quindi la persona che credevo non c'era più, ho tagliato i ponti con lei, ho elaborato un lutto, un lutto tra i più significativi ed ho sofferto per anni. Senza essere compresa, peraltro, perchè tutti credevano che il mio fosse rancore, magari giusto... ma sicuramente eccessivo nella sua manifestazione.
Invece avevo il cuore a pezzi, non mi capacitavo di quanto ero riuscita a non vedere, a nascondere talvolta deliberatamente a me stessa.
E man mano che elaboravo rivedevo il passato e comprendevo per la prima volta cose che avevo accettato passivamente, senza pormi domande.
Vedevo per la prima volta tutto quello che non avrebbe dovuto essere e invece era stato e viceversa, e quasi tutta la mia vita era così.
Avevo vissuto la mia vita guardando attraverso un filtro che ribaltava tutto, la rivedevo adesso per com'era davvero stata. Un tradimento durato anni e anni.
Assieme al lutto è arrivata una sorta di depressione, ho avuto un periodo piuttosto... difficile. Poi piano piano ne sono venuta fuori perchè... avevo dei buoni motivi per venirne fuori.
Se non avessi avuto quei motivi non so come sarebbe finita.
Quando quella persona è morta aveva me vicino, perchè alla fine solo io sono rimasta e non si lascia nessuno morire da solo: è stato nuovamente doloroso vederla morire... ma provavo dolore per lui che stava soffrendo, non per me. Per me era già morto. Non ho avvertito nessun vuoto, nessuna lacerazione, nessun smarrimento.
Solo pena per lui. Che era mio padre.